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Gen 28


La GAM di Torino propone al pubblico una mostra per riscoprire un importante dipinto delle proprie collezioni, mai più esposto da trentotto anni. Si tratta della maestosa Fiera di Saluzzo (sec.XVII), presentata da Carlo Pittara nel 1880 alla IV Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, che rievoca una fiera seicentesca con animali, ambientata poco fuori le mura di Saluzzo.

Nel giugno del 1880, durante l’Esposizione, il dipinto fu acquistato dal barone Ignazio Weil-Weiss e solo nel 1917 entrò a far parte delle collezioni della GAM di Torino. L’opera fu esposta per l’ultima volta nell’estate del 1981 a Palazzo Madama, nell’ambito della mostra Alfredo d’Andrade. Tutela e restaurola tela fu poi avvolta su rullo e riposta nei depositi del Museo dove è stata conservata fino a oggi.

La mostra, a cura di Virginia Bertone tratteggia la formazione di Carlo Pittara e gli anni della “Scuola di Rivara”, per concentrarsi sulla storia e la fortuna critica della Fiera di SaluzzoIl riallestimento del dipinto è quindi un’occasione di riscoperta, studio e approfondimento, per cercare di ritrovare le motivazioni della grande raffigurazione. Nello stesso tempo l’esposizione del dipinto ha permesso di verificare le sue condizioni conservative, a tale scopo è stato realizzato un nuovo telaio in sostituzione di quello non più utilizzabile del 1981.

La grande opera suscitò grande entusiasmo del pubblico per l’originalità dell’invenzione, la resa realistica della ricostruzione dell’antica fiera, accanto alla dimensione a scala naturale della rappresentazione. Il risultato è sorprendente:una grande parata di cavalieri, personaggi in costume e moltissimi animali: dalle capre ai bovini, dai cavalli di razza a quelli da tiro, dagli animali da cortile ai cani, fino alla scimmietta ritratta sulla spalla di un giovane con lo scopo di attrarre l’attenzione sulla merce di un pittoresco venditore di chincaglieria. Una sorta di grande affresco,se non addirittura la premonizione di una visione da cinemascope.

[Fonte: InPiemonteInTorino]

Maggiori informazioni sul sito della GAM – Galleria d’Arte Moderna