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Lug 20


Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana

20 luglio 2021 – 7 marzo 2022

Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, rende omaggio al cinema di ieri e di oggi con PHOTOCALL. Attrici e attori del cinema italiano, la grande mostra fotografica che racconta oltre un secolo di cinema italiano attraverso i volti dei protagonisti che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

Dal 20 luglio 2021 al 7 marzo 2022 la Mole Antonelliana diventa ancora di più il tempio del cinema, raccontando un viaggio nella memoria filtrato dall’obiettivo della macchina fotografica che, tra ritratti in studio e scatti rubati, foto di scena sul set e servizi giornalisti, ripercorre oltre un secolo di vita cinematografica e sociale d’Italia, un viaggio a ritroso che parte dal contemporaneo e che termina con le icone del divismo dell’epoca del cinema muto. Il ruolo del fotografo si trasforma, da semplice maestranza a paparazzo, da artista agli scatti di moda: interpreta l’interazione tra cinema e fotografia, grazie al suo rapporto con l’attore, diventando così il tramite per lo spettatore.

La mostra inaugura il 20 luglio 2021, giorno del 21esimo compleanno del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana. Madrina della mostra è Sara D’Amario, attrice e scrittrice piemontese.

Oltre 250 riproduzioni fotografiche fine art, 71 stampe originali e più di 150 scatti presenti nelle video gallery: questi i numeri della mostra che espone preziosi materiali conservati negli archivi del Museo (cartoline originali, apparecchi fotografici, brochure, riviste d’epoca) insieme a opere di fotografi, collezionisti privati, agenzie, enti e istituzioni italiane come il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, la Cineteca di Bologna, l’Istituto Luce-Cinecittà, Rai Cinema, la Film Commission Torino Piemonte e l’Archivio Centro Cinema Città di Cesena.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

La mostra si sviluppa nell’Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema. I due grandi schermi propongono un montato realizzato da Rai Cinema che raccoglie momenti di red carpet nei festival più famosi al mondo. Sotto gli schermi trova posto uno sfavillante Red Carpet, un’installazione con le fotografie di Sabina Filice, che racconta il momento più glamour e mondano di ogni festival cinematografico, che fa sognare ad occhi aperti. E perché questo sogno di avveri, in fondo al Red Carpet la gigantografia di un gruppo di fotografi torinesi accoglie i visitatori tra flash lampeggianti. Basta girarsi e farsi un selfie, immaginando di essere una star.

Il percorso espositivo parte alla base della rampa elicoidale e si divide in quattro sezioni.

La prima, Attrici e attori contemporanei, racconta il cinema degli ultimi decenni. Qui sono privilegiati sia i ritratti, in cui l’occhio della macchina fotografica scruta ogni espressione del viso e ogni gestualità, sia le figure intere inserite in un contesto di architettura e paesaggio. Allo sguardo femminile di Sabina Filice, si aggiungono gli scatti di famose firme contemporanee come Stefano Guindani, Riccardo Ghilardi, Stylaz, Philippe Antonello e Stefano C. Montesi, i cui sguardi d’artista lasciano trasparire una complicità assoluta tra attore e fotografo, sia sui set sia nelle foto in posa.

La seconda sezione – composta dalle coloratissime Dive Pop e dai ritratti, rigorosamente in bianco e nero, di Italian Men prosegue con l’epoca d’oro del cinema italiano e si concentra nel fenomeno del divismo degli anni ‘50 e ‘60 che ha reso la “Hollywood sul Tevere” il centro del mondo cinematografico.

La terza parte, Icone della rinascita e Ritratto d’autore, illustra i protagonisti della rinascita del secondo dopoguerra i grandi interpreti di Cinecittà, dal primo cinema sonoro al dopoguerra.

La quarta sezione, Nascita del Divismo è dedicata al cinema muto degli anni ‘10 e ‘20, alle prime dive e ai primi divi immortalati da fotografie in bianco e nero o seppiate.

Al termine delle quattro sezioni, un intero piano è dedicato a sei approfondimenti tematici: oltre le proiezioni e le video gallery, vi sono progetti artistici intorno alla stretta e complessa relazione tra fotografo, attore e cinema. Tra questi, Sguardi D’Attore di Stefano Guindani, il concorso per fotografi di scena CliCiak Scatti di cinema, Prove di Libertà di Riccardo Ghilardi e le preziose Giant Polaroid originali messe a disposizione da Claudio Canova. L’ultima stanza, Peep Show, è un omaggio al “mago del nudo” Angelo Frontoni.

