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Gen 23


Una partecipata e suggestiva cerimonia nella suggestiva cornice di piazzetta Reale ha chiuso in bellezza i FISU World University Games Torino 2025. Dopo dieci intensissimi giorni di adrenalina e sport, si è scritto l’ultimo capitolo di un’edizione di grande successo.

“Si chiude una grande iniziativa di carattere internazionale che ha riacceso i riflettori su Torino e le montagne olimpiche e sugli importantissimi valori dello sport e dell’inclusione – ha commentato il Sindaco Stefano Lo Russo, che questa sera era presente alla cerimonia di chiusura -. Nella nostra città sono arrivate delegazioni di giovani da tutto il mondo contribuendo a rafforzarne quella vocazione sportiva e universitaria che abbiamo in mente. Un ringraziamento speciale va alle migliaia di volontarie e di volontari di tutte le età che hanno contribuito alla buona riuscita di queste Universiadi invernali. Sono stati giorni di grande sport e ci prepariamo a rivivere altrettante emozioni tra poco, nel mese di marzo, quando ospiteremo gli Special Olympics World Winter Games”.

I numeri parlano di oltre 15mila accreditati alle gare, più di 100mila biglietti venduti negli eventi indoor torinesi, alcuni – le cerimonie di apertura e chiusura, l’Exhibition Gala al Palavela e le semifinali e le finali – sold out. Sul fronte mediatico, il network FISU ha collezionato circa mille ore trasmesse sulle TV lineari di tutto il mondo e 140 ore di trasmissione in diretta su Eurosport, mentre per la cerimonia di apertura è stata stimata una media di circa 85 milioni di visualizzazioni, oltre a più di 10mila pubblicazioni online. I volontari, fondamentali per la buona riuscita dell’evento, sono stati ben 2099, tra cui 78 stranieri provenienti da 20 nazioni diverse, con una forbice di età che va dal più giovane (appena diciottenne) al più anziano di 87 anni. .

Walter Rolfo è stato Maestro di Cerimonia anche nell’evento di chiusura, come già avvenuto per l’inaugurazione del 13 gennaio, e ha condotto il pubblico alla conclusione di questa straordinaria festa dello sport universitario.

La cerimonia ha avuto inizio con la sfilata delle bandiere e degli atleti, a simboleggiare l’unità e la collaborazione tra le nazioni; per onorare l’Italia, il soprano Lucia Rubedo e i tre cantanti lirici Davide Capitanio, Omar Mancini, Leonardo Cremona hanno eseguito l’Inno Nazionale. I discorsi ufficiali del Presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Ciro Sciretti e il Presidente della FISU Leonz Eder, sono stati quindi l’occasione per una riflessione sui Giochi e sul valore dello sport universitario a livello globale.

E’ stato quindi eseguito dal vivo, a cura del quintetto vocale Real Tune, l’Inno FISU, con il momento solenne dell’abbassamento della bandiera FISU a simboleggiare il passaggio di testimone al prossimo paese ospitante i Giochi.

Nel corso della serata si sono alternate le performance spettacolari della crew hip hop Ping Pong Pang, gli affascinanti giochi di ombre cinesi di Matteo Fraziano, l’illusionista e campione di manipolazione tedesco Topas, il soprano crossover Lucia Rubedo con un medley dei Queen e, infine, i La Vision Acrobatics del Cirque du Soleil.

Lo spegnimento del calderone WUG FISU ha segnato simbolicamente la chiusura della manifestazione ma la festa è continuata con il dj set di Mario Fargetta e Fabio Baresi.

Gen 23


Appartamenti e stanze singole per rispondere all’esigenza temporanea e urgente di un’abitazione da parte di famiglie e persone che si trovano in difficoltà perché hanno perso la casa o il lavoro. È il nuovo housing sociale che è stato inaugurato questo pomeriggio in via Fiesole 15/A.

L’immobile, di proprietà comunale e in precedenza utilizzato dai Servizi educativi, è stato oggetto di importanti interventi di ristrutturazione a carico di Intesa Sanpaolo, per uno stanziamento di 2,5 milioni di euro, che hanno restituito una struttura completamente rivista, tanto negli spazi interni quanto in quelli esterni. Per la struttura è inoltre attivo il servizio di accompagnamento realizzato attraverso progetti nell’ambito del piano di inclusione sociale con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, impegnata nel costruire sinergie e processi efficaci per migliorare la qualità della vita delle persone più fragili e accompagnarle verso l’autonomia. La Città di Torino ha impegnato 1.245.000 euro di risorse PN Metro Plus cofinanziate da spesa comunale per la gestione della struttura per il periodo 2024-2026, oltre a 210mila euro per l’acquisto di arredi e attrezzature.

A tagliare il nastro sono stati oggi il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore alle Politiche Sociali e Abitative Jacopo Rosatelli insieme al presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro, al presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo Marco Gilli e al presidente della cooperativa Animazione Valdocco Paolo Petrucci.

