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Gen 17


Oltre 500 immagini tratte dall’archivio del Politecnico di Torino.

Attraverso un percorso che alterna grandi classici a opere del tutto inedite, la mostra, a cura di Francesco Zanot, si propone di approfondire la straordinaria complessità e fecondità della riflessione di Carlo Mollino sulla fotografia, situandolo definitivamente nella storia di questa disciplina.

Tra i più noti e celebrati architetti del Novecento, Mollino ha da sempre riservato alla fotografia un ruolo privilegiato, utilizzandola sia come mezzo espressivo, sia come fondamentale strumento di documentazione e archiviazione del proprio lavoro e del proprio quotidiano.

La mostra, a CAMERA Centro Italiano per la Fotografia dal 18 gennaio al 13 maggio, attraversa l’intera produzione fotografica di Carlo Mollino. Il percorso espositivo, il più completo mai realizzato sul tema, indaga il rapporto tra Mollino e la fotografia a partire dalle prime immagini d’architetturarealizzate negli anni Trenta fino alle Polaroid degli ultimi anni della sua vita. Sulle orme del padre Eugenio, ingegnere e appassionato fotografo, Carlo Mollino si è avvicinato a questo linguaggio espressivo sviluppando non soltanto un vasto corpus di immagini a metà tra il canone della tradizione e lo slancio della sperimentazione, ma anche una peculiare coscienza critica che lo ha condotto a pubblicare nel 1949 Il messaggio dalla camera oscura, volume fondamentale per la diffusione della cultura fotografica in Italia e la sua accettazione tra le arti maggiori.

[Fonte: InPiemonteinTorino]