L’edizione 2012 del Torino Pride non è stata solamente la manifestazione dell’orgoglio delle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender, ma anche l’occasione per richiedere quei diritti civili che l’Unione Europea ha riconosciuto, ma che in Italia non sono ancora rispettati. Lo slogan di quest’anno era, infatti, “Non vogliamo mica la luna… è l’Europa che ce lo chiede”.
Al corteo che si è svolto per le vie del centro di Torino, da piazza Arbarello fino in piazza Vittorio, hanno preso parte più di 40.000 persone, un nutrito gruppo di consiglieri regionali e comunali e gli assessori Maria Cristina Spinosa, che vestiva la fascia tricolore, Ilda Curti e Mariagrazia Pellerino.
In alcuni punti del percorso della sfilata erano posizionati alcuni carri speciali, sui quali sono state celebrate, simbolicamente, una trentina di nozze di coppie LGBT che hanno aderito alla campagna “Vorrei ma non posso, It’s Wedding Time” per legalizzare il matrimonio gay in Italia.
La parata, che vuole essere anche un modo per sensibilizzare e combattere contro la trans-omofobia, è stata dedicata a Daniel Zamundio, giovane ragazzo cileno torturato e ucciso in seguito ad un attacco omofobo.
Il quartiere Vanchiglietta nella Circoscrizione 7 alla fine dell’anno avrà una nuova ludoteca, Il Paguro. Il cantiere per la costruzione della struttura ecosostenibile si svilupperà su quattrocento metri quadrati.
Questa mattina è stata posata la prima pietra. Erano presenti gli assessori Mariagrazia Pellerino (Politiche educative), Enzo Lavolta (Verde, ambiente, Smart City), Claudio Lubatti (Infrastrutture), Emanuele Durante, presidente della Circoscrizione 7.
Si tratta di una struttura in legno realizzata in laboratorio con caratteristiche all’avanguardia sotto l’aspetto ambientale: risparmio delle risorse energetiche, rispetto dell’ambiente, riutilizzo e conservazione delle risorse ambientali, tanto da essere uno dei primissimi progetti inseriti nell’ambito di Torino Smart City, il programma che coinvolge le scelte future dell’Amministrazione in direzione della sostenibilità.
I materiali consentono il massimo rispetto dell’ambiente nell’approvvigionamento delle risorse, nella loro compatibilità ambientale durante la loro trasformazione e successivo uso, nella loro biodegradabilità futura nel momento in cui il loro utilizzo sarà terminato, secondo un protocollo di certificazione.
I bambini potranno divertirsi sperimentando nuove esperienze giocando sulla sostenibilità per esempio sulle energie rinnovabili, sul riutilizzo dei materiali riconvertibili in nuovi e inaspettati usi, potranno vedere come i raggi del sole si trasformano in energia.
La struttura che avrà la forma di una conchiglia sarà costituita da pannelli in legno lamellare e pannelli in fibra di legno mineralizzata e canapa per l’isolamento. Il tetto sarà avvolto dal verde pensile con piantine di sedum a bassissima manutenzione e ad altissima efficienza termica in inverno in estate. Le parti di ‘corazza’ che saranno meglio esposte ai raggi del sole potranno ospitare pannelli fotovoltaici di ultima generazione per catturare l’energia che potrà fornire la luce del sole.
Le superfici saranno colorate con intonaci naturali e la pavimentazione sarà realizzata con il vecchio linoleum (materiale naturale), rivisto nelle nuove produzioni secondo i disegni scelti insieme alle bambine e ai bambini.
L’isolamento termico consentirà di mantenere un confort ambientale durante tutto l’anno. Così il Paguro Bernardo, crostaceo simbolo di conservazione del
calore, del contenimento dei consumi, della razionalizzazione per il miglior controllo della dispersione energetica, interpreta pienamente l’idea di chi ha progettato la ludoteca, primo esempio, nel suo genere, a Torino.