Per il sindaco Stefano Lo Russo si tratta di “un nuovo tassello attraverso il quale la Città di Torino prosegue nella creazione di un sistema integrato di servizi per rispondere ai bisogni dei cittadini con difficoltà di tipo abitativo, economico e occupazionale. In questo luogo – spiega – persone e famiglie fragili troveranno una risposta concreta per far fronte all’emergenza abitativa e alle diseguaglianze socio-economiche e un approdo da cui ripartire. Quello che inauguriamo oggi è davvero un bell’esempio dei benefici della collaborazione tra pubblico e privato”.

Gian Maria Gros-Pietro, presidente Intesa Sanpaolo, commenta: “La riqualificazione dell’immobile di via Fiesole è un progetto che parla di assistenza alle persone, di emergenza abitativa e di rigenerazione urbana. In Intesa Sanpaolo crediamo molto in iniziative come questa, utili a ridurre le disuguaglianze, dal 2018 uno dei nostri obiettivi strategici. Il progetto porta pieno vantaggio per la cittadinanza perché migliora la situazione di nuclei familiari in difficoltà, recupera un bene in disuso, ha ricadute in termini occupazionali e sarà di beneficio a tutto il quartiere: rappresenta quindi una collaborazione pubblico-privato fattiva e concreta che mette Torino al centro”.

La sinergia tra la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Città di Torino è un elemento strategico in un contesto che vede la collaborazione tra enti pubblici e privati – come in questo caso Intesa Sanpaolo – per rispondere, con un approccio integrato e multidimensionale, alle problematiche sociali della comunità, sviluppando modelli e processi di welfare innovativi e sostenibili. In particolare, con interventi come l’Housing di Via Fiesole, tutti contribuiamo al superamento della povertà abitativa: la casa rappresenta una leva fondamentale per ridurre le disuguaglianze e migliorare la qualità di vita delle persone in difficoltà” afferma Marco Gilli, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

L’edificio è stato completamente rimesso a nuovo ed è organizzato su due livelli, con oltre 1500 metri quadrati di superficie e un’area verde di pertinenza. Due sono le tipologie di ospitalità previste che potranno accogliere persone e nuclei in condizione di fragilità: quella di medio lungo periodo, in ambienti dedicati e composti sia da unità abitative autonome per nuclei familiari, che da stanze di tipo alberghiero, per una capienza totale di 69 persone e quella di breve periodo dedicata all’accoglienza in pronto intervento ed emergenziale, sia per singole persone che per nuclei familiari, per una capacità massima di 20 posti e in connessione all’operatività del Servizio di Pronto Intervento Sociale della Città.

Il progetto gestionale della struttura, assicurato invece attraverso le risorse del programma PN Metro Plus, è stato affidato con gara di appalto ad un’associazione temporanea di imprese, costituita dalla Cooperativa Animazione Valdocco Onlus e dalla Cooperativa Sociale P.G. Frassati Scs Onlus. Compiti dell’associazione temporanea, in raccordo con i Servizi sociali invianti, saranno anche quelli di assicurare l’affiancamento nei percorsi personalizzati dedicati agli ospiti e mirati all’inclusione sociale e all’autonomia abitativa, garantire l’attività di mediazione culturale e facilitare l’accesso ai servizi messi a disposizione da Istituzioni e Terzo settore.

Paolo Petrucci, presidente della Cooperativa Animazione Valdocco, aggiunge: “Inauguriamo un servizio, unico nel suo genere, in cui le attività degli operatori professionali delle nostre cooperative hanno l’obiettivo di costruire e intraprendere dei percorsi orientati all’autonomia e al pieno inserimento sociale delle persone ospiti dell’housing. Ancora un esempio in Città di buone pratiche di collaborazione tra pubblica amministrazione e terzo settore”.

Particolare attenzione sarà inoltre riservata all’ospitalità dei minori dei nuclei accolti. Per loro sono previste iniziative e attività specifiche orientate al benessere e all’integrazione, in particolare attraverso opportunità di socializzazione e di inclusione sportiva e ricreativa presenti sul territorio.

L’attenzione al territorio si rinforza inoltre con l’apertura degli spazi interni ed esterni della struttura, con attività e collaborazioni con le associazioni già presenti e con la comunità locale, oltre che col fatto che il progetto prevede che la struttura stessa sia anche un presidio territoriale sempre aperto

Gen 23


Con le sei posate questa mattina, sono 159 le “pietre d’inciampo” collocate a Torino in memoria di deportati e uccisi nei campi di stermino.

La prima a essere collocata nella mattinata è quella a ricordo di Mauro Finiguerra in corso Vercelli 191, poi si è proseguito in corso Giulio Cesare 46 con quella in memoria di Cesarina Levi, in Via Porta Palatina 17 con quella intitolata a Giovanni Abati. In Via Bellezia 15 con quella di Cesare Levi, poi in via Verdi 10 con la posa della pietra di Luigi Ottino e infine una cerimonia pubblica alla presenza delle Istituzioni e degli Enti promotori in corso Galileo Ferraris 134 con la posa della pietra dedicata a Arturo Levi.

L’iniziativa è stata organizzata dal Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino con la Comunità Ebraica di Torino e l’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned) sezione Torino e con il contributo del Polo del ‘900 e la collaborazione della Città di Torino.

Le Pietre d’inciampo ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig sono piccole targhe in ottone incastonate su cubetti di cemento con l’obiettivo di ricordare, una per una, le singole vittime della persecuzione.