Un’area è dedicata ai fotografi torinesi che, in occasione di questa mostra, hanno deciso di concedere alcune loro immagini al Museo Nazionale del Cinema: Francesco Del Bo, Dario Gazziero, Stefano Guidi, Gabriele Mariotti, Carlo Mogavero, Gianluca Platania, Alberto Ramella, Giuseppe Sacchetto, Renato Valterza, Sabrina Gazzola, Michele D’Ottavio, Pasquale Juzzolino, Maria Vernetti.

Il percorso di mostra si conclude al piano zero della Mole con la sezione Backstage!, con fotografie scelte con Film Commission Torino Piemonte: una selezione di scatti d’autore che vuole raccontare la magia e la complessità dei set cinematografici, insieme alle tante professionalità che li compongono. Quattordici scatti e alcuni importanti attori e attrici che hanno contribuito, nei vent’anni di attività della Fondazione, ad accendere i riflettori su Torino e il Piemonte.

All’esterno, sulla cancellata della Mole Antonelliana una proposta forse un poco inusuale: i fantasiosi e colorati collage brividopop realizzati da Marco Innocenti.

La mostra si estende nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino, dove dieci immagini di grandissimo formato, tratte dall’importante archivio di Angelo Frontoni, ritraggono insieme celebri coppie del cinema italiano.

Maggiori informazioni nelle pagine del Museo Nazionale del Cinema

Lug 16


La Casa della Cultura Mozart – dal 2003 sede del Centro Interculturale e del Centro di Formazione Musicale della CittĂ  di Torino – si consolida come presidio culturale strategico sul territorio ampliando le iniziative e le proposte rivolte alla cittadinanza.

I due Centri – impegnati a realizzare nuove attivitĂ  per raggiungere target diversi, attivare sempre maggiori collaborazioni, promuovere linguaggi creativi e offrire nuovi servizi – crescono e si rinnovano, grazie anche al consolidato sostegno di Intesa Sanpaolo attraverso la Fondazione per la Cultura Torino.

Il Centro Interculturale, attivo dal 1996 all’interno dell’Assessorato alla Cultura, è un luogo di incontro, confronto, conoscenza, formazione e scambio. Nasce per favorire la convivenza civile e ‘accompagnare’, dal punto di vista culturale, le trasformazioni sociali della città attraverso un servizio permanente.

Il Centro di Formazione Musicale della CittĂ  – noto come ‘Scuola Civica di Musica’ – è l’evoluzione del progetto ‘Corsi di Formazione Musicale’ avviato dall’Amministrazione nel settembre del 1979 con l’obiettivo di favorire lo studio e diffondere la cultura musicale. Per la realizzazione dei corsi la CittĂ , nel triennio formativo 21/24, si avvale del supporto della Fondazione per la Cultura Torino. Le attivitĂ  della scuola coinvolgono in media ogni anno 400 studenti e 55 docenti per un totale complessivo di oltre 9mila ore annue.

 

“Sono soddisfatta di presentare oggi il grande lavoro che gli uffici dell’Assessorato alla Cultura portano avanti da anni in corso Taranto, un luogo aperto ai cittadini di ogni etĂ  e provenienza che è spazio di incontro, formazione e intercultura in continua evoluzionedichiara Francesca Leon, assessora alla Cultura della CittĂ  di Torino -. Le attivitĂ , numerose e di alta qualitĂ , contribuiscono alla crescita culturale e alla partecipazione attiva. Auguro alla Casa Mozart di crescere ancora e saper mettere sempre al centro i bisogni delle persone con generositĂ  e competenza”

CENTRO INTERCULTURALE – PROGETTI

Durante l’ultimo anno e mezzo caratterizzato dalle difficoltĂ  del periodo di emergenza sanitaria, il Centro Interculturale è rimasto attivo, proponendo le proprie attivitĂ  istituzionali grazie a un grande sforzo di rimodulazione delle iniziative attraverso l’utilizzo di modalitĂ  e strumenti online e, dall’1 luglio 2020, ha riaperto al pubblico con continuitĂ  (esclusi i periodi di ‘zona rossa’), garantendo in presenza i servizi essenziali (esami CILS, corsi di alfabetizzazione e italiano L2 di base, attivitĂ  educative rivolte principalmente alle famiglie in situazioni di fragilitĂ  per prevenire il fenomeno della dispersione scolastica).

