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Apr 17


Si chiude una giornata difficile per Torino, segnata dal maltempo che ha colpito la città e la regione con forti piogge e raffiche di vento. Le precipitazioni, iniziate nella giornata di ieri, si sono finalmente esaurite in serata, lasciando spazio a qualche schiarita. Tuttavia, la situazione resta sotto attenta osservazione, soprattutto per quanto riguarda i livelli idrometrici dei fiumi cittadini.

Tra i punti più critici della giornata, il fiume Stura ha destato particolare preoccupazione. All’altezza del ponte Ferdinando di Savoia, in corso Giulio Cesare, il livello dell’acqua ha superato la soglia di guardia, raggiungendo il livello di pericolo, rendendo necessaria la chiusura dell’infrastruttura. Misure simili erano state adottate anche per i ponti Amedeo VIII su strada Settimo e i ponti Carpanini e Bologna sulla Dora.

In serata, con l’attenuarsi delle precipitazioni, la situazione si è parzialmente normalizzata: i ponti Ferdinando di Savoia, Amedeo VIII e Carpanini sono stati riaperti, ma resta chiuso il ponte Bologna. Rimangono chiusi anche i Murazzi, per motivi precauzionali.

Il ponte Umberto I°, che collega corso Vittorio Emanuele II con corso Moncalieri, e corso Fiume, sono ora sotto costante sorveglianza da parte della Polizia Locale e della Protezione Civile comunale.

A tutela dell’incolumità pubblica, è stata emanata un’ordinanza comunale che vieta la sosta e il transito nei parchi cittadini attraversati da corsi d’acqua, così come sui ponti pedonali e in prossimità dei fiumi. Il provvedimento ha l’obiettivo di prevenire situazioni di pericolo dovute a eventuali innalzamenti improvvisi del livello dell’acqua.

L’ondata di maltempo ha provocato anche la caduta di alcuni alberi, fortunatamente senza causare feriti né danni gravi. Gli episodi si sono verificati in zona Crocetta, all’interno del Parco Michelotti, in strada Aeroporto, via Gaidano e strada Vicinale del Cresto.

Il Centro Operativo Comunale della Protezione Civile, attivo fin dalle prime ore dell’emergenza, continua a monitorare con attenzione l’evoluzione delle condizioni meteo e dei fiumi. La cittadinanza è invitata a restare informata attraverso i canali ufficiali e a seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dalle autorità.

La giornata si chiude dunque con segnali di miglioramento, ma la vigilanza resta alta.

Apr 14


Ai Giardini Cavour è stato messo a dimora un ippocastano in memoria di Jina Mahsa Amini, la giovane donna curda diventata simbolo della lotta per i diritti delle donne e delle libertà in Iran.

Arrestata il 13 settembre 2022 a Teheran dalla “polizia morale” perché non indossava correttamente il velo obbligatorio secondo le regole della Repubblica Islamica, Mahsa Amini è morta tre giorni dopo in ospedale, a seguito di una emorragia cerebrale provocata da un trauma cranico. La sua morte ha suscitato un’ondata di proteste in tutto l’Iran e nel mondo, trasformando il suo nome in un simbolo globale di resistenza e speranza.

Alla cerimonia, organizzata dalla Circoscrizione 1 e dall’associazione Unione delle Donne Italiane e Kurde hanno preso parte l’assessore al Verde Francesco Tresso, la presidente onoraria dell’Associazione Laura Schrader, la presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio, la presidente della Consulta Femminile del Consiglio Comunale della Città di Torino, Paola Stringa e la professoressa della Scuola Altiero Spinelli Arezoo Nosouhi.

“Quello di oggi è un gesto semplice ma profondo, che affonda le radici nella terra per ricordare una giovane donna il cui coraggio ha fatto germogliare un grido di libertà che ha attraversato confini, culture e generazioni –  ha commentato l’assessore Tresso -. Questo albero crescerà come crescono le coscienze: lentamente, con forza, verso la luce. Che possa ricordarci ogni giorno che la libertà va coltivata, protetta e tramandata”.

Apr 10


È stato restituito alla comunità il giardino storico di Palazzo Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, al termine di un intervento di restauro che ha interessato l’intera area verde. L’inaugurazione si è svolta nella mattinata di giovedì 10 aprile.

Il giardino, le cui origini risalgono alla fine del Seicento, rappresenta un elemento di pregio nel contesto architettonico e paesaggistico del palazzo. I lavori si sono concentrati sulla conservazione del palinsesto storico, dalla stratificazione originaria fino alle interpretazioni più recenti.

L’evento è stato accompagnato dalle musiche della Wind Cavour Orchestra, composta da studenti e studentesse delle sezioni musicali del liceo classico Cavour di Torino. Ha preso parte all’inaugurazione anche il gruppo storico dei Principi Dal Pozzo, giunto da Reano in omaggio agli antichi proprietari del palazzo.

Lo spazio è ora nuovamente accessibile e disponibile per la fruizione da parte della cittadinanza.