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Giu 24


Torino è orgogliosa di annoverarli tra i suoi cittadini e loro si sono detti onorati di rappresentare nel mondo la città della Mole. Sono le dodici personalità che nel giorno di San Giovanni Battista, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, la sindaca Chiara Appendino e il presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari, hanno nominato ambasciatori delle eccellenze del territorio torinese.

A ricevere questa mattina l’incarico di portare nei cinque continenti l’immagine migliore del capoluogo piemontese sono stati Alessandro Barbero, nominato ambasciatore per la capacitĂ  di coniugare rigore scientifico e talento divulgativo, portando la storia ad un vasto pubblico, con grande attenzione alle giovani generazioni, Benedetto Bellucci, per l’intensa e peculiare attivitĂ  imprenditoriale, che ha dato i natali ad una delle prime societĂ  informatiche d’Italia, costruendo nel tempo relazioni e progetti in oltre settanta paesi del mondo, Valeria Cagno, per l’importante attivitĂ  di ricerca scientifica condotta a livello internazionale e per aver saputo contribuire a divulgare buone pratiche sul Covid-19 attraverso la rete, Cristina Di Bari, per aver saputo coniugare un’importante attivitĂ  imprenditoriale internazionale con una costante attenzione al sociale nell’ambito della filantropia strategica, operante in tre diverse aree: formazione trasformativa, charity e territorio, ricerca e innovazione, Sergio Durando, per l’intensa attivitĂ  di assistenza agli adolescenti e ai giovani italiani e stranieri delle periferie urbane, con particolare attenzione alle problematiche legate a migranti e rifugiati, Giulia Gatto Monticone, per aver portato nel mondo il tennis femminile, partendo da Torino e raggiungendo significativi risultati a livello internazionale, Carlotta Gilli, per aver conseguito numerosi record mondiali ed europei, rappresentando nel mondo – nonostante la giovane etĂ  – la vocazione sportiva inclusiva della CittĂ  di Torino, Raffaele Guariniello, per l’importante lavoro svolto negli ambiti della promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro, della tutela dei lavoratori e dell’ambiente, Vanessa Anne Maher, per l’intensa attivitĂ  scientifica e di formazione dedicata all’antropologia, con attenzione particolare alla tematica dei diritti umani, Luca Mercalli, per il costante impegno profuso nell’ambito della ricerca sui cambiamenti climatici e per l’attivitĂ  di divulgazione e di sensibilizzazione del pubblico, Pietro Morello, per l’attivitĂ  di volontariato e assistenza nei confronti dei bambini meno fortunati, in Italia e nel mondo, attraverso progetti di musicoterapia e percorsi di pre-scolarizzazione, e Gabriele Ponte, per aver portato nel mondo la musica e la creativitĂ  del nostro territorio, ottenendo riconoscimenti internazionali e record di ascolti, immutati dopo oltre venti anni dal suo debutto.

Rivolgendosi ai neoambasciatori, la sindaca Chiara Appendino ha sottolineato che “ogni città è grande, a suo modo, e può essere grande e ricordata per molti motivi: l’arte, la cultura, la sua storia, le sue peculiarità ed eccellenze.
Ma – ha aggiunto la sindaca – ciò che credo faccia davvero la differenza, è quando una cittĂ  viene ricordata per le sue persone, perchĂ© non solo sono loro che l’hanno resa ciò che è fino a quel momento, ma sono anche quelle che continueranno a farla crescere e a prendersene cura.
Ognuno di voi – ha detto la prima cittadina – rappresenta il fuoco di qualche talento, e pensare che i vostri nomi sono scolpiti nell’identitĂ  di Torino, cittĂ  che ho l’onore di rappresentare, non può che rendermi orgogliosa.
Felice di essere qui, oggi, a omaggiare gli Ambasciatori di Torino. Grazie per quello che siete, che avete fatto e che farete” – ha concluso Appendino.

