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Apr 28


Prosegue l’intenso programma del Torino Jazz Festival che da giorni anima piazze e vie della nostra città.
Al Jazz Club Torino, in Piazzale Valdo Fusi, tutte le sere dalle 19,30 la rassegna Downtown Jazz che vede un eccezionale gruppo, The Jimmy Cobb Italian Trio, fungere da sezione ritmica residente per tutto il periodo del festival. Proprio come in un jazz club di Manhattan. Il trio vede la presenza del mitico Jimmy Cobb alla batteria: un musicista che sul biglietto da visita può scrivere di aver suonato in Kind of Blue di Miles Davis. Ospite d’eccezione la cantante Sheila Jordan, grande vocalist, ispirata da Parker e allieva di Tristano: un’artista completa che ha iniziato a calcare le scene con i grandi boppers.
Alle 21 sul main stage del TJF di scena Manu Dibango con il suo 8 Decades Tour.
Emmanuel N’Djokè Manu Dibango, sassofonista camerunense di 80 anni, è il leone d’Africa, in prima linea da più di mezzo secolo, con un tour il cui titolo la dice lunga sulla sua longevità artistica. Talentuoso sassofonista e suonatore di marimba, ambasciatore africano, pioniere della world music, produttore di dischi, filantropo e filosofo, reporter e antropologo, Dibango è amante di ogni genere: dal funky all’hip hop, dal cabaret alla canzone d’autore, dal gospel al reggae, dalla musica latina ai ritmi dell’Africa occidentale. E anche grande jazzman.
Nel 1986 viene insignito della Medaglia delle Arti e delle Lettere dal Ministro della Cultura francese Jack Lang. Dagli anni Novanta ad oggi Manu Dibango diventa una sorta di ambasciatore della musica africana e dello scambio culturale tra i popoli collaborando con i più grandi artisti del contenente: Angélique Kidjo, Youssou N’Dour, Salif Keita e King Sunny Adé, ma anche con star europee come Sinead O’Connor, Manu Katché, Peter Gabriel, Enzo Avitabile.

Il sabato del Jazz
Venerdì 25 aprile. Il Jazz della Liberazione

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Apr 26


I festeggiamenti per i 70 anni del compositore e polistrumentista Gianluigi Trovesi hanno dato il via al sabato della terza edizione del Torino Jazz Festival. Sul palco del Teatro Carignano Trovesi ha suonato insieme all’amico fisarmonicista Gianni Coscia e parlato di jazz .
Alle 18.00 presso l’Auditorium RAI è stato il momento del jazz newyorkese con un duetto d’eccellenza: il trombettista Dave Douglas e il pianista Uri Caine hanno dato vita ad una selezione speciale di ballad, inni e improvvisazioni.
Nella serata, sul palco di piazza Castello, è stata Diane Schuur, accompagnata dalla Torino Jazz Orchestra a scaldare il pubblico torinese. Con la sua straordinaria forza interpretativa e la leggendaria estensione vocale, Diane Schuur, non vedente dalla nascita, durante la sua lunga carriera si è guadagnata l’adorazione da parte del pubblico di tutto il mondo grazie all’accattivante duplicità Pop-Jazz di alcuni suoi pezzi.
Ma sabato è stato possibile ascoltare la buona musica del TJF anche in luoghi “inconsueti” della città: il gruppo torinese Lippa Jazz Band ha portato l’hot jazz anni Venti in giro per la città su uno speciale palcoscenico itinerante, il Tram chiamato Desiderio messo a disposizione da GTT, dall’Associazione “I Tranvieri e la Città”, dall’Associazione Torinese Tram Storici e da Moncalieri Jazz. Il tram stazionerà ogni giorno, fino al 30 aprile, in diverse circoscrizioni.
Infine, questo sabato 26 aprile ha dato anche inizio al TJF Fringe, la parte più sperimentale del festival che vedrà 200 artisti esibirsi in 70 concerti in diversi locali e spazi di piazza Vittorio Veneto e dintorni: le atmosfere mediterranee del duo Dario Terzuolo e Luca Curcio hanno trascinato il pubblico al Caffè Elena, il sassofonista Luca Biggio ha poposto il primo dei 5 incontri che si terranno al LAB, suonando, all’insegna del groove, insieme al giovane organista Alberto Gurrisi ed al batterista Alessandro Minetto. Alle 23 è stato il momento di un classico del Fringe: l’appuntamento Music on the River con le note suonate su una chiatta in mezzo al Po dal sassofonista Javier Girotto, uno dei musicisti attualmente più affermati e riconosciuti del panorama jazzistico italiano ed internazionale e punto di riferimento del tango jazz. Novità di quest’anno, invece, sono le Night Towers: sempre in piazza Vittorio tre torri di quattro metri hanno ospitato la performance “a distanza” della “Lady Soul” di Torino, Maya Giglio, la chitarra di Gianluca “Cato” Senatore e le keyboards di Davide “Enphy” Cuccu in un’esperienza dal grande impatto scenico.

