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Lug 19


In attesa di Expo 2015, dal 19 luglio 2011 al 20 agosto le Officine Grandi Riparazioni di Torino ospitano la mostra Verso Expo Milano 2015, a cura di Aldo Cibic, Maria Antonietta Crippa e Sandro Fusina. La mostra, che racconta il ruolo delle esposizioni nella storia, unisce idealmente il nostro territorio a Expo 2015.
La città della Mole e quella della Madonnina sono oggi sempre più complementari sia per la vicinanza territoriale sia per le sinergie impiegate da entrambe per l’offerta culturale e turistica che farà, anche di Torino, una protagonista attiva dell’Expo.
Una collaborazione avviata negli anni scorsi con due iniziative di grande successo: MiTo Settembre Musica e Contemporaryart, che hanno favorito un clima di sinergia fra gli abitanti e un’occasione di visita per i turisti, italiani e stranieri. “Una città come Torino – ha sottolineato Maurizio Braccialarghe, assessore alla cultura della Città di Torino – non può che vedere con grande attenzione il progetto Expo 2015, per l’assoluto valore internazionale dell’iniziativa e per la straordinaria occasione di collegamento tra la nostra città e la manifestazione. Questa mostra – ha continuato – offrirà una prima occasione per far conoscere ai torinesi il racconto dell’ Expo”.

Con queste premesse Torino e Milano si presentano all’attenzione internazionale della manifestazione del 2015 come un nuovo territorio con tradizioni e identità specifiche e un’offerta turistico-culturale di ampia scelta e di altissimo livello.

L’esposizione si articola in sette spazi differenti. Il primo è dedicato al tema dell’Expo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” e alle sfide ad esso connesse. Più articolato il settore che ripercorre la storia delle Esposizioni Universali a partire dal 1851, passando per l’Expo di Milano 1906 di cui sono di particolare fascino le immagini storiche realizzate dal fotografo Luca Comerio in un’Italia da poco riunificata ma già avviatasi verso una parziale modernizzazione e industrializzazione. Un’Italia in cui Milano, attraversata dai primi tram e dalle prime automobili, si distingue già come il motore di questa trasformazione. “La mostra vuole raccontare al pubblico cosa sono state le Expo fino ad oggi – ha spiegato Aldo Cibic, curatore della mostra – e quale è la sfida che Milano si è data, proponendo un tema carico di visione e di possibilità. Quello a cui tenevamo di più era offrire diversi livelli di lettura sia in termini di tempo che di contenuti. Si può visitare la mostra in dieci minuti o in un’ora, e in entrambi i casi ci si porta a casa un regalo”. Alla biodiversità e alle tradizioni alimentari italiane è dedicata un’altra delle sezioni della mostra, dal titolo “La ricchezza della varietà”. Sulla superficie di un tavolo lungo dieci metri la cui forma è quella del nostro paese, saranno proiettate le immagini di alcuni borghi italiani, i paesaggi e le coste.
A documentare le potenzialità dell’Italia saranno i dati relativi ai settori della pesca e agroalimentare, che scorreranno ininterrottamente su di un grande schermo.

[fonte: TorinoClick]

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