“La CittĂ  di Torino – ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari – continua ad aprirsi al mondo, e lo fa nominando dodici nuovi ambasciatori di altissimo profilo internazionale. Dobbiamo essere tutti orgogliosi delle eccellenze di Torino e del suo territorio. Questa è la strada giusta per fare in modo che si conosca quanto di buono è in grado di offrire la nostra stupenda città”.

Giu 23


I festeggiamenti per il Santo Patrono della CittĂ  sono iniziati con l’accensione del Farò di San Giovanni.
Prima dell’accensione della catasta in piazza Castello, la Sindaca Chiara Appendino ha ricevuto i Pani della CaritĂ  da Gianduja e Giacometta e sono stati consegnati i premi delle Tesi di Laurea su Torino.
Poco dopo le autorità cittadine hanno appiccato il fuoco alla catasta del Farò.
Come da tradizione, a seconda di dove cade il Farò di San Giovanni si possono fare previsioni sull’anno a venire. Ieri sera la catasta accesa in piazza Castello è caduta verso Porta Nuova, posizione che dovrebbe essere di buon auspicio.

Giu 22


Il giardino di piazza Statuto, di fronte a Palazzo Paravia, da questa mattina è dedicato ad Ezio Bosso.

Il musicista, compositore, direttore d’orchestra, divulgatore e Mod è stato ricordato oltre che dalle autorità cittadine, dal nipote Tommaso e dall’amico e rappresentante dei Mods di piazza Statuto, Oskar Giammarinaro.

Il presidente del Consiglio Comunale Francesco Sicari ha sottolineato le celerità del percorso che ha portato la Città all’intitolazione del giardino, un segno importante nei confronti di una una persona verso la quale “la Città ha un grande debito, quello di non essere stata capace di accoglierla e valorizzarla come meritava, una città che non è riuscita dare spazio ad un grande artista e che, solo oggi, lo accoglie per sempre nella sua toponomastica”.

Dopo il saluto del presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini, che ha ricordato come Bosso rappresenti un pezzo della storia musicale della CittĂ , il ringraziamento del nipote di Ezio Bosso, Tommaso.

“Un grazie a coloro che hanno permesso l’intitolazione in brevissimo tempo e a Oskar e ai Mods di piazza Statuto ai quali Ezio era legato, ha sottolineato. Questa Città non è stata gentile con lui, ma oggi è un punto di partenza, che questo giardino dove Ezio veniva ogni volta che raggiungeva Torino, possa diventare un luogo di aggregazione anche per chi non fa parte dei Mods”.

“Grazie a Ezio abbiamo finalmente un riconoscimento della Città, che per la verità, da quarant’anni non abbiamo mai chiesto”, ha sottolineato Oskar Giammarinaro.. Ci è voluta la statura di Xico (così era soprannominato Ezio Bosso) che ha portato lustro alla città e ha sempre rivendicato la sua appartenenza ai Mods e ai Mods di piazza Statuto. E’ sempre venuto qui per stare con noi. Tra noi ci sono quattro generazioni in piazza, porteremo avanti il suo nome in questo luogo. Abbiamo raccolto 25000 firme per l’intitolazione, non tutti Mods, il che significa che tutta la città si è mobilitata per lui”.

La sindaca Chiara Appendinoha concluso gli interventi: “Oggi non voglio parlare di Ezio ma voglio parlare con Ezio. Hai saputo essere in mezzo a noi fisicamente, con la tua musica, lasciando a noi una meravigliosa eredità da custodire, lo hai fatto iniziando da qui, da Torino, dandoci un enorme motivo per essere orgogliosi di questa città. Lo hai fatto con difficoltà immense. Ci hai resi partecipi di una profondità dimostrando come gli ostacoli siano trampolini per volare ancora più in alto.

Mi piace pensare, ha concluso, come da questa piazza la musica di Ezio possa arrivare a tutti, continuando a unire le anime come solo lui è riuscito a fare, e tramite la musica trasmettere i suoi valori”.

La cerimonia si è conclusa con lo scoprimento della targa dal Tricolore, accompagnato dall’Inno nazionale.

La Prova aperta del concerto di Ezio Bosso al Teatro Regio del 17/11/2018