Le enormi chiocciole colorate presenti in questi giorni nelle principali vie e piazze del centro di Torino annunciano l’arrivo di Terra Madre – Salone del Gusto che inizierà Giovedì 22 settembre fino a lunedì 26 e che per la prima volta si svolgerà all’aperto, nei luoghi più belli e rinomati della città il cui cuore pulsante sarà il Parco del Valentino – www.salonedelgusto.com. La kermesse è organizzata da Slow Food il cui simbolo è proprio la chiocciola.
Queste opere sono state realizzate dal collettivo artistico Cracking Art. Questo movimento artistico nato a Biella realizza installazioni di animali giganti in plastica rigenerabile. Dopo aver viaggiato per il mondo, toccando Sydney, New York e Shangai, ora sono qui a mettersi in mostra sotto la Mole. Sono in diversi formati: piccole, medie e grandi. Quelle giganti pesano 120 chili e sono lunghe 3 metri e larghe quasi altrettanto. Poi ci sono le vie di mezzo: un metro per un metro e una quindicina di chili. Le petit misurano sui 40 centimetri. Vanno dal blu al fucsia, dal giallo al verde fino all’arancione.
Non è la prima volta che le opere del collettivo Cracking Art sono esposte a Torino, ricordiamo “Black Box” l’installazione di coccodrilli e tartarughe su un enorme cubo che si trovava in zona Porta Susa nel 2007.
Le installazioni di Cracking Art sono realizzate con il supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt.
“Il Salone del Gusto e Terra Madre inaugurano un anno molto intenso per il Piemonte, in cui i riflettori saranno puntati più che mai sul mondo del cibo” ha spiegato il sindaco Piero Fassino, intervenendo oggi alla conferenza stampa della decima manifestazione più attesa da gourmet e da quanti pensano alla validità dell’artigianato alimentare e alla salvaguardia delle tradizioni contadine. La kermesse che si svolgerà dal 23 al 27 ottobre al Lingotto, è germinata nel 1996 da una riflessione dell’Arcigola di Bra, e ha messo ben presto radice in 170 Paesi, rivoluzionando a livello planetario il concetto di nutrizione e sostenibilità ambientale ed economica, gli stessi valori alla base della stessa Esposizione universale che si aprirà fra 11 mesi a Milano. “I due eventi torinesi hanno contribuito a cambiare negli anni la cultura del cibo sia a livello nazionale che internazionale – ha sottolineato Fassino -, creando quel mutamento culturale che fa sì che oggi milioni di persone guardino in modo diverso a ciò che mangiamo. Cambiamento, questo, non scontato e reso possibile grazie alle energie di Slow Food, che ha ripensato il destino del cibo e il suo futuro. Temi e indicazioni che ci accompagneranno nei prossimi mesi avvicinandoci a Expo 2015, occasione unica per mostrare le eccellenze di Torino e del Piemonte”. L’evento al Lingotto è organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Comune di Torino, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. E’ toccato a Carlin Petrini, presidente di Slow Food, spiegare la ratio della missione: “Se ripenso al 1996, era proprio un altro mondo!”, ha detto, sottolineando come le tematiche sull’alimentazione sostenibile siano germinate in terra piemontese, “Appena diciotto anni fa non c’era coscienza che dietro il lavoro umile di pescatori, contadini e artigiani ci fosse l’elemento chiave per l’economia reale e per la storia del mondo. Passo dopo passo siamo riusciti a consolidare e traghettare il Salone fuori dalla gastronomia classica, sancendo questo cambio di rotta con la nascita di Terra Madre”. Al centro della scena del Salone c’è la salvaguardia della biodiversità con l’Arca del Gusto e l’agricoltura familiare che dà l’opportunità di incentivare le economie locali e la sostenibilità delle comunità, restituendo il ruolo centrale al contadino, troppo spesso messo da parte da una meccanizzazione e industrializzazione eccessiva. Poi come tradizione, laboratori, convegni, stand di produttori che giungeranno da ogni latitudine a esporre ogni ben di Dio di prelibatezze. Il sindaco, in conclusione, ha inoltre spiegato come spenti i riflettori della manifestazione autunnale, Torino – distretto più vicino all’area dell’Expo – accenderà nel 2015 l’attenzione mondiale sul terzo Forum dell’economia sostenibile e sulla prima assemblea internazionale delle città bio. Il Salone del Gusto parteciperà all’Expo milanese in maniera critica e costruttiva affinché questo evento internazionale lasci concretamente il segno, ad esempio con l’assunzione di un impegno corale affinché in ogni parte del mondo sia garantito il cibo per tutti. Morire di fame è ancora una triste, quotidiana, realtà.
