preload
Feb 16


Un marchio che rappresenta i tre tasti stilizzati di una tromba verrà proiettato oggi, domani e domenica – da sera fino a tarda notte – sulla facciata della Mole Antonelliana per annunciare la rinascita del Torino Jazz Festival. La manifestazione porterà dal 23 al 30 aprile numerosi artisti a esibirsi sul palco delle OGR, nei circoli jazz centrali e periferici della città e in diversi teatri e musei, dal Piccolo Regio al Conservatorio a prezzi popolari.

Il logo è stato ideato dal gruppo di creativi Ikigai Media partendo da uno dei simboli per eccellenza del jazz, la tromba e gli strumenti a fiato. Si tratta di un marchio non privo di sinuosità e tagli netti, realizzato pensando allo stile di Torino, alle forme che si incontrano camminando e osservando le facciate di un palazzo nelle vie del centro, una chiesa barocca, i dettagli liberty di una vetrata.

Novità di questa edizione, diretta dal compositore e trombettista Giorgio Li Calzi in collaborazione con il sassofonista e compositore Diego Borotti, è il coinvolgimento diretto di musicisti italiani e torinesi con produzioni originali create per il festival, insieme a star del jazz internazionale e artisti provenienti da altri mondi musicali. 

Il programma del TJF sarà interpretato da grandi “vecchi” del jazz statunitense e da artisti che rappresentano l’evoluzione attuale del jazz, nel rock, nella musica elettronica e nei nuovi linguaggi improvvisativi che oggi contengono una forte identità extra-americana.

La sede del Museo nazionale del Cinema, monumento simbolo della città, richiama stasera, a sessantasei giorni dall’apertura ufficiale del festival, l’attenzione alla tradizione jazzistica torinese di un’area metropolitana che è territorio fertile per questo genere musicale da quasi un secolo e che la kermesse intende valorizzare e rafforzare, in sinergia con le istituzioni culturali, raccogliendo il crescente favore del pubblico.

Negli otto giorni, oltre all’energia degli assoli e delle jam session, si svolgeranno meeting, sonorizzazioni realizzate in aree pubbliche e private, incursioni musicali in luoghi atipici. Laboratorio di cultura per antonomasia, Torino intende sostenere e promuovere le produzioni e le sperimentazioni musicali, chiamando a collaborare tutte le realtà della città. Saranno infatti coinvolti nel TJF gli oltre 20 club cittadini in cui si suona jazz tutto l’anno e circa 250 musicisti (110 nei concerti del main, oltre 130 nei locali, 16 nei jazz blitz).  

Cinquanta concerti di cui sette produzioni originali, la prima italiana di un’artista iconica, numerosi spettacoli pomeridiani, aperitivi in musica e le esibizioni serali.

Il TJF intende proporsi come evento primaverile internazionale. Tuttavia l’edizione 2018 conta di sperimentare richiami nel resto dell’anno, con appuntamenti musicali e il coinvolgimento delle orchestre di allievi del Conservatorio e della Scuola Civica di musica e gruppi di studenti delle più titolate scuole specialistiche di jazz.

Il programma e gli artisti saranno annunciati alla conferenza stampa in agenda mercoledì 28 marzo.

Canali TJF

Sito www.torinojazzfestival.it

Facebook  https://www.facebook.com/torinojazzfestival/

Instagram https://www.instagram.com/torinojazzfestival/

Twitter https://twitter.com/torinojazzfest@torinojazzfest

YouTube https://www.youtube.com/user/torinojazzfestival

Taggato con:
Ott 05


Stampe fotografiche originali, disegni preparatori per i lungometraggi, cortometraggi inediti, video musicali, making-of e montaggi con le sequenze più celebri e rappresentative.

Materiali eterogenei e preziosi di una mostra – al Museo nazionale del Cinema – Mole Antonelliana dal 6 ottobre al 9 gennaio 2017 – che ricostruisce interamente la carriera artistica di Gus Van Sant, dalle polaroid degli inizi, agli acquerelli, passando per i dipinti e i cut-up fotografici. Al centro, naturalmente, il suo cinema, con tutte le influenze letterarie, artistiche e musicali che lo contraddistinguono.

Tra i più interessanti registi statunitensi della scena indipendente, Gus Van Sant è un artista poliedrico e attivo su diversi fronti, oltre al cinema: la pittura, la fotografia, la scrittura. Elementi comuni a tutti i linguaggi sono il paesaggio urbano di Portland, gli spazi desertici, le visioni intermittenti, una certa percezione alterata della giovinezza, ispirata alle istanze della beat generation.

La mostra è un progetto de La Cinémathèque française in coproduzione con il Museo Nazionale del Cinema, il Musée de l’Elysée e la Cinémathèque suisse di Losanna.

Tutte le informazioni sul sito del Museo Nazionale del Cinema

Taggato con:
Ott 24


Il 24 ottobre, 250 tra monumenti, chiese, templi, musei e altri siti rappresentativi, in 65 Paesi del mondo si sono illuminati di blu – il colore ufficiale dell’ONU, prendendo parte alla campagna globale per celebrare il 70° anniversario delle Nazioni Unite. A Torino il simbolo di ciò che unisce i popoli e nei cui valori questa città – che è sempre più un ponte tra le persone, le lingue, le culture e le religioni di tutto il mondo – si riconosce, è stato proiettato sulla Mole Antonelliana.
La copertura di questo evento planetario è globale, garantita sui social media dagli hashtag #UNBlue e #UN70, e condivisa con i milioni che seguono le Nazioni Unite su Instagram, Facebook, Twitter, Weibo, Flickr e altre piattaforme. SuUNIFEED e Flickr saranno disponibili foto dei monumenti illuminati di blu ONU di tutto il mondo.
Altre informazioni sull’iniziativa “Illumina il mondo di blu Onu” e sulle attività e celebrazioni relative al settantesimo anniversario delle Nazioni Unite su: www.un.org/UN70.

Taggato con: