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Giu 20


Scappano dalle guerre, scappano dalle carestie, scappano dalle devastazioni provocate dal cambiamento climatico. In fuga per sopravvivere, lasciandosi alla spalle, quasi sempre, tutto quello che possiedono, spesso anche una parte degli affetti. Sono ormai 120 milioni le persone in fuga con lo status di rifugiati, un dato in crescita per il dodicesimo anno consecutivo, certificato a maggio di quest’anno dall’ultimo rapporto Global trends presentato da UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati. 30 Paesi hanno emergenze umanitarie dichiarate, un numero quadruplicato negli ultimi tre anni. Siria, Afghanistan, Sudan, Myanmar, Repubblica Democratica del Congo, la Striscia di Gaza, le crisi più gravi. E sono quasi sempre i Paesi confinanti a ospitare chi fugge (il 75% dei rifugiati), raramente i paesi europei.
Una situazione grave che, per il terzo anno consecutivo, la Città di Torino ha deciso di presentare in Sala Rossa durante le celebrazioni per la Giornata internazionale del rifugiato organizzate in collaborazione con l’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati. L’incontro odierno, moderato dal presidente di Mosaico, Berthin Nzonza, è stato caratterizzato dal resoconto di alcuni esperti: Ruth Ketsia Kiyindou di Mosaico, Nouhoum Traoré, dell’Associazione Giguiya, Massimo Gnone di UNHCR, Ishak Ali Alhamdou, dell’Associazione NE Ténéré e dalle testimonianze dirette di rifugiate e rifugiati che hanno trovato a Torino una nuova casa dove ricominciare a vivere: Rania Alakabani in fuga dalla Siria, Mustafa Ahmadi, arrivato dall’Afghanistan, Marie Jeanne Balagizi, della Repubblica Democratica del Congo. La presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, l’assessore alle politiche sociali Jacopo Rosatelli e il presidente della Commissione “Segre” Abdullahi Ahmed Abdullahi, hanno invece portato il saluto della Città.
Prima ad intervenire, Maria Grazia Grippo, ha sottolineato come l’incontro di oggi sia una grande occasione per celebrare il rapporto, che si va consolidando di anno in anno, fra i protagonisti della Giornata e la nostra Amministrazione, con lo sguardo rivolto al mutevole contesto in cui si realizza la migrazione di cui parleremo oggi, contraddistinta da condizioni di particolare emergenza che ci costringe ad adeguare di continuo le risposte da dare in termini di politiche e di accoglienza. Ma la Giornata, la presidente del Consiglio comunale, è soprattutto la rappresentazione dell’orgoglio, della speranza, della volontà di riscatto di chi ricerca non solo la sopravvivenza, ma il diritto fondamentale e universale di avere nuove opportunità di vita.
Dal canto suo, l’assessore Jacopo Rosatelli ha posto l’accento sull’operato della Città nel corso degli anni in favore dei rifugiati, in particolare attraverso l’esperienza fortemente voluta, e caratterizzata dagli ottimi risultati ottenuti, di “Spazio Comune”, servizio elaborato dalla Città in collaborazione con Mosaico e UNHCR. Un progetto che sta facendo scuola in Italia, orientato a semplificare la vita alle persone che vi accedono, che cercano nel Paese che li accoglie, un amico, un alleato, dove trovare persone capaci di ascoltare le loro esigenze, semplificare le procedure, mettere a disposizione gli strumenti della mediazione sociale. Il progetto è nato nel 2022, frutto della Carta per l’integrazione, strumento redatto d a un gruppo di lavoro formato da rappresentanti di UNHCR e di sei città italiane, oltre a Torino: Milano, Napoli, Bari, Roma e Palermo.
Abdullahi Ahmed Abdullahi, chiudendo la serie degli interventi istituzionali, ha voluto rimarcare l’importanza di considerare i rifugiati come persone. Spesso accusati di avere “invaso” l’Europa e l’Italia, non devono essere considerati oggetti ma soggetti, non sono numeri sono persone. In fuga dalla guerra, con una storia alle spalle, i rifugiati meritano rispetto da parte delle istituzioni e la possibilità di avere una nuova opportunità, senza doversi sentire straniero per sempre. Anche per questo ritiene che si debba lavorare tutti insieme per fare diventare Torino una città capace di fare sentire tutti cittadini con la stessa dignità e uguali diritti.
[Fonte:CittAgorĂ ]
Giu 04


Si è concluso, questo pomeriggio, il progetto “Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze”. A Palazzo civico, i giovani consiglieri, riunitisi per la prima volta il 31 gennaio scorso, hanno presentato al Consiglio comunale di Torino i risultati dei loro incontri durante i quali sono state predisposti documenti, sotto forma di raccomandazioni e auspici.

Camilla Balbo, presidente del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze (Ccr), ha illustrato le modalitĂ  di lavoro nel corso di quasi sei mesi di attivitĂ .