Salone del Gusto – Terra Madre 2014
Torino 23-27 ottobre 2014
L’attesa è stata premiata. Così, finalmente alle 11 di questa mattina l’edizione 2012 del Salone del Gusto insieme all’apertura al pubblico di Terra Madre, ha preso il via.
Tutto fa supporre che questa sarà un’edizione di grande successo – ha detto Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia. I numeri disegnano la grande portata di quest’appuntamento: su 80 mila metri quadri insistono oltre 1000 espositori provenienti da 100 Paesi, suddivisi in 200 Presìdi Slow Food italiani, 400 comunità del cibo. Per gli appassionati del buon vino il Salone del Gusto nella sua enoteca offre la possibilità di spaziare tra 1200 etichette.
Ma, se non di solo pane vive l’uomo, molti sono gli appuntamenti per riflettere sull’edibilità del cibo che ogni giorno approda sulla nostra tavola. Nei 128 laboratori, passando per i 16 teatri, i 23 appuntamenti a tavola, gli 11 incontri con l’autore, le 23 degustazioni guidate e gli oltre 50 appuntamenti con gli chef, il cibo verrà declinato in ogni sua sfaccettatura. Gli organizzatori del Salone del Gusto hanno pensato anche al cibo per la mente, tant’è che il programma della kermesse prevede anche 57 conferenze, 19 incontri nella Casa della Biodiversità, oltre 20 appuntamenti nel Caffè Letterario musicale, 19 corsi Master of Food, 20 attività educative, più di 100 ore di giochi per famiglie e ragazzi e 60 percorsi di educazione alimentare per gli studenti.
Dunque da oggi l’esposizione dei “Cibi che cambiano il mondo” è aperta al numeroso e paziente pubblico che ogni due anni si mette in coda per scoprire quanto di buono, pulito e giusto c’è nel cibo. Ma, il Salone del Gusto e Terra Madre non è solo l’esposizione di prodotti di “nicchia” (termine che fa orrore al Patron Carlin Petrini), quanto invece è il messaggio rivoluzionario che ad ogni edizione viene ricordato con passione da Slow Food: “dobbiamo far sì che nel mondo tutti abbiano diritto a nutrirsi con alimenti di qualità”.
“Il Salone del Gusto e Terra Madre concorrono sempre di più alla ridefinizione dell’identità della nostra città – ha ricordato Fassino all’apertura della manifestazione -. “E’ anche grazie a quest’appuntamento biennale, che Torino è mutata in chiave turistica. La numerosa partecipazione di pubblico dimostra quanto il tema sulla qualità dell’alimentazione sia sempre più percepito come rilevante per il benessere della vita quotidiana di ognuno. Torino, che continua ad essere una città industriale, è oggi anche una metropoli che si alimenta di nuove attività come quelle del settore economico, turistico, universitario e culturale, quest’ultimo inteso in un’ accezione più larga: il Salone del Gusto e Terra Madre stanno all’interno di questa straordinaria evoluzione”. “L’alimentazione – prosegue il Sindaco – è strategica e decisiva al punto che sarà una dei temi centrali dell’Expo 2015 a Milano. Anche per questo Torino si sta attrezzando per fare in modo che l’Expò sia una grande occasione per il nostro territorio”.
Il presidente Slow Food, Carlin Petrini ha ricordato all’inaugurazione del Salone lo scetticismo di chi, nel 1996, alla prima edizione del Salone del Gusto, guardava al recupero del patrimonio alimentare tradizionale come a un capriccio di nicchia, destinato a scomparire, mentre l’economia “quella vera” stava da un’altra parte e aveva l’industria come baricentro. “Oggi Slow Food – dice Petrini – ha dimostrato che il nostro patrimonio enogastronomico può creare sviluppo ed economia, e sarebbe ora che tra industria e agricoltura ci fosse rispetto e pacifica coesistenza”.
Il programma è consultabile sul sito www.salonedelgusto.it oppure
scaricando le App per iPhone e Android