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Mar 24


Presentata al Campus Luigi Einaudi la terza edizione del Torino Jazz Festival – che si svolgerà dal 25 aprile al 1° maggio, con un giorno in più rispetto alla passata, e sarà un autentico viaggio globalizzato del jazz.
Realizzata con Intesa Sanpaolo e Iren – main partner -, Terna e Poste Italiane – sponsor – e Radio Rai – media partner -, la manifestazione torinese ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco per la giornata del 30 aprile dedicata al jazz. Il festival, in questa importante data, ospita artisti sudafricani, camerunensi, norvegesi, statunitensi, israeliani, libanesi, brasiliani, canadesi, argentini, francesi, insieme a un’ampia varietà del mondo mediterraneo, in uno spettro stilistico cha racconta un profondo cambiamento nella concezione del jazz: un genere che oltre alla gloriosa tradizione neroamericana abbraccia gli stili più diversi.
“Con la terza edizione della rassegna Jazz Festival, Torino risponde alla sua vocazione internazionale portando turisti e visibilità – dichiara il Sindaco di Torino Piero Fassino -. Per sette giorni la città sarà un jazz club a cielo aperto – e non -, dove i migliori jazzisti al mondo, si esibiranno nel centro storico, per le strade, piazze, locali e circoli della città. Quest’ anno il Jazz Festival renderà ancora più significative due date molto importanti: il 25 aprile e il 1° maggio. Inoltre, il TJF 2014, nella Giornata Internazionale del Jazz, il 30 aprile, ha ricevuto il patrocinio dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ed è sede principale dell’evento per l’Italia. Il Festival Jazz è dunque un evento musicale oltre che una festa popolare, sociale e culturale: attrae appassionati del genere e persone curiose che sono disposte a scoprire questo mondo alquanto sconosciuto”.

I luoghi del TJF sono gli stessi dello scorso anno con qualche piccola modifica: i concerti principali del main festival sono in piazza Castello, il Fringe tra i Murazzi lungo il Po e i locali vicini. I concerti a pagamento delle ore 18 si terranno in alcune delle sale da concerto della città. In altri spazi del centro si svolgono incontri letterari, rassegne cinematografiche, lezioni, workshop ed eventi a tema in un programma perfettamente coordinato. Un tram itinerante, con a bordo musicisti, inonderà tutta Torino di note jazz per coinvolgere il maggior numero di cittadini. Dal 17 al 24 aprile il vasto programma del TJF vede anche una nutrita sezione di anteprime con occasioni di incontro e avvicinamento al genere musicale.

“Come tutti i nuovi progetti, il tempo, la qualità e il successo sono le caratteristiche principali che contribuiscono a renderli conosciuti, seguiti e sempre più apprezzati – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della città, Maurizio Braccialarghe -. Così, il Torino Jazz Festival, dopo aver riscosso un indubbio gradimento di pubblico nelle due passate edizioni, ritorna quest’anno con un programma ancora più ricco. Affidato alla direzione artistica di Stefano Zenni, con la collaborazione per la parte Fringe di Furio di Castri, il cartellone 2014, se possibile, rappresenta un ulteriore passo in avanti. Il Festival è un vero e proprio viaggio nel mondo Jazz: atmosfere, sapori, proposte cinematografiche, letterarie, artistiche e tecnologiche. Questa edizione, in particolare, ha come obiettivo il completamento dell’arco temporale: inizia infatti il 25 aprile per concludersi il 1° maggio. Una sette giorni di grande jazz che, sono sicuro, incontrerà la partecipazione sia dei torinesi, sia degli ospiti, sempre più numerosi, che raggiungono Torino per seguire il festival. Buon festival e tante ore di buona musica per tutti”

Il festival è preceduto da una ricchissima Anteprima. Si parte con Jazz On the Road – sotto la direzione di Matteo Negrin -, una ricca tre giorni organizzata da Enjoy Social Festival che inizia giovedì 17 aprile e prosegue fino a sabato 19 aprile e si svolge sul vivace territorio di San Salvario. Più di 70 eventi tra le vie del quartiere, nei negozi e in altri spazi pubblici. In occasione dell’evento lo storico Teatro Chiarella – bombardato e ricostruito dopo il secondo conflitto mondiale – riapre le sue porte al jazz con The Sweet Life Society. Dal 22 al 24 aprile, passate le festività pasquali, torna il jazz con anticipazioni, mostre, presentazioni di libri, concerti nei locali e, soprattutto il 23 aprile, con Jazz senza quartiere, un happening musicale lungo un giorno in collaborazione con l’Associazione AR.CO.TE che animerà alcune vie tra Borgo Rossini e Vanchiglia. Tra gli ospiti: il trombonista Giancarlo Schiaffini, presente anche in veste di scrittore, il percussionista Michele Rabbia in un progetto davvero “saporito” (in collaborazione con Guido Gobino) e i divertenti aneddoti di Bruno Gambarotta. Il 23 aprile, al Conservatorio Giuseppe Verdi, non si potrà mancare allo spettacolo musical-teatrale L’amico di Fred, dedicato al torinese Fred Buscaglione.

“Torino Jazz Festival 2014 propone un autentico viaggio globalizzato del jazz- – spiega il Direttore artistico del Festival, Stefano Zenni -, un’occasione per scoprire insieme le trasformazioni della musica. La vocazione del festival rimane quella dell’incrocio tra le arti, l’unica che può rendere conto della tumultuosa vitalità della scena contemporanea: arte, cinema, filosofia, letteratura sono i fili rossi che collegano il vasto ventaglio di suoni che attraverseranno la città, dalla mattina a notte fonda, nei teatri e nelle piazze, nei locali e sul fiume, con grandi artisti internazionali e nuove produzioni del festival. E con un occhio di riguardo alla didattica, all’infanzia e alle collaborazioni internazionali. Il festival scorre tra due feste di grande importanza civica: il 25 aprile e il 1 maggio, che verranno celebrate con musica ed eventi; e il 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz, sarà festeggiato con il patrocinio che la Commissione Nazionale Italiana che l’Unesco ha voluto concedere a Torino. Un bel modo per ricordare che il jazz è la musica del riscatto, della molteplicità culturale, dell’incontro senza confini, vissuti come una festa di suoni, incontri, scoperte, giochi: una celebrazione della vita in forma di colorato viaggio globale per le strade della città”.
Il TJF 2014 promuove ben tre produzioni originali: Diane Schuur con la Torino Jazz Orchestra (sabato 26 aprile, ore 21), Mauro Ottolini (domenica 27 aprile, ore 18) che musica il capolavoro di Buster Keaton Le sette probabilità e Stefano Battaglia (lunedì 28 aprile, ore 16) in una rilettura dell’opera del compositore Alec Wilder.
Quest’anno, inoltre, sono in programma collaborazioni con diverse istituzioni come dimostra la realizzazione de Il jazz della Liberazione in calendario venerdì 25 aprile.
I concerti gratuiti nella cornice di piazza Castello, vedranno esibirsi le star: Al Di Meola (domenica 27 aprile, ore 21) con un omaggio ai Beatles, Manu Dibango (lunedì 28 aprile, ore 21), Enzo Avitabile e i Bottari di Portico (martedì 29 aprile, ore 21) e Caetano Veloso (mercoledì 30 aprile, ore 21). Al Teatro Carignano, ciliegina sulla torta, gli auguri di buon compleanno a Gianluigi Trovesi (26 aprile, ore 11): ospiti speciali Gianni Coscia e Umberto Eco.
Tra i concerti a pagamento spiccano diverse proposte: da Uri Caine/Dave Douglas a Kenny Barron/ Dave Holland, per finire con Louis Moholo per il focus Sudafrica.
Prosegue la collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi e la Juilliard School of Music per le masterclass. Il ricco cartellone non si esaurisce qui: ci saranno i molti concerti

delle notti del TJF Fringe con ospiti straordinari come Jon Balke e Javier Girotto, i concerti del Jazz Club Torino in piazzale Valdo Fusi e molto altro ancora.
Primo Maggio con la tradizionale Festa jazz non stop in piazza Castello: Taranta Nera, Giornale di Bordo, il quintetto di Paolo Fresu che celebra il trentennale di attività, Ibrahim Maalouf, la fusion di Alain Caron e grande chiusura con Elio e le Storie Tese.

Fringe
Anche quest’ anno il TJF Fringe sprigiona le sue frizzanti note jazz tra i locali, le vie e le piazze della città per cinque lunghe notti dal 26 al 30 aprile. L’edizione 2014 è ispirata al capolavoro di John Coltrane A Love Supreme che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla pubblicazione, un’opera che ha influenzato musicisti di tutti i generi. La sperimentazione, anima pulsante del FRINGE, contagerà gli oltre 200 artisti coinvolti nei 70 concerti di un programma che si preannuncia variegato grazie al mix di musicisti italiani e internazionali. Numerosi gli eventi speciali targati FRINGE come l’immancabile l’appuntamento, dalle ore 23,00 con l’assolo sul fiume Po, “l’urlo dei Murazzi”, che darà simbolicamente il via ai concerti della notte e verrà seguito, novità di questa edizione, dalle performance sulle Night Towers, strutture temporanee in piazza Vittorio che ospiteranno i musicisti per uno spettacolo unico di note “dall’alto” che coinvolgeranno l’intera piazza in un turbine di musica e danze. Un vero festival nel festival, il TJF FRINGE, che scalderà le sponde del fiume Po, i locali di piazza Vittorio Veneto e di via Po con esibizioni ed eventi speciali.

La comunicazione e la creatività del Torino Jazz Festival è stata affidata anche quest’anno al Laboratorio Zanzara. Un’occasione per dimostrare come una realtà sociale può essere parte attiva della vita culturale della città, dove la diversità è patrimonio comune e restituisce ricchezza in termini d’integrazione sociale e culturale, per un rinnovato senso di cittadinanza.

Tutte le informazioni sul sito del Torino Jazz Festival

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