Per evitare sprechi i sensori comanderanno l’accensione delle luci al passaggio dei visitatori. “Si calcola che con il calore dei presenti il riscaldamento funzionerà solamente in alcuni momenti della giornata” sostengono i progettisti.
Lo sviluppo della costruzione della struttura, prima in “officina” e poi in cantiere, sarà raccontato in report successivi ai cittadini anche attraverso una serie di immagini.
Il costo per la realizzazione, pari a 530mila euro, non sarà a carico delle casse della Città trattandosi di un’opera di urbanizzazione a scomputo degli oneri dovuti all’Amministrazione.
Saranno 3200 gli studenti delle scuole superiori italiane, 700 dei quali sono torinesi, che andranno a visitare il campo di concentramento e sterminio Auschwitz-Birkenau – dove sono state uccise circa 1 milione e 300mila persone – e il ghetto di Cracovia.
Questa mattina il Treno della Memoria è partito da Porta Nuova con 450 ragazzi, ma prima di salire sui convogli i giovani si sono dati appuntamento al Teatro Regio. Qui,
ogni anno l’associazione Terra del Fuoco, simbolicamente saluta i ragazzi in partenza insieme alle autorità cittadine e ai pochi superstiti di quella immane tragedia.
Dal 2005 ad oggi oltre tredicimila ragazzi “hanno scelto di fare questo viaggio, di affrontare la nostra storia per provare a costruire una cittadinanza più consapevole” ha detto Oliviero Allotto, presidente dell’associazione.
Sul palco Ferruccio Maruffi, ex internato di Mauthausen e presidente dell’associazione nazionale Ex Deportati Politici, ha posto più volte ai presenti la stessa domanda: “Siamo sicuri che tutto questo non capiti più?”. I rigurgiti xenofobi e razzisti di questi ultimi anni, certamente non tranquillizzano gli animi.
L’assessore alle Politiche educative della Città Mariagrazia Pellerino parlando ai ragazzi ha sottolineato: “la straordinaria forza e valenza educativa di questo viaggio, motivo per cui – ha detto- vogliamo mantenere viva l’iniziativa che parla delle vostre sensibilità, alla vostra voglia di essere cittadini attivi in un momento difficile per il mondo occidentale. Speriamo che altre istituzioni facciano la loro parte”. “Credo che la chiave per uscire dalla crisi finanziaria, economica e di paradigmi di crescita – ha concluso Pellerino – sia pensare a un nuovo modello fondato sulla cooperazione, sulla qualificazione e sulla formazione delle persone. Solo così possiamo immaginare un mondo migliore”.
Ospite d’eccezione il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria. Intenso, quasi commovente, il suo intervento. Il vice ministro ha ringraziato i giovani presenti per ragioni personali (il padre era stato condannato a vent’anni di carcere e confino durante il Fascismo). “Quando non ci sarò più è importante che ci siano ragazzi come voi, che hanno studiato e si sono sforzati di capire una realtà molto lontana da questo mondo”. “Non ci siete che voi – ha continuato il sottosegretario – a fare queste esperienze, a discutere e capire, per quanto si possa capire”. “E’ difficile – ha concluso Doria – per chi vive in una società tranquilla chiedere ai giovani di occuparsi di cose serie, brutte, complicate da comprendere. Per questo, come istituzione, faremo di tutto affinché questa esperienza possa continuare e i vostri compagni più piccoli possano fare il loro viaggio della memoria”.
Allotto ha chiosato il suo intervento, leggendo la testimonianza di un giovane studente:“Un viaggio nella storia, dentro se stessi e nella natura umana”.
Al termine della cerimonia, la delegazione governativa si è trasferita in via Gaudenzio Ferrari a visitare il Laboratorio della Curiosità, Xkè? (centro per le scienze rivolte a bambini e insegnati delle scuole elementari e medie). Ultima tappa, prima di rientrare nella capitale, a vedere la Piazza dei Mestieri in via Jacopo Durandi, nel quartiere San Donato (laboratorio di arte e mestieri destinato ai giovani).