Nel 2020, in ambito didattico, il Centro ha organizzato in modalitĂ  blended (presenza e DAD) 38 corsi di formazione (glottodidattica, italiano L2, alfabetizzazione, cittadinanza), ai quali hanno partecipato 968 persone tra cui richiedenti asilo, rifugiati, minori stranieri non accompagnati, cittadini italiani e stranieri, docenti e volontari di italiano L2, giovani e adulti. Inoltre, per agevolare molti docenti nell’uso delle tecnologie applicate all’insegnamento, si sono svolti due seminari gratuiti sul tema ‘Insegnare italiano L2/LS online’ che hanno visto la partecipazione di 200 iscritti da tutto il mondo.

Il Centro è un polo d’eccellenza sul territorio regionale relativamente alla preparazione e al conseguimento delle Certificazioni CILS (italiano come lingua straniera) e DITALS (didattica della lingua italiana a stranieri) – in convenzione dal 1997 con l’UniversitĂ  per Stranieri di Siena – e CEDILS (Didattica dell’italiano a stranieri) – in convenzione dal 2018 con l’UniversitĂ  CĂ  Foscari Venezia -. Nel 2020 si sono svolte 9 sessioni di esami, con la partecipazione di 632 candidati. L’incremento esponenziale delle richieste di iscrizione per sostenere il livello B1 (Certificazioni CILS) quale requisito obbligatorio per la presentazione della domanda di cittadinanza (dal 2018 a oggi pari al 300%) ha portato il Centro Interculturale ad attivare uno Sportello informativo dedicato e gestito interamente da volontari, che ha proseguito le attivitĂ  di consulenza e accompagnamento dei candidati anche durante l’ultimo anno e mezzo, alternando interventi personalizzati in modalitĂ  online o telefonica a incontri in presenza nella sede di corso Taranto.

La CittĂ  ha continuato a investire nel progetto educativo ‘Il Centro per i giovani’  realizzato in collaborazione con l’Associazione ASAI. Il Centro per i giovani sviluppa azioni di supporto didattico e di animazione per adolescenti e bambini, affiancando agli interventi educativi un percorso di formazione per animatori interculturali, con l’obiettivo di favorire il protagonismo dei giovani per implementare un approccio inclusivo e offrire pari opportunitĂ  in termini educativi, culturali e di crescita.

Nel 2020 sono stati coinvolti 100 bambini, 13 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, 93 adolescenti, 60 volontari, 20 scuole.

Esperienza documentata da un gruppo di tirocinanti del DAMS che ha realizzato un video in pillole dal titolo ‘Volti, racconti ed esperienze sotto la mascherina’ visibile su https://fb.watch/v/uTFlomAN/

Con l’avvio delle attivitĂ  estive, giĂ  lo scorso luglio e durante l’anno scolastico 2020/2021, la grande sfida è stata riuscire a coinvolgere bambini, ragazzi, famiglie e volontari in una modalitĂ  mista (in parte in presenza e in parte online) a seconda della sensibilitĂ  di ciascuno e delle normative vigenti. Gli educatori hanno cercato di essere una presenza delicata e costante in grado di cogliere bisogni e difficoltĂ  degli iscritti e valorizzare potenzialitĂ  e qualitĂ  di ciascuno. Il lavoro si è svolto a piccoli gruppi con attivitĂ  alternate (blended) a seconda del periodo, nella consapevolezza dell’importanza di riuscire a mantenere legami forti e lasciare spazio alle esigenze portate dai ragazzi. Il doposcuola, dunque, si è trasformato in un luogo di incontro, studio e divertimento, dove poter restare in contatto con la realtĂ .

Per stimolare la creativitĂ  e mantenere una relazione con i giovani anche a distanza è stato ideato il ‘Laboratorio radio’, un’esperienza sperimentale nata dall’idea, maturata da ASAI durante il primo lockdown del marzo 2020, di creare una web Radio di comunitĂ , RadioLinea 4  https://radiolinea4.it/.

Inoltre, per valorizzare gli spazi verdi e permetterne  l’utilizzo in sicurezza, i giovani – grazie alla collaborazione con le Associazioni Mais e Re.Te ong, nell’ambito del progetto Co-City (www.comune.torino.it/benicomuni/co-city/index.shtml) – hanno partecipato a un percorso di riorganizzazione del giardino e creazione di un orto urbano in cassoni.

