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Apr 15



Nata a Carrara, torna a Carrara. Ma per poco perché la sua collocazione finale sarà il Quirinale. Si tratta della statua commemorativa del Conte Camillo Benso di Cavour, realizzata dal giovane scultore piemontese Fabio Viale in occasione delle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia e allestita, fino ad oggi, nella Galleria Tamagno del Teatro Regio. Oggi ha lasciato Torino per essere ospitata provvisoriamente nella città di Carrara con la cui amministrazione comunale la Città di Torino e la Fondazione Cavour di Santena hanno coprodotto il lavoro.

Dopo il successo di Torino, l’opera – che è alta 1,65 metri, pesa circa cinque quintali ed è realizzata in un blocco unico di marmo – prima di arrivare a Roma, per arricchire le collezioni d’arte del Palazzo del Quirinale, farà tappa nel foyer del Teatro degli Animosi della città del marmo, dove resterà esposta sino al 30 aprile. La statua, nata da una espressa volontà del Presidente Napolitano, è stata realizzata a grandezza naturale. Fabio Viale, che si è cimentato più volte con questo materiale per realizzare i suoi lavori, ha dato vita all’opera dopo aver selezionato, attraverso un casting, un sosia che potesse ricordare il più possibile il Conte Cavour, scegliendo di ricreare il personaggio basandosi non solo sui ritratti storici. Per rappresentarlo al meglio, invece, il volto dello statista è stato tratto dalla maschera mortuaria conservata al Museo di Anatomia di Torino. L’opera è il risultato di una metodologia innovativa, che si è avvalsa di mezzi e tecnologie all’avanguardia. Attraverso uno scanner 3D di ultima generazione, è stato elaborato un modello virtuale, lavorato successivamente con le sofisticate attrezzature del laboratorio dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, con le quali è stato sbozzato il blocco di marmo bianco, messo a disposizione da “Cave Michelangelo” di Franco Barattini. Il lavoro, che rappresenta lo statista a grandezza naturale, è stato quindi creato dall’artista, con la stessa leggerezza con cui tratta tutte le sue opere nonostante utilizzi un materiale tanto “difficile”. Le delicate operazioni di trasferimento da Torino a Carrara e infine a Roma saranno effettuate dalla società Gondrand, sponsor ufficiale delle movimentazioni.