E’ stato inaugurato il tratto di pista ciclabile che lungo via Nizza, collega Porta Nuova a Piazza Carducci.
L’infrastruttura, terminata a luglio, è stata realizzata all’interno del progetto di riqualificazione dell’intero asse stradale che ha previsto una ri-distribuzione degli spazi pubblici, diminuendo quelli riservati alle auto, a vantaggio di ciclisti e pedoni e incrementando il verde lungo la via con la piantumazione di 80 alberi.
Il percorso riservato a chi si sposta in bicicletta e in monopattino, si sviluppa per 1,2 km dai controviali ciclabili di corso Vittorio Emanuele II a piazza Nizza, lungo pista bidirezionale sul lato ovest e monodirezionale sul lato est e, successivamente, con due segmenti monodirezionali nel tratto più stretto della via tra piazza Nizza e piazza Carducci. Qui, dalla prossima primavera, è previsto l’avvio del cantiere per il collegamento al tratto, in corso di realizzazione da parte dei privati e ormai quasi completato, che permetterà di arrivare, spingendo sui pedali, fino al quartiere di Nizza Millefonti.
I lavori, per un totale di oltre 2 mln di euro (a cui si aggiungono migliorie del valore di altri 300mila euro), sono stati finanziati con il Piano Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 e hanno riguardato un’area di 50mila mq, dove si è provveduto alla riqualificazione di circa 8mila mq di marciapiedi, resi finalmente accessibili a tutti grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti in precedenza lungo la tratta in corrispondenza delle intersezioni viarie, e ne sono stati realizzati di nuovi per altri 5 mila mq.
Una grande attenzione, nella progettazione delle opere, è stata posta ai materiali e ai disegni utilizzati per consentire anche a persone con disabilità l’immediata individuazione dei diversi percorsi (ciclabile, pedonale, ecc..).
La pista ciclabile di via Nizza è – insieme all’allestimento di una ‘velostazione’ all’interno della scalo ferroviario di Porta Nuova e al posizionamento di nuovi stalli per il parcheggio delle biciclette in prossimità o all’interno di scuole, sedi universitarie, polo ospedaliero e uffici comunali – tra i cardini del progetto ‘Torino Mobility Lab’, che ha come obiettivo la riduzione del traffico motorizzato negli spostamenti quotidiani nel quartiere San Salvario, favorendo la mobilità alternativa nell’area compresa tra via Nizza e i corsi Vittorio Emanuele II, Massimo d’Azeglio e Bramante.
La nuova infrastruttura è inoltre oggetto di studio e monitoraggio all’interno del progetto europeo CIVITAS Handshake che prevede tra le azioni l’analisi dei flussi di mobilità e indagini sul territorio riguardo la percezione della riqualificazione dello spazio urbano e la valutazione dei benefici socio-economici stimati portati dall’aumento di mobilità ciclistica lungo l’asse.
E’ stato infatti stimato che una diminuzione di traffico veicolare privato pari al 5% in cinque anni a favore delle mobilità ciclistica, produrrebbe un beneficio totale economico diretto ed indiretto tale da ripagare l’opera: questo risultato è stato raggiunto in un anno. I dati raccolti in fase ante-operam, nel 2017, sui flussi di mobilità ciclistica, si attestavano in un giorno feriale medio a circa 1100 passaggi giornalieri lungo le due direzioni. Nel mese di settembre 2020, a lavori appena conclusi, grazie alle rilevazioni dei sensori automatici conta-biciclette si è registrata, nei giorni feriali, una media 1800 passaggi, e punte di 2300, con un incremento del 60% tra il 2017 e il 2020.
Numeri che certificano come l’aumento di offerta di infrastrutture ciclabili di qualità rappresenti un elemento essenziale di supporto alla crescita di domanda di mobilità sostenibile per raggiungere gli obiettivi del biciplan per il 2023 di una ripartizione modale di mobilità ciclistica pari almeno al 15%.