Anche i bambini di etĂ  compresa tra i 5 e gli 11 anni (e le loro famiglie) sono stati coinvolti in molteplici attivitĂ . Nell’ultimo anno e mezzo, ad esempio, bimbi e animatori hanno lavorato a una raccolta di modi di dire tradizionali – italiani e stranieri – per poi rielaborarli in modo artistico e narrativo e dar vita a una mostra che sarĂ  ospitata negli spazi del Centro e a un bellissimo libro di storie inventate e illustrate. Un modo originale per far dialogare tradizione e innovazione permettendo alle culture di incontrarsi, conoscersi e scambiarsi, in un processo di arricchimento reciproco.

In collaborazione con BCT (Biblioteche civiche torinesi) dal 2020 il Centro Interculturale ha iniziato un percorso per potenziare, rinnovare e ampliare il patrimonio librario della Biblioteca interna e rafforzare cosĂŹ i servizi a disposizione della comunitĂ  nel territorio di Regio Parco.

Con l’impegno delle associazioni MAIS, RE.TE ong e Cooperativa Vie d’Incontro il Centro è attualmente una delle sedi del progetto ‘Campus Universitario Diffuso’ realizzato grazie all’intesa tra l’Amministrazione, Edisu Piemonte e gli Atenei della cittĂ . Unica in Italia, l’iniziativa è finalizzata a promuovere in cittĂ  opportunitĂ  di studio e di servizi caratterizzati da spazialitĂ  diffusa.

 

CENTRO DI FORMAZIONE MUSICALE DELLA CITTÀ

Nell’anno formativo 20/21 il Centro di Formazione Musicale si è dovuto misurare con le stringenti limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria e di conseguenza quasi tutte le attivitĂ  sono state trasferite a distanza. Su 112 corsi di tipo collettivo e individuale avviati con 422 allievi, ben 109 con 351 studenti coinvolti sono proseguiti in modalitĂ  ‘didattica a distanza’.

Dal 19 aprile 2021, 32 corsi di tipo di tipo individuale svolti da 29 docenti e 154 allievi sono stati riattivati in presenza. La Città ha offerto a tutti gli allievi uno sconto del 10% sui pacchetti formativi e ha incrementato il monte ore per i docenti per favorire l’autoaggiornamento sulle modalità e sulle tecniche più efficaci per una didattica a distanza di qualità. Per gli anni a venire, infatti, la scuola ipotizza di attivare una didattica blended che possa permettere una formazione sia in presenza, sia a distanza.

Il progetto di rete ‘Scuola diffusa di musica e cooperazione’ – approvato dalla Giunta comunale nel luglio 2020 – per l’anno formativo 20/21 ha visto l’avvio di una prima collaborazione tra CFM, CI e ITER attraverso la realizzazione di 5 nuovi corsi collettivi realizzati nelle due sedi messe a disposizione da ITER: il laboratorio musicale ‘Il Trillo’ di via Manin e la ‘Scuola Centro Civico’ di via Bardonecchia.

Grazie al successo ottenuto dai due Centri la CittĂ  ha attivato un percorso di rinnovamento per ampliarne la sua area di intervento.

Per quanto riguarda il Centro Interculturale le azioni, interne ed esterne, si articoleranno in particolar modo seguendo 4 direttrici:

–      Potenziamento della mission e dei target di riferimento attraverso la strutturazione di nuove collaborazioni e la messa in rete di soggetti e realtĂ  a livello locale e nazionale.

–      Rinnovo della Convenzione con l’Associazione Asai per la realizzazione di progetti rivolti a giovani e nello specifico creazione di un Centro di Protagonismo Giovanile – CPG e polo artistico-culturale giovanile che promuova un’arte per la trasformazione sociale.

–      Community engagement – maggior coinvolgimento di famiglie e cittadini, anche grazie all’interazione con progettualitĂ  specifiche che insistono sull’area di corso Taranto.

–      Miglioramento infrastruttura tecnologica definizione di interventi di riprogettazione del sito web in un’ottica di maggiore accessibilitĂ  e allestimento di aule dedicate a una didattica blended.

