Un percorso di analisi e approfondimento sulla figura e l’opera della scrittrice francese di origine italiana è racchiuso nella mostra Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci. L’allestimento è stato inaugurato oggi pomeriggio al Museo Diffuso della Resistenza. La mostra dedicata a Delbo (1913- 1985) è stata costruita partendo dagli archivi della scrittrice depositati, in occasione del centenario della nascita, alla Bibliothèque nazionale de France. L’ impegno nella Resistenza francese le costò la deportazione ad Auschwitz e a Ravensbrück. Sopravvissuta ai campi nazisti, al suo ritorno combattè l’oblio attraverso la creazione di forme poetiche “per risvegliare nell’interlocutore la consapevolezza della responsabilità delle proprie scelte”. Concept dell’allestimento è l’apertura degli scatoloni dell’archivio di Delbo da cui emergono scatti, manoscritti, dattiloscritti, documenti e altro materiale che danno vita a cinque percorsi tematici, i cui sviluppi costituiscono le sezioni della mostra. Le prime due rappresentano la lettura delle radici biografiche della scrittura di Charlotte; la terza e la quarta sezione si concentrano sul lavoro di scrittura, dove la testimonianza diventa vigilanza sul presente; nell’ultima l’autrice si interroga sull’eredità che lascerà agli uomini e alle donne del ventunesimo secolo. “Delbo ci ha trasmesso un’opera importante sotto il profilo letterario, perché è sempre presente il tentativo di unire alla testimonianza della deportazione la riflessione sul presente. Il ricordo diventa, dunque, un messaggio meditato alla luce dell’attualità” ha sottolineato Guido Vaglio, direttore del Museo Diffuso. “E’una mostra interessante – continua Vaglio – perché nasce come coproduzione franco-italiana e segue un itinerario internazionale. Nel corso del 2013 è stata ospitata a Parigi, Lione e presentata a Bruxelles. Prima di arrivare a Torino è stata allestita a Fossoli (Mo) e dopo il 30 marzo farà altre tappe in Italia ed Europa”. L’esposizione propone anche un estratto del documentario inedito Histoire du convoi du 24 Janvier 1943 – Auschwitz-Birkenau di Claude-Alice Peyrottes e Alain Cheraft. La pellicola – continuazione del libro dell’autrice Le convoi du 24 Janvier, in cui racconta la biografia di 229 donne deportate con lei nei campi nazisti – presenta la testimonianza di 11 donne compagne di prigionia di Charlotte. L’allestimento è stato prodotto dall’Isrec e dal Centre d’histoire de la Résistance et de la Déportation di Lione. Il catalogo Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci, curato da Elisabetta Ruffini ed edito da Il Filo di Arianna, uscirà in lingua italiana e francese a febbraio. Raccoglierà il materiale esposto e un testo inedito che riporta le riflessioni sul rapporto fra letteratura e testimonianza, che l’autrice presentò alla conferenza tenuta a New York nel 1972.
Maggiori informazioni sul sito del Museo Diffuso della Resistenza