I temi affrontati riguardano mobilità dolce, spazi di aggregazione per i giovani, razzismo, discriminazione, cura delle strade. Ma anche l’orientamento scolastico, lo psicologo a scuola, maggiori attività di laboratorio oltre la manutenzione e la cura dei luoghi storici e dei monumenti.

Nel primo documento, presentato da Francesco Battisti, accolto all’unanimitĂ  come tutti gli altri, il Ccr chiede che vengano implementate le risorse necessarie ai cittadini per consentire l’utilizzo sempre maggiore della mobilitĂ  dolce. Inoltre chiede che si creino zone pubbliche per lo sport, come calcio, basket e tennis.

Forti dell’esperienza di cittadinanza attiva vissuta nei primi mesi di quest’anno e della conoscenza acquisita sul funzionamento delle istituzioni cittadine, le ragazze e i ragazzi del Consiglio comunale raccomandano, attraverso il documento illustrato da Pietro Balcon, di aumentare il numero di luoghi di aggregazione disponibili per il protagonismo giovanile e di pubblicizzarne in modo adeguato l’esistenza, con l’obiettivo di consentirne l’utilizzo, indipendentemente dall’etnia, a quanti piĂą giovani possibile. Contemporaneamente, la CittĂ  dovrĂ  impegnarsi ad aumentare i fondi a disposizione per promuovere laboratori tematici nelle scuole con focus sul razzismo, anche attraverso testimonianze dirette.

In tema di mobilitĂ , il Ccr raccomanda che siano eseguiti maggiori controlli sui mezzi pubblici e sia previsto il finanziamento dei lavori di manutenzione delle strade. Il documento è stato presentato da Nino Cerasuolo.

Altra raccomandazione, presentata da Nora Fantino, chiede maggiore attenzione al contrasto alle discriminazioni e alla promozione delle pari opportunitĂ , con particolare attenzione alla comunitĂ  rom – favorendo ad esempio l’accesso ai percorsi scolastici – e alle questioni di genere.

Nello specifico, il documento sottolinea la necessità di incrementare i servizi, eventualmente attraverso ulteriori finanziamenti da parte del Comune di Torino alle associazioni o ai progetti che se ne occupano. Si segnala la necessità di una” maggiore considerazione e informazione riguardo ai problemi della nostra città sul tema della discriminazione”.

Recepita, poi, una raccomandazione sul tema dell’orientamento scolastico. Il documento, illustrato da Elisa Variara, chiede di attivare un “servizio di orientamento” nelle scuole secondarie per aiutare i giovani e le giovani a effettuare scelte consapevoli. Inoltre si chiede di aumentare le attivitĂ  pratiche e di laboratorio in aggiunta alle spiegazioni teoriche.

Infine, il testo propone una maggiore possibilitĂ  di scelta sullo psicologo scolastico, utile sia nel percorso di crescita che di orientamento scolastico, chiedendo che sia anche una figura interna alla scuola e competente, ma esterna al collegio docenti.

Attenzione, infine, è rivolta anche al patrimonio culturale: â€śgli edifici storici e i monumenti sono spesso sporchi e rovinati mentre l’informazione sugli eventi e le mostre è dispersiva e non c’è programmazione condivisa vista la sovrapposizione di iniziative”. Attraverso la raccomandazione illustrata da Matteo Fimognari, i ragazzi e le ragazze chiedono soluzioni per reperire finanziamenti pubblici e privati per la manutenzione dei beni artistici e una migliore pubblicizzazione degli eventi in cittĂ .

La votazione di ogni provvedimento, è stata preceduta dall’intervento di un rappresentante della maggioranza e da uno dell’opposizione.

In conclusione ha preso la parola la Sindaca del Ccr, Agnese De Bortoli che ha commentato: “Abbiamo costruito, con l’aiuto dei nostri compagni, insegnanti ed esponenti delle Istituzioni, una piccola democrazia. Agli adulti chiediamo di prendere in considerazione le nostre proposte e di continuare a portare avanti questo progetto, che insegna a sognare e a realizzare un mondo migliore”.

L’intera seduta, alla quale hanno preso parte diversi consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, è stata presieduta dalla Presidente della Sala Rossa. Ai ragazzi e alle ragazze, il Sindaco ha portato il saluto della Città, mentre l’assessora all’Istruzione ha riassunto le tappe del progetto.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze

[Fonte: CittAgorĂ ]

Giu 03


Commemorazione, questa mattina, in ricordo delle vittime di piazza San Carlo, dove la notte del 3 giugno 2017 rimasero uccise Erika Pioletti e Marisa Amato, e ferite quasi 1600 persone.
La banda della Polizia municipale ha intonato le note del silenzio ed è stata deposta una corona di fiori sotto la targa con i nomi delle due donne. Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco e le famiglie. Quella di Marisa Amato ha creato la Onlus “I sogni di nonna Marisa” per ricordarla. L’associazione si occupa di aiutare chi non si può permettere cure: negli ultimi anni ha donato due mezzi di trasporti per disabili alla Cpd e presto ne aggiungerà un altro.