L’obiettivo per il Centro di Formazione Musicale, invece, è implementare le attivitĂ  formative e il numero dei soggetti coinvolti nella rete attraverso:

–      la creazione di un nuovo indirizzo di studi sulla musica etnica e popolare che andrĂ  ad affiancare il classico e il jazz giĂ  esistenti. Le attivitĂ  saranno progettate in collaborazione con il Centro Interculturale che ha giĂ  in parte indagato lo sviluppo del progetto con l’UniversitĂ  di Torino – DAMS – dipartimento di Etnomusicologia.

–      La realizzazione di un master di perfezionamento per l’insegnamento in ambito musicale in collaborazione con la SIEM – SocietĂ  Italiana per l’Educazione Musicale.

–      L’apertura verso partenariati di rete rivolti alle realtĂ  culturali associative territoriali, grazie ai quali, successivamente a selezioni effettuate attraverso una call pubblica, i partner potranno mettere a disposizione degli utenti della rete spazi, competenze e attivitĂ  innovative extra propria programmazione classica. L’obiettivo della partnership è costruire una sorta di abbonamento trasversale – sulla scia dell’esperienza dell’abbonamento ‘Nessun dorma!’ proposto dall’Associazione Sistema Musica o richiamando l’esperienza della conosciuta tessera musei – per produrre un’offerta formativa in condivisione.

–      L’allargamento, anche in maniera propedeutica alla call di rete, degli accordi storici presi con alcune scuole a indirizzo musicale del territorio riproponendo in maniera piĂš capillare il progetto ‘continuità’ che prevede che gli allievi che hanno ultimato il ciclo di studi in una scuola a indirizzo musicale e sono desiderosi di continuare la formazione con il proprio docente di strumento possono iscriversi al centro, o in futuro presso un partner di rete, e rientrare nel programma

 

ProgettualitĂ  che evidenziano la forte spinta innovativa che caratterizza il Centro di Formazione Musicale oltre alla volontĂ  dell’Amministrazione di creare sistema tra le realtĂ  formative territoriali. Per sostenerla è stata recentemente approvata la deliberazione che individua nella Fondazione per la Cultura Torino il nuovo soggetto attuatore dei corsi. Il rapporto contribuirĂ  ad allargare ulteriormente le attivitĂ  del Centro sostenendo in particolar modo l’ampliamento e il consolidamento dei percorsi di rete al fine di permettere lo sviluppo della scuola diffusa di musica e cooperazione su tutto il territorio cittadino oltre che il potenziamento dell’infrastruttura tecnologica e della strumentazione presente nel Centro.

Le attivitĂ  dei Corsi di Formazione Musicale sono rese possibili grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo a cui si aggiunge, per l’anno scolastico 2021/2022quello di Iren.

Archivio immagini del Centro Interculturale sul fotoblog della CittĂ 
15/02/2019 – Grazie ad AxTO due spazi verdi restituiti alla CittĂ 
01/03/2011 – Intercultura al Centro: a che punto siamo?

Lug 15


‘To Shape – Torino Urban Art District’ è la ‘galleria a cielo aperto’ della CittĂ  di Torino che raccoglie l’ereditĂ  dei lavori di Murarte, Street Attitudes, Pareti ad Arte, Porte ad Arte, Picturin, Bart, TOward, SAM-Street Art Museum, MAU-Museo Arte Urbana, Spazio Portici-Percorsi Creativi e le azioni artistiche all’interno di Parco Dora.

È una visione nuova dell’arte che pone la street art, il muralismo e l’urban art al centro e la identifica come motore di sviluppo.

‘To Shape’ – progetto di CittĂ  di Torino / Torino Creativa, Fondazione Contrada Onlus e GAI – Giovani Artisti Italiani realizzato anche grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo – darĂ  merito alle opere giĂ  esistenti (sedimentate sul territorio negli ultimi 20 anni) e sarĂ  il punto di riferimento per gli interventi futuri. Un’azione di valorizzazione, con uno sguardo verso il domani, che riconosce la creativitĂ  giovanile come asse trainante di sviluppo economico al fine di sostenere il lavoro e le professioni creative. Uno spazio di innovazione imprescindibile anche all’interno del mondo dell’arte.

A sostegno di questa nuova prospettiva si inserisce anche la collaborazione con la Soprintendenza all’Archeologia Belle Arti e Paesaggio che si occuperĂ  di arte urbana con lo stesso impegno con cui si dedica alla conservazione dei monumenti e alla valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea.

Cuore di ‘To Shape’, progetto che si fonda sulla comunicazione, organizzazione e fruizione delle opere sia dal vivo, sia attraverso piattaforme digitali, è la cabina di regia che coinvolge soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo e all’incremento dell’arte pubblica e del tessuto sociale metropolitano. Ne fanno parte l’Ufficio Torino Creativa dell’Area Giovani e Pari OpportunitĂ , la Fondazione Contrada Torino Onlus, il GAI (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani), il curatore Roberto Mastroianni, la comunitĂ  artistica rappresentata dai collettivi e dai singoli creativi che hanno generato e che sostengono l’Urban Art, e istituzioni giĂ  invitate che devono aderire formalmente come il Politecnico di Torino, l’UniversitĂ  degli Studi di Torino e l’Accademia Albertina delle Belle Arti

‘La nostra cittĂ  possiede una ricchezza eccezionale, la creativitĂ  giovanile, che deve essere sostenuta dalle istituzioni – dichiara Marco Giusta, Assessore alle Politiche e CreativitĂ  Giovanile -. Questa cresce e si sviluppa attraversando i luoghi di trasformazione spesso lontano dal centro cittĂ  e fuori dai classici canali di comunicazione e saperla coltivare, rispettandone l’identitĂ  e la modalitĂ  espressiva è uno degli obiettivi di una cittĂ  che vuole scommettere sul futuro. Torino, oggi conosciuta come la cittĂ  dell’arte povera e contemporanea, diventerĂ  nei prossimi anni anche un punto di riferimento per la street art e il muralismo. La capacitĂ  delle e dei giovani di costruire nuovi percorsi artistici sarĂ  vettore di sviluppo pari a quello dell’arte contemporanea. Una visione questa condivisa con la cabina di regia di To Shape che sceglie lo spazio pubblico come luogo di espressione’.

‘To Shape’ è quindi un cambio di passo e prospettiva: l’arte che si sviluppa nelle periferie – intese come luoghi del contemporaneo e della trasformazione – quella delle e dei giovani creativi, la street art, il muralismo e l’arte urbana potrĂ  essere considerata come correnta fondamentala con valore culturale, artistico ed economico al pari – in prospettiva – di quello dell’arte contemporanea.

LE AZIONI IN CORSO:

La ‘cabina di regia’ cittadina, attiva da marzo 2021, ha già iniziato una serie di operazioni tra cui:

– il coordinamento, attraverso un comitato scientifico e curatoriale, di interventi futuri e di riscrittura del tessuto metropolitano in un’ottica di urban design che permetta una facile fruizione delle opere e una programmazione degli interventi in relazione alle aspettative dei cittadini, dell’Amministrazione e degli attori pubblici e privati del territorio;

– la pianificazione, all’interno delle procedure funzionali, delle informazioni da emanare verso l’esterno creando i presupposti per un archivio digitale di tutte le opere realizzate in CittĂ , ancora presenti o scomparse;

– l’istituzione di una ‘galleria a cielo aperto’ permanente e temporanea, valorizzata attraverso l’individuazione di modalitĂ  razionali di censimento per avviare interventi di conservazione e restauro e con azioni e mostre temporanee a Parco Dora e nei portici e gallerie di Torino per alimentare l’interesse sulle modificazioni artistiche in corso.

AZIONI PIANIFICATE:

Il progetto, di durate biennale, ha visto slittare alcune azioni a causa della pandemia e delle restrizioni Covid-19. I lavori che hanno trovato spazio nel cronoprogramma e che sono giĂ  in fase di organizzazione sono:

– la creazione di centri studio e documentazione sul ‘muralismo urbano’, anche con funzione di Osservatorio Nazionale, che integrino il nascente archivio digitale con momenti di riflessione pubblica, produzione di cataloghi, pubblicazioni, workshop e conferenze;

– la realizzazione di corsi e opportunitĂ  di accoglienza per artisti nazionali e internazionali che, attraverso un sistema di residenze mirate, producano opere sul territorio;

– la pianificazione di tour tematici che permettano la fruizione delle opere murarie;

– l’ideazione di una rete di opere – illuminate ad hoc per facilitarne la percezione notturna – da inserire nei percorsi tematici ed eventualmente nel circuito invernale delle Luci d’Artista;

– la scrittura di documenti e regolamenti da usare come base e strumento per esportare, in altre cittĂ  italiane, buone pratiche amministrative, esperienze tecnico-logistiche e conoscenze artistico-scientifiche da fornire a enti terzi.

Archivio delle gallerie di arte urbana pubblicate sul fotoblog: