Stamani in piazza Palazzo di Città, nell’ambito della Settimana della Mobilità Sostenibile che si chiuderà domani con le iniziative che coinvolgeranno il quartiere di San Salvario, sono stati esposti 2 bus ecologici di GTT ed il prototipo Hybus realizzato da Pininfarina.
Il Citelis, prodotto dalla Irisbus nelle versioni da 12 e 18 metri, è in esercizio da circa 2 anni: equipaggiato con motore diesel con caratteristiche EEV (Enhanced Environmentally Friendly Vehicles, la motorizzazione più progredita sul mercato con standard migliori dell’Euro 5) ha emissioni di particolato ed idrocarburi incombusti ridotte del 99% rispetto a un bus Euro 0, mentre quelle di monossido di carbonio sono del 98% inferiori e quelle di ossidi di azoto dell’89%. E’ dotato di climatizzatore e sistema di videosorveglianza, ed è attrezzato per le persone disabili con postazione per carrozzelle e pedana di raccordo con il marciapiede. All’interno illuminazione a LED e sistema d’informazione per passeggeri con schermi LCD a colori.
Il piccolo bus elettrico Elfo è invece utilizzato sulle linee Star: grazie alle dimensioni ridotte riesce a percorrere strade molto strette, e per questo motivo e per la sua silenziosità è utilizzato su linee che attraversano la ZTL Centrale.
E’ dotato di 56 batterie alloggiate nella parte posteriore, che però con l’autonomia giornaliera di 60/70 chilometri non sarebbero sufficienti alla gestione della Star 1 e della Star2: ai capilinea è stata quindi installata una apparecchiatura di ricarica che consente un “rabbocco” durante la sosta.
Il prototipo Hybus di Pininfarina, realizzato per testare e validare la tecnologia utilizzata e che nel 2011 ha vinto il “Premio l’Innovazione Amica dell’Ambiente”, è un IVECO 490 Euro 1 del 1994 trasformato in “ibrido seriale”.
Il motore originale è sostituito da un piccolo diesel Euro 5 Multijet da 69kW che assiste la trazione elettrica dei due motori Magneti Marelli, la ricarica delle batterie ed i servizi idraulici e pneumatici. Grazie al software di controllo il bus recupera anche energia quando frena. Ha mantenuto la sua capienza originaria, con una sola modifica alla parte posteriore per la struttura di sostegno delle batterie. Hybus dimostra che convertire vecchi mezzi in ibridi ha un doppio vantaggio: si riduce l’inquinamento (consuma meno di un autobus solo a gasolio ed ha emissioni minori che possono arrivare a zero se si usa solo la trazione elettrica) e consente di risparmiare per l’acquisto, poiché la trasformazione costa il 60% in meno di un mezzo ibrido nuovo. A questo si aggiunge il vantaggio di non dover smaltire i mezzi obsoleti, che possono essere modificati e riutilizzati.
GTT avvia il piano di attività per la riduzione dell’evasione nel trasporto pubblico e l’incremento della sicurezza a bordo dei mezzi.
La prima grande novità riguarda il sistema di incarrozzamento, ovvero di salita e discesa dall’autobus che partirà ufficialmente venerdì 1° luglio; questo sistema riserva una porta ad uso esclusivo della discesa ed una porta ad uso esclusivo della salita, i passeggeri potranno prendere l’autobus solo usando la porta anteriore e appena a bordo mostreranno al conducente il loro titolo di viaggio valido.
Sempre dal 1° luglio le linee 19 e 30 disporranno di emettitrici automatiche dove si potrà acquistare un titolo di viaggio valido finoal termine della corsa: un’ulteriore possibilità per evitare sanzioni, che non sostituisce i sistemi tradizionali, né va intesa come una nuova tariffa.
I biglietti, infatti, continueranno ad essere acquistati nei 1.600 punti vendita a Torino e nei 700 parcometri in tutta la Città.
Maggiori informazioni sul sito della GTT
Esatta e evocativa, come i calcoli che portavano il ’maestro’ a realizzare le sue alchimie architettoniche, la scelta del curatore Carlo Olmo di ambientare la mostra su Pier Luigi Nervi a Torino Esposizioni si rivela più opportuna che mai.
“Pier Luigi Nervi – architettura come sfida”, che inaugura fra poco (mentre scriviamo fervono ancora i lavori nel padiglione C) è la sezione torinese di un percorso articolato, partito da Bruxelles e approdato a Venezia e Roma – e dopo la tappa torinese sbarcherà in Cina e negli Usa. Del resto, gli studiosi che si sono dedicati ad approfondire l’opera del genio del cemento armato (“E’ il più bel materiale che l’umanità abbia mai inventato” soleva dire) si trovano alle prese di volta in volta con il Nervi progettista, ingegnere, architetto, ma anche costruttore e imprenditore, tanto da coniare l’espressione ‘sistema Nervi’. Un sistema che partiva dall’impresa di costruzioni (la Nervi&Bartoli, fondata insieme al cugino) e che attraverso la progettazione arrivava fino alla costruzione degli ultimi dettagli, segnando la Torino del dopoguerra, con la ricostruzione di edifici e servizi. Ma il sigillo di quel modo di progettare, organico e ardito allo stesso tempo, ha comunque fatto sì che le opere di Nervi, anche quando si trattava di un deposito per la rete del trasporto pubblico cittadino, diventassero delle icone.
E’ così che a Torino Esposizioni se ne celebra l’opera: con l’esposizione dei progetti più famosi (vale la pena visitarla anche soltanto per soffermarsi davanti ai disegni autografi); esplorando il suo rapporto con la committenza industriale e gli architetti del suo tempo (la sfida con Carlo Mollino, le lettere con Giò Ponti, che riuscì a fargli cambiare idea sul Palazzo del Lavoro); e prospettando rifunzionalizzazioni possibili per edifici-simbolo di un’epoca (esposti i progetti di studenti di architettura che reinventano ad esempio, proprio Torino Esposizioni).
Pier Luigi Nervi si considerava soprattutto un architetto: le lauree honoris causa che gli furono attribuite sono sempre state in architettura, e persino il Papa (Paolo VI, che lo chiamò a disegnare la pontificia Sala delle Udienze) si rivolse a lui apostrofandolo con il titolo di “architetto”.
Oltre alla mostra, gli organizzatori hanno previsto dei tour in esterno per visitare il deposito Gtt di via Manin e il Palazzo del Lavoro, forse l’opera nerviana più conosciuta dai torinesi, condotti da studiosi, che durante il tragitto svelano curiosità e aneddoti (pochi sanno che il Palazzo del Lavoro fu l’esito di un concorso, cui partecipò anche Carlo Mollino, ma che fu vinto da Nervi che riuscì a realizzarlo in 17 mesi).
La mostra aprirà al pubblico il 29 aprile, con orario continuato dal lunedì alla domenica (chiuso il martedì) e prolungamento serale dell’orario, fino alle 21, il venerdì.
I tour guidati si svolgeranno di sabato: il 7 e 21 maggio, il 4 e il 18 giugno e il 16 luglio.
Per informazioni: www.pierluiginervi.org, tel. 348.7150322
[fonte: TorinoClick]