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Gen 23


E’ stata inaugurata lunedì 23 gennaio, nello spazio espositivo del palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 la mostra «Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione». L’esposizione propone le immagini e i video realizzati da dieci fotoreporter e due videomaker indipendenti torinesi sul tema dei profughi e dei migranti. Le immagini sono di Marco Alpozzi, Mauro Donato, Max Ferrero, Mirko Isaia, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino, Andreja Restek, Paolo Siccardi e Stefano Stranges, mentre i video sono di Stefano Bertolino e Cosimo Caridi.
L’obiettivo del progetto è quello di fornire il punto di vista torinese sulla crisi dei migranti, un punto di vista sfaccettato e multiforme, tanti sono gli autori impegnati in questo reportage collettivo; raccontare il «volto umano» della crisi dei migranti partendo dalle persone, dagli sguardi, dalle storie; valorizzare quanto costruito in questi anni dai nostri territori sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione.
Le foto e i video sono stati realizzati tra il 2014 e il 2016 in alcuni dei momenti e dei luoghi più drammatici dell’emergenza profughi, come le isole di Lesbo e Kos, la frontiera di Idomeni, la giungla di Calais, ma anche i Balzi Rossi vicino a Ventimiglia o il mare al largo di Lampedusa. Per l’allestimento, si è scelto un percorso tematico, per guidare il pubblico nei vari momenti che scandiscono la quotidianità di chi dalla propria terra intraprende il cammino verso un mondo migliore. Nell’itinerario espositivo si è così scelto di individuare e concentrare l’attenzione sulle fasi salienti di questi viaggi: il «Mare», trampolino e naufragio verso il miraggio di un nuovo mondo; la «Strada», attraverso i campi, i fiumi, le lande desolate delle terre di nessuno; l’arrivo davanti alle «Barriere», fatte di reti, muri, confini; i «Campi», luoghi di attesa, di riposo, di speranza, di paura; «Incontri» tra le società, i turisti e i migranti.

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Ott 06


Quattordici donne “armate” solo della loro macchina fotografica, in prima linea nei punti caldi del mondo dove ci sono guerre, conflitti e drammi umani e sociali. Con coraggio, sensibilità e professionalità ci aiutano a capire, a non dimenticare, a fermarci a pensare.

Palazzo Madama ospita fino al 13 novembre “In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra”. La mostra offre da 70 immagini scattate da 14 giovani donne fotoreporter che lavorano per le maggiori testate internazionali e che provengono da diverse nazioni: Italia, Egitto, Usa, Croazia, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Spagna.

Sono Andreja Restek, Linda Dorigo, Virginie Nguyen Hoang, Jodi Hilton, Annabell Van den Berghe, Laurence Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi, Matilde Gattoni, Shelly Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques, Camille Lepage che si muovono coraggiosamente in rischiosi campi di battaglia per documentare e denunciare quella “terza guerra mondiale” che è in corso in troppe parti del mondo.

Nata da un’idea di Andreja Restek, la rassegna – curata con la giornalista Stefanella Campana e con Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama – è ospitata nella Corte medievale, con allestimento progettato dall’architetto Diego Giachello. L’esposizione è promossa congiuntamente dall’Associazione Gi.U.Li.A – Giornaliste Unite Libere Autonome e da ADCF Onlus, l’Ambulanza dal Cuore Forte.

“In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra” ha il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e Banca del Piemonte. Media partner: La Stampa. Con i patrocini dell’Assessorato alla Cultura della Città di Torino, Ordine Giornalisti del Piemonte, FNSI – Federazione Nazionale della Stampa Italiana, FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.

www.palazzomadamatorino.it

Biglietto mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro

Biglietto mostra+museo: intero 14 euro, ridotto 12 euro

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Mag 10


Prima ricognizione sulla carriera del fotografo e filmmaker Francesco Jodice.

La più ampia selezione di opere di Jodice (Napoli, 1967) mai raccolta in una singola esposizione esplora vent’anni del lavoro di questo artista eclettico il quale, proseguendo una propria investigazione dello scenario geopolitico contemporaneo e delle sue trasformazioni sociali e urbanistiche, utilizza tutti i linguaggi della contemporaneità, alternando fotografia, video e installazioni.

A cura di Francesco Zanot, Panorama,  a Camera – Centro Italiano per la Fotografia dall’11 maggio al 14 agosto, racconta la processualità che anima il lavoro e la ricerca di Francesco Jodice: gli argomenti, le motivazioni e le riflessioni dietro la sua produzione permeano tutto l’impianto della mostra, coinvolgendo lo spettatore con un allestimento che pone al centro le procedure da cui ogni opera prende vita, lasciando emergere tutto ciò che precede e informa il risultato finale. In equilibrio tra teoria e pratica, il modus operandi costituisce infatti una parte cruciale di ogni progetto di Jodice, esprimendo una serie di tensioni e significati che a volte si ritrovano nelle opere concluse, mentre altre ne caratterizzano soltanto i preliminari.

Proveniente dalla collezione di Philip e Rosella Rolla, in contemporanea a Panorama, è in esposizione Edward Weston. Il corpo e la linea. Ritratti di Edward Weston e disegni dei Minimalisti americani.

[fonte: www.inpiemonteintorino.it]

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