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Dic 06


Sono passati 15 anni dalla tragedia della ThyssenKrupp, dove rimasero uccisi 7 lavoratori. Questa mattina al Cimitero Monumentale di Torino si è tenuta la cerimonia in ricordo delle vittime.

Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco Stefano Lo Russo, le assessore della Città di Torino Chiara Foglietta e Gianna Pentenero, il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale Domenico Garcea, il consigliere comunale Simone Tosto e il sindaco di Mappano, Francesco Grasso. Per la Regione Piemonte, l’assessore Maurizio Marrone.

Sono intervenuti anche alcuni familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, che causò 32 morti, in segno di solidarietà con i familiari delle vittime ThyssenKrupp, che, come loro, sono ancora in attesa di una piena giustizia.

L’anno scorso è stata portata a termine la realizzazione del sacrario delle vittime della tragedia al Cimitero Monumentale. Sulle lapidi colpiscono i tre visi giovani e sorridenti di Bruno, Giuseppe e Rosario: avevano 26 anni quando sono morti nell’incendio nella fabbrica della ThyssenKrupp. Dopo quindici anni le loro madri sono invecchiate, fratelli e sorelle minori hanno ormai 40 anni. Dalle loro parole emerge ancora molta rabbia, perché non ci sono stati quel processo rapido e quella sentenza emblematica che erano stati loro promessi. Il processo della ThyssenKrupp non è stato lo spartiacque che avrebbe trasformato il mondo della sicurezza sul lavoro, che rimane un obiettivo gravemente attuale.

È il tema centrale anche dell’intervento del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che il 18 dicembre sarà impegnato in un’altra cerimonia di commemorazione, in ricordo dei tre lavoratori morti nel crollo della gru in Via Genova appena un anno fa. Ricorda che il sacrario è luogo di sepoltura, ma anche di riflessione per tutti i cittadini. Si rivolge poi alle famiglie presenti, esprimendo vicinanza istituzionale e personale: “Uno dei compiti fondamentali di un Paese è garantire la sicurezza sul lavoro. Per farlo è necessario riformare il quadro normativo e la vostra battaglia è un contributo fondamentale per il quale vi ringraziamo”.