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Sabato 19 marzo il Presidente Giorgio Napolitano raggiungerà il Museo Nazionale dell’Automobile, in corso Unità d’Italia 40, per tagliare il nastro e inaugurare il restaurato spazio espositivo. “Un museo che rinasce per la città” ha sottolineato stamattina l’assessore alla cultura Fiorenzo Alfieri durante il sopralluogo organizzato dalla quinta Commissione consiliare di Palazzo Civico.

È toccato al direttore Rodolfo Gaffino Rossi spiegare lo stato dei lavori a due mesi dalla nuova apertura. L’ingresso rimarrà lo stesso, le luminose vetrate di fronte alla collina e a ridosso del fiume Po davanti al quale sarà riproposto il precedente parcheggio di 90 posti.
Della gigantesca struttura preesistente che porta la firma Amedeo Albertini, l’architetto che progettò e costruì l’edificio terminato nel 1960, sono stati mantenuti e restaurati i fabbricati esterni e la scala centrale interna che porta ai tre piani (più un garage interrato) su cui si erge l’immobile.
Appena varcata la soglia, una sintesi di quanto conservato all’interno del museo accoglierà il visitatore che, se deciderà di andare a vedere il nuovo allestimento, una volta obliterato il biglietto, attraverso un tornello potrà accedere liberamente alle varie aree del museo.

Un grande spazio che renderà ben visibile e permetterà di ammirare le struttura curvilinea sovrastante accoglierà il pubblico: “Si tratta di una soluzione nuova – ha spiegato Gaffino – che servirà come luogo d’aggregazione e potrà anche ospitare eventi,incontri o piccoli concerti”. Il percorso espositivo comincia al secondo piano al quale, oltre che dalle storiche scale mantenute in vita, si può arrivare attraverso gli ascensori o le scale mobili.
Su questo livello si potrà realizzare un viaggio nel tempo dal carro di Leonardo (realizzato sull’antico progetto da un’azienda di Firenze) alla Multipla familiare, mentre il primo piano sarà invece dedicato alla storia della ruota e quella del motore.
La biblioteca, fornita di 20mila volumi, la cineteca e l’emeroteca occuperanno il piano terra: qui verranno ricavate due sale – una da 150 posti per le conferenze e l’altra, per i congressi, che potrà accogliere 400 persone – che potranno vivere autonomamente ed essere date in affitto. Non mancheranno l’area ristoro e l’annessa terrazza con vista sul Po. Per il nuovo allestimento scenografico è stato scelto lo scenografo franco-svizzero François Confino già autore di quelli del Museo del Cinema e del Barolo. “Attraverso il suo aiuto il Museo diventerà un grande polo attrattivo” ha sottolineato l’assessore Alfieri.
Il costo dei lavori è di 22milioni di euro (17milioni del Comune e 5 della Regione) per il restauro a cu vanno sommati 11milioni (Regione, Provincia, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Camera di Commercio e Aci) per gli allestimenti. “Abbiamo deliberato che il 50% delle spese dovranno essere coperte dalle entrate – ha terminato Alfieri – e preventivato circa 200mila visitatori l’anno”.

Le immagini dell’apertura del cantiere del 9 Novembre 2009

[fonte: TorinoClick]