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Apr 15


È stata inaugurata al MAO – Museo d’Arte Orientale (via San Domenico 11) la mostra BUSHI – Ninja e Samurai. Parte prima: la magia e l’estetica del guerriero giapponese dal manga alle guerre stellari. Presenti il Sindaco Piero Fassino, il Console Generale del Giappone Shinichi Nakatsugawa e Marco Biscione, Direttore del Mao.
Il progetto espositivo di Yoshin Ryu è un’avventura alla scoperta dei Bushi, i leggendari guerrieri giapponesi, fra magia e raffinata estetica. Un percorso a ritroso nella storia racconta l’attuale presenza dei Samurai e dei Ninja nell’immaginario collettivo, partendo dai fumetti Manga e dai cartoni animati Anime, per estendersi alla cinematografia e alle grandi produzioni americane come la saga di Star Wars e dei supereroi Marvel.
L’esposizione – da domani 16 aprile al 29 maggio – oscilla tra arte e pop con action figure, raccolte di manga, disegni, cels, art book, fotografie originali del Giappone degli Otaku, lavori di studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti e del Liceo Artistico Statale R. Cottini, armi e corredi antichi. Un video racconto e un accompagnamento musicale aiutano l’incontro con il mito dei guerrieri di ieri e di oggi. Il fenomeno Bushi parte dal Giappone e si estende ovunque rendendo attuali e valorizzando antichi concetti spirituali, metodologie marziali, strumenti guerrieri, manufatti artistici e costumi in grado di conquistare la fantasia di sceneggiatori, registi, costumisti e che influenza il mondo della moda e del design.
In occasione della mostra sono oganizzate diverse attività parallele: conferenze, la premiazione dei lavori realizzati dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, workshop di studio e montaggio action figure robot a cura di Nicola Boccardo e Animerobot, una sfilata, una rassegna cinematografica un’esposizione dei lavori realizzati sul tema da parte di studenti del Liceo Artistico R. Cottini.
Per informazioni www.maotorino.it

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Ago 01


Da sabato 1 a domenica 9 agosto 2015 nel centro della città si svolge la prima edizione di The Children’s World una festa internazionale della creatività dedicata ai ragazzi e alle famiglie con la partecipazione di attori provenienti da tutto il mondo che offre attività teatrali, di danza e di circo nell’ambito dei programmi di ExpoTo2015.
Gli spettacoli, si terranno alla sera presso il Teatro Carignano, i laboratori, le performances e le feste verranno proposte al pubblico nelle piazze San Carlo e Carignano. Lo spazio ExpoTo Agorà accoglierà attività laboratoriali rivolte ai bambini.
Nel cuore della città andranno in scena spettacoli di compagnie italiane e provenienti dalla Cina, dal Giappone, dalla Francia, da Romania, Spagna, Belgio e Russia e si potrà partecipare a laboratori interattivi, spettacoli di strada ed eventi festosi. In tutto oltre quaranta appuntamenti avvincenti, all’insegna del divertimento, interamente gratuiti per i ragazzi fino a quindici anni.
La realizzazione è curata dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus per la direzione artistica di Graziano Melano in collaborazione con la Fondazione per la cultura Torino e il sostegno di Intesa Sanpaolo, media partner Publitalia 80 e sponsor Deakids e Zoom.
The Children’s World condurrà torinesi e turisti in un viaggio avvincente: dal lontano Oriente, con le giovani danzatrici cinesi di Shanghai e le rievocazioni storiche degli antichi Samurai di Nagoya, al Cappuccetto Rosso del Teatro di Lione. Dai “nasi rossi” dei ragazzi di Bucarest, alla fantasmagorica Festa Catalana, dalla strampalata operazione chirurgica di due improbabili medici belgi al giovane coro del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo; dalle magiche bolle di sapone agli emozionanti spettacoli delle compagnie italiane di teatro per ragazzi.

Il programma completo sul sito di Casa del Teatro Ragazzi e Giovani

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Nov 10



Accolgono gli ospiti, servono il tè, lanciano frecce, suonano strumenti con grazia da oltre quattrocento anni.
Sono le Karakuri Ningyo, le bambole meccaniche giapponesi in mostra per la prima volta in Italia fino a domenica 18 dicembre nei sotterranei di Palazzo Barolo (via Corte d’Appello 20/ C). Due pezzi della collezione, invece, sono ospitati al Museo d’Arte Orientale (via San Domenico 11).

L’allestimento Karakuri. Bambole dal Giappone – Atto Secondo è giunto in Italia grazie all’Associazione Yoshin Ryu, in collaborazione con Japan Foundation e con l’Artcraft Museum di Inuyama nella prefettura di Aichi-Nagoya.

In Giappone le bambole da sempre sono un must have per bambine e adulti: sono le protagoniste dei giochi infantili, dei carri animati, ma anche oggetti di devozione e da collezione, tant’è che è possibile individuare decine di categorie diverse. Sono vere e proprie opere d’arte, molto amate dagli appassionati. Dai burattini antropomorfi, agli animali, all’oggettistica: per secoli gli artigiani giapponesi hanno sempre di più affinato le loro abilità creando veri capolavori per stupire il pubblico.
“Raffinate, quasi magiche, sono la sintesi perfetta di gusto estetico e ingegno meccanico del Sol Levante” sostengono gli organizzatori. La diffusione delle karakuri ningyo risale al 17° secolo (periodo Edo 1603-1868), quando la creazione di sofisticati ingranaggi in legno, molle, contrappesi in sabbia, mercurio o acqua ha consentito di realizzare capolavori di ingegneria con le sembianze di bambole, la cui naturale evoluzione e continuità è sfociata nella robotica nipponica.

Una mostra sulla meccanica, dunque, che si apre al futuro con i robot. Un esempio di questa arte moderna è il Wakamaru, il ritratto contemporaneo di un antico servitore di tè Karakuri, che si può ammirare nelle sale espositive di Palazzo Barolo (dal 4 all’11 dicembre i robot saranno in movimento).

Al rapporto bambole e robotica saranno dedicate alcune iniziative con esperti del Politecnico. A raccontare com’è stata tramandata nei secoli questa tradizione artistica e artigianale sarà, domenica 6 novembre alle 17, Shobei Tamaya IX, ultimo erede di una lunga tradizione familiare risalente al 1734.

L’allestimento propone percorsi didattici dedicati agli allievi delle scuole elementari, medie e superiori sugli usi e costumi del popolo giapponese. Un nuovo approccio per conoscere e confrontarsi con una cultura profondamente diversa da quella occidentale. È possibile prenotare una visita con dimostrazioni sul funzionamento (si potrà azionarne direttamente il movimento) di una Karakuri e del robot Wakamuru, telefonando al numero verde 800.911.549. Una quota dell’incasso sarà devoluta alla Croce Rossa giapponese per la sua attività a favore della popolazione colpita dal terremoto e dallo tsunami.

Informazioni mostra: www.bambolegiappone.it

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