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Mag 04


Nessuna squadra al mondo ha mai rappresentato per il calcio tutto ciò che è stato il Grande Torino.
L’Italia in quegli anni era reduce da una guerra perduta, aveva poca credibilità internazionale e furono le gesta di grandi campioni dello sport a rimetterci all’onore del mondo.
Campioni come Bartali, Coppi, il discobolo Consolini e appunto il Grande Torino che, essendo una squadra, riuscì a dimostrare come gli italiani sapessero far fronte comune per dare vita al più bel complesso di calcio mai visto e mai più comparso su un rettangolo di gioco.
Non per nulla l’11 maggio del 1947, Vittorio Pozzo, il commissario tecnico della Nazionale, vestì dieci granata d’azzurro per la partita contro l’Ungheria.
I nostri eroi vinsero. E avrebbero continuato a vincere su tutti i fronti se non fosse sceso in campo il destino più tragico per fermarli. Ma non per batterli.
Perché quella squadra di grandi uomini e di grandi fuoriclasse è passata direttamente alla leggenda. Una “favola granata” , l’ha ribattezzata questa mattina il presidente del Consiglio, Giovanni Maria Ferraris, durante la cerimonia in ricordo dei caduti del Grande Torino ospitata in Sala Rossa.
Il sindaco Piero Fassino ringraziando tutto il Consiglio comunale ha ricordato come nella vita ci siano eventi e personaggi che, col passare del tempo, rischiano di finire dimenticati,e altri che, invece, si sottraggono a questo pericolo.
Tra questi il Grande Torino, una squadra che continua a vivere nel ricordo di una città e di una nazione, nei tifosi del Toro e in tutti i cittadini: “una squadra – ha detto Fassino – che con la sua grandezza rappresentò nel mondo la voglia di riscatto e di rinascita di un
intero popolo uscito sconfitto dal conflitto della seconda guerra mondiale”.
Torino, lo ha ricordato anche il Sindaco, come altre città industriali fu epicentro e motore della ricostruzione nazionale e la squadra granata, detta degli “Invincibili” divenne il simbolo dell’ Italia, non solo sportiva, in tutto il mondo.
“È giusto – ha aggiunto il Sindaco – che ogni 4 maggio si possa celebrare il ricordo e trasmetterne il messaggio ai nostri figli perché il Torino ha fatto grande lo sport italiano e per questo c’è un sentimento diffuso di grande gratitudine”.
Dopo la tragedia di Superga, il Torino ha saputo tornare protagonista: per molto tempo è stata la squadra con il miglior vivaio giovanile, affermandosi a livello nazionale, lanciando al successotanti giovani.
“Stiamo lavorando con il Torino F.C. , la Fondazione Filadelfia e le altre istituzioni – ha detto ancora Fassino – per arrivare alla ricostruzione dello Stadio Filadelfia come luogo delle attività sportive del Torino, ma anche della memoria granata”.
Alla cerimonia erano presenti anche il Sindaco di Chioggia , Giuseppe Casson, l’assessore allo sport Narciso Girotto e Lucio Tiozzo, consigliere regionale del Veneto che hanno ricordato con la loro presenza i fratelli Dino e Aldo Ballarin, e il presidente del Torino Urbano Cairo.
“Oggi in molte parti d’Italia si ricorda il Grande Torino – ha detto Cairo – .
Qui a Torino è stata anche ufficialmente istituita la giornata dedicata alla loro memoria: per questo debbo ringraziare il sindaco Fassino e tutto il Consiglio comunale.
Ricordare la memoria di questi uomini è importante così come lo è la ricostruzione del Filadelfia”, ha sottolineato il presidente del Torino che ha poi espresso l’auspicio che “l’intesa raggiunta con la Città di Torino , la Regione e le altre istituzioni possa dare il necessario impulso alla ricostruzione dello stadio che vide le gesta del Grande Torino e di altri grandi campioni granata”.

Fonte: www.comune.torino.it/torinoclick