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Giu 28


Al segnale convenuto, Capitan America si è prima guardato intorno poi, ricevuta l’approvazione degli altri supereroi presenti nella grande sala dove stava seduto, con calma studiata si è alzato e si è avviato a compiere la missione che lo attendeva. Così Walter Galliano, nei panni del supereroe della Marvel, ha raggiunto il sindaco Stefano Lo Russo e la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo per ricevere l’attestato di benemerenza civica che la Città gli ha destinato quale fondatore della NIDA – Nazionale Italiana dell’amicizia, associazione impegnata dal 2012 a sostenere i bambini in difficoltà. Quella di Galliano e della NIDA è solo una delle dieci storie che in Sala Rossa, questa mattina, sono state raccontate e premiate. Persone e associazioni che si sono distinte nella loro attività o in azioni significative che la Città ha riconosciuto meritevoli del premio. Come ha sottolineato Grippo durante la cerimonia, sono dieci storie meritevoli del massimo apprezzamento, storie che contengono decine e decine di vite, alcune tragicamente perdute, ma rimaste agganciate a gesti e condotte che sono senza tempo, altre vite sono state salvate e tante, tantissime vite, sono cambiate.

Storie capaci di generare valore, di ispirare altre storie e cambiare, in meglio, altre vite. Per il sindaco le benemerenze di oggi, che spaziano in tutti i campi, dalla solidarietà all’impresa agli atti di coraggio, dimostrano un modo di essere torinesi. Raccontano come Torino abbia nelle sue corde la capacità di esprimere persone che hanno a cuore l’etica del lavoro, che amano la propria città, che sono caratterizzate da una forte dimensione di altruismo, di restituzione alla comunità. Nel dettaglio, questi sono i dieci premiati e le motivazioni che hanno convinto la Città a consegnare loro le civiche benemerenze: Mattia Aguzzi ha salvato la vita ad una bimba di quattro anni caduta dal quinto piano di un palazzo in via Nizza; Pietro Giacomo Padovani si è distinto nel campo della cooperazione internazionale, ha fondato l’associazione Solidarietà per il Guatemala Onlus con il sostegno di figure quali Norberto Bobbio, David Maria Turoldo e Dante Liano; Rasel Miya Md, giovane cittadino originario del Bangladesh, da anni residente a Torino, quest’inverno non ha esitato a buttarsi nel fiume Po per tentare di salvare la vita di un uomo che vi era scivolato accidentalmente; Alessandro Bulgini, artista eclettico, ideatore e protagonista di Opera viva Barriera di Milano, del progetto Artista di Quartiere e di Flashback Habitat, definito “un ecosistema dedicato a tutte le culture contemporanee, un luogo favorevole allo scambio del pensiero creativo, culturale”.

Il premio alla Piazza Dei Mestieri è stato conferito quale riconoscimento per il lavoro svolto con i giovani, nella lotta contro la dispersione scolastica e la riscoperta dei mestieri; Maria Teresa Molo psicologa e studiosa delle neuroscienze e della sessuologia clinica, per le attività della fondazione che porta il suo nome e di cui è presidente, impegnata nella ricerca del benessere e della salute psicofisica delle persone; ad Attilio Marchelle quale esempio positivo di intraprendenza e determinazione, fondatore del marchio “Attilio parrucchieri” e creatore di un centro specializzato per acconciature femminili riconosciuto a livello internazionale, un centro estetico e un’accademia di formazione professionale. Premio alla memoria a Beniamino Vicino, assistente tecnico del laboratorio di Fisica al Liceo Classico “Massimo D’Azeglio”, scomparso nel 2020, segnalato dal dirigente scolastico, dai docenti e dagli studenti quale riferimento educativo straordinario che ha lasciato un segno importante in chi l’ha conosciuto e nella storia dell’istituto. Emilio Jona e Fausto Amodei sono stati premiati perché fondatori e animatori del gruppo dei Cantacronache. Nato nel 1957, era un collettivo di cui facevano parte Sergio Liberovici, Michele Straniero, Fausto Amodei, Margherita Galante Garrone, Giorgio De Maria ed Emilio Jona, Italo Calvino e Franco Fortini, e al quale collaborò anche Gianni Rodari. Fu la prima esperienza in Italia di canzone d’autore grazie a testi e musiche di contenuto politico e sociale, con un’importanza fondamentale per la successiva, e più famosa, stagione del cantautorato in Italia. La cerimonia odierna fa seguito all’approvazione a maggioranza qualificata, nel mese di maggio, di una mozione presentata dalla presidente per conto conferenza dei Capigruppo, ai sensi dell’articolo 7 dello Statuto della Città e del Regolamento per il conferimento delle Onorificenze civiche n. 396.

[Fonte: CittAgorà]

Giu 26


Una delegazione del Ministero del lavoro del Regno di Marocco ha visitato la Città di Torino per parlare delle politiche occupazionali, in particolare del tema della condivisione di una nomenclatura unificata e codificata di tutte le occupazioni.

Il viaggio fa parte del Programma integrato di supporto alla formazione e all’educazione (PIAFE) e in particolare dell’iniziativa «Appui à l’organisation de voyages d’études dans l’UE au bénéfice des acteurs de l’éducation et de la formation au Maroc», realizzata da ARS Progetti S.P.A. con finanziamento dell’Unione Europea.

La vicesindaca con delega al Lavoro e alla Formazione professionale, Michela Favaro, incontrando la delegazione nordafricana, ha ricordato l’importanza della comunità marocchina che risiede a Torino: l’intenzione è quella di rafforzare i momenti di interscambio con il Marocco anche per favorire lo sviluppo occupazionale e formativo. «La cooperazione internazionale è lo strumento giusto per la crescita delle politiche del lavoro – spiega Favaro – Il tema della formazione professionale è cruciale per la nostra città che sta vivendo un momento di transizione delicato, sia dal punto di vista ecologico che da quello energetico. Per affrontare queste sfide, è importante costruire una rete, una forte sinergia che abbia obiettivi comuni».

Nel workshop di scambio dal tema “La governance multilivello nelle politiche e nei servizi pubblici per l’impiego”, svoltosi in mattinata, sono state presentate esperienze nazionali, regionali e comunali e progetti sindacali internazionali. Ci sono poi stati gli interventi di un rappresentante del Ministero del lavoro del Regno del Marocco, e di esponenti della Direzione competente della Municipalità di Torino, dell’Agenzia Piemonte Lavoro e di ANOLF.

La visita si è svolta nel quadro del programma Mentor2, finanziato dall’Unione Europea con capofila il Comune di Milano, di cui la Città di Torino è partner. Il progetto offre a giovani marocchini e tunisini l’opportunità di svolgere tirocini in aziende di Torino e Milano, in un contesto di migrazione circolare.

Giu 24


Sono due i nuovi ambasciatori che da oggi avranno il compito di rappresentare e promuovere nel mondo la nostra città. Questa mattina, durante la cerimonia nella Sala Rossa di Palazzo Civico che da quattro anni si celebra nel giorno di San Giovanni, il sindaco Stefano Lo Russo e la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo hanno consegnato l’onorificenza a Maria Beatrice Merz e a Valerio Minato.

“Questo riconoscimento – ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo – rappresenta non soltanto un ringraziamento per l’attività in cui due concittadini illustri si distinguono ma anche la richiesta di aiutarci a raccontare e promuovere la nostra città. Molto spesso di noi torinesi si dice che siamo bravi nel fare le cose ma meno nel raccontarle: questo è il compito nel quale, da oggi, chiederemo il loro impegno”.

 “Per aver notevolmente contribuito all’attività di ricerca sull’arte contemporanea, che da vent’anni trova nella Fondazione Merz un attivo e prolifico laboratorio di idee e un luogo di incontro e confronto per artisti nazionali e internazionali”. Così recita la motivazione del riconoscimento a Maria Beatrice Merz, presidente e direttrice della fondazione intitolata al pittore, scultore e noto esponente torinese dell’arte povera Mario Merz.

Beatrice Merz ha ringraziato il sindaco, la presidente del Consiglio Comunale e “tutta la città che ci accoglie e ci viene a trovare. Il nostro ruolo – ha detto – è lavorare in questa città ma portarla nel mondo. Torino – ha aggiunto- è stata sempre per tutta la mia famiglia un punto di partenza e un punto di approdo, con questo ruolo intendo far sì che lo diventi ancora di più”.

Valerio Minato, fotografo, è invece l’autore di numerosissimi scatti di Torino. Premiato lo scorso 25 dicembre dalla Nasa per la foto della Basilica di Superga con alle spalle il Monviso e la luna, oggi è stato riconosciuto “per aver immortalato con occhio attento e dedizione l’anima e la bellezza di Torino, creando un tesoro visivo per i torinesi e non solo. La sua dedizione alla città si riflette in ogni dettaglio delle sue fotografie, trasmettendo l’amore per Torino a chiunque le guardi”.

“Faccio il lavoro più bello che possa immaginare, nella città che mi ha accolto vent’anni fa – ha detto Valerio Minato -. Una città che ho iniziato ad amare e a fotografare in ogni suo angolo, un hobby poi diventato col tempo un’occupazione a tempo pieno. In questi ultimi mesi i miei scatti mi hanno portato molte cose belle e questo riconoscimento è sicuramente tra queste”.

La Città ha istituito il titolo di ambasciatore nel mondo delle eccellenze del territorio torinese nel 2020 per destinarlo a cittadini, torinesi e non, che si siano distinti per il loro contributo allo sviluppo e all’immagine del territorio torinese. Gli ambasciatori vengono inseriti in un apposito albo e hanno il compito di rappresentare e di promuovere le eccellenze del territorio e del patrimonio artistico, architettonico e culturale che Torino può offrire a turisti, istituzioni e imprese di tutto il mondo.