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Feb 21


Una nuova tappa nella scoperta della bellezza della seta nelle collezioni tessili di Palazzo Madama. La rotazione dei manufatti esposti nella sala tessuti del museo offre un viaggio cronologico nell’arte tessile dal XIV al XX secolo, con una nuova scelta di tessuti e abiti che corre proprio sul filo conduttore della seta. Dai velluti tardomedievali e rinascimentali risplendenti d’oro – tra di essi l’elegante velluto fiorentino ‘ad arabeschi’ verdi e argento indossato da Eleonora di Toledo nel celebre ritratto del Bronzino agli Uffizi di Firenze- il percorso tocca i patterna schema geometrico cinquecenteschi, i fiori e le volute del gusto barocco per arrivare ai disegni fantasiosi e leggeri elaborati a Lione per l’abbigliamento nel XVIII secolo. Un gruppo di vesti, marsine e gilet ricamati, una robe femminile e un caracò a grandi fiori, abiti in raso e taffetas dai colori accesi, e a sorpresa cangianti, aprono la visuale sulla storia della moda e su come la seta ne sia da sempre assoluta protagonista. Diversi manufatti sono stati oggetto di recente restauro e sono presentati al pubblico per la prima volta.

La recente donazione di 128 oggetti in peltro da parte degli eredi di Attilio Bonci, studioso della storia del peltro piemontese, arricchisce le collezioni del museo di una raccolta di pezzi piemontesi del Settecento e dell’Ottocento che spazia dagli oggetti da tavola agli oggetti per la casa, dai piatti ai candelieri, dalle teiere ai calamai, fino agli strumenti utilizzati per scopi attinenti alla medicina come le grandi siringhe e gli accessori per i clisteri. L’allestimento in Gabinetto Cinese al primo piano di Palazzo Madama presenta una selezione degli oggetti più significativi della raccolta, con attenzione agli aspetti legati alla materia con cui sono realizzati e alla loro funzione. Si tratta di oggetti di uso quotidiano, stoviglie diffuse nelle case contadine come nelle dimore signorili, apprezzate per la loro praticità, in quanto il peltro è brillante e simile all’argento, ma più resistente alle ossidazioni e per questo più adatto per i recipienti destinati a contenere cibi. Le conoscenze che abbiamo oggi sui peltri piemontesi si devono alle ricerche condotte per tutta la vita da Attilio Bonci (Lanzo Torinese 1942 – 2022). I suoi studi hanno permesso di ricostruire le varie personalità dei peltrai e le loro botteghe, a partire dai punzoni di controllo della qualità della lega e dai documenti.

Maggiori informazioni nelle pagine di Palazzo Madama

Feb 19


Chiara Bertola, nuova Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ha presentato oggi alla stampa le linee guida del suo mandato, la sua visione per il futuro del museo e il ricco e variegato programma espositivo del 2024.

Durante l’incontro, insieme al Presidente di Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, l’ Assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia e Laura Fornara, Segretario Generale Compagnia di San Paolo, sono stati delineati anche i primi interventi della revisione degli spazi, in previsione del prossimo concorso progettuale che interesserà l’intero edificio progettato nel 1959 da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti. 

Rilanciare il ruolo e il prestigio della GAM a livello nazionale e internazionale, riprendendo e sviluppando quello spirito avanguardistico che ne caratterizzò la nascita – ha dichiarato il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russoè uno degli obiettivi del nostro mandato. Per questo siamo davvero molto contenti dell’avvio del piano strategico di riqualificazione, durante il quale il Museo resterà sempre accessibile a torinesi e turisti, e di dare il benvenuto alla nuova direttrice Chiara Bertola, cui auguriamo buon lavoro. Per quella che è stata la prima Galleria d’arte moderna d’Italia si apre oggi un nuovo corso” 

Il Presidente di Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, presentando la nuova Direttrice ai giornalisti e ai rappresentanti delle Istituzioni ha dichiarato “Oggi celebriamo un momento davvero importante per la GAM. Con la nomina di Chiara Bertola non solo prende avvio la sua nuova visione per il museo e il suo ricco programma 2024 ma anche il percorso di riqualificazione dell’edificio, in attesa di positive determinazioni del Ministero per la Cultura. Entro l’anno sarà esperito il Concorso internazionale di progettazione, ma annunciamo oggi come assoluta novità quello che abbiamo chiamato il Lotto zero, ovvero mirati interventi di temporanea rivisitazione dei locali, propedeutici al futuro cantiere, condotti nel foyer e al primo piano, a cui si accompagna la importante riapertura del secondo piano, dove troverà collocazione anche un Deposito vivente. La nomina di Chiara Bertola e le altre novità che riguardano l’edificio sono il primo concreto passo per una trasformazione attesa e necessaria, che investe sia il progetto culturale del Museo sia la sua architettura, tracciando un ponte tra una storia ormai antica del museo e la consapevolezza degli orizzonti culturali futuri che ne modificheranno il ruolo. Ringrazio la qualificata commissione di selezione per il prezioso lavoro svolto che ha consentito l’individuazione di una professionalità con una solida esperienza che garantirà il cambiamento necessario ad affrontare le future sfide, la Fondazione Compagnia di San Paolo per l’insostituibile confronto ideativo e per il supporto finanziario e il Sindaco per la sua preziosa vicinanza e sostegno per l’ambizioso Piano Strategico della Fondazione”.    

La GAM è la più antica istituzione museale d’Italia dedicata all’arte moderna e contemporanea – ha sottolineato Chiara Bertola –  e, in quanto tale, è il luogo ideale per mettere in atto la consapevolezza che conservare ed esporre le opere d’arte è una missione centrale e imprescindibile, ma non sufficiente a interpretare le nuove funzioni del Museo oggi. L’obiettivo è creare un’Istituzione in grado di mettersi in relazione con il mondo, dentro e fuori dalle proprie mura. Mi piacerebbe dunque che la GAM si trasformasse il più possibile in un luogo complesso, vivo e inclusivo, che riuscisse ad accendere e riattivare le opere e le idee del patrimonio ereditato, proponendole sotto una nuova luce e riposizionandole in una nuova costellazione di senso”.

Feb 14


Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna tra i padiglioni del Lingotto Fiere da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2024, sotto la nuova direzione di Annalena Benini

Vita immaginaria è il tema della XXXVI edizione. Un omaggio alla vita immaginaria in tutte le sue forme, al suo modo creativo e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare. Come diceva Natalia Ginzburg, la vita immaginaria muove la vita creativa e a volte anticipa la vita reale. L’illustrazione è stata realizzata da Sara Colaone, illustratrice, autrice di fumetti e insegnante di Fumetto e Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

La XXXVI edizione è stata presentata oggimercoledì 14 febbraio – presso il Teatro Regio da Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro; Vittoria Poggio, assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte; Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino; Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Alessandro Isaia, Segretario Generale della Fondazione per la Cultura Torino; Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo; Andrea Varese, Segretario Generale di Fondazione CRT; Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino; Tiziana D’Amico, Head Of Partnership Artistico Culturali di Intesa Sanpaolo e Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino. Presenti in sala anche Rosanna Purchia, assessore alla Cultura della Città di Torino.

Anticipazioni sul programma

Il programma completo sarà diffuso ad aprile, ma oggi sono stati anticipati alcuni ospiti. Elizabeth Strout, una delle autrici più incisive della letteratura contemporanea americana, inaugurerà la manifestazione con una riflessione sulle donne e il loro spazio nel mondo. 

Come già annunciato, una delle novità della XXXVI edizione è la creazione di sette sezioni parallele al programma generale. Per ogni sezione i curatori hanno ideato tre o quattro incontri-evento che condurranno durante il Salone. Tra i primi nomi annunciati: per la sezione arte, curata da Melania G. Mazzucco, ci sarà la scrittrice Alexandra Lapierre; sarà presente il regista Paolo Sorrentino, in dialogo con Francesco Piccolo, curatore della sezione cinema; per la sezione editoria, curata da Teresa Cremisi, ci sarà l’editore Antoine Gallimard; parleranno di informazione il curatore Francesco Costa con la giornalista Jill Abramson; Luciana Littizzetto, curatrice della sezione leggerezza, dialogherà con il cantante Gianni Morandi sulla figura di Marcello Marchesi; per la sezione romance, la curatrice Erin Doom parlerà con l’autrice Mercedes Ron; infine, Alessandro Piperno, curatore della sezione romanzo, dialogherà con lo scrittore Domenico Starnone.

Nel programma generale, tra gli ospiti internazionali saranno presenti al Salone: il premio Nobel Abdulrazak Gurnah, l’autore di bestseller David Nicholls, due voci della letteratura latinoamericana contemporanea, Guadalupe Nettel e Camila Sosa Villada, e per i piccoli lettori lo scrittore bestseller Jeff Kinney

Il Salone del Libro in Italia e nel mondo

Si confermano le storiche collaborazioni del Salone in Italia e nel mondo, e si aggiungono nuove e rinnovate sinergie con – tra i tanti – associazioni di categoria della filiera editoriali, enti culturali e istituzionali, manifestazioni, fondazioni e musei per la realizzazione e la prosecuzione di progetti di respiro nazionale e internazionale. Rai si conferma Main Media Partner.

Gli spazi, le novità e i ritorni

Torna anche per questa edizione la Pista 500,  progetto artistico di Pinacoteca Agnelli sull’iconica pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto. Torna uno degli spazi più giovani, animati e frequentati delle ultime edizioni, il Palco Live e il camper di Margherita Schirmacher, che si trasformerà in uno spazio eventi. 

La lingua ospite dell’edizione 2024 è il tedesco, mentre la regione ospite è la Liguria

Tutte le informazioni nelle pagine del Salone del Libro