L’Associazione La Porta di Vetro utilizza ancora una volta una mostra fotografica per dare respiro a eventi che appartengono alla nostra storia contemporanea: dopo “Torino ferita” e “Città ferite” sugli anni del terrorismo in Italia, la proposta attraversa il luttuoso e drammatico periodo della guerra nei Balcani con l’esposizione “La lunga notte di Sarajevo”, che narra l’assedio della città bosniaca durato dal 1992 al 1996.
Le immagini – dal 9 febbraio al 19 marzo 2023 nel Mastio della Cittadella di Torino – sono frutto del lavoro del fotoreporter free-lance torinese Paolo Siccardi, testimone attendibile e scrupoloso di una guerra crudele e barbara nei suoi continui reportage, ben undici, in quella città martoriata. E le sue istantanee, in questo particolare momento storico, sono un segnale su quanto disastrose siano le guerre.
Si tratta di trenta immagini in bianco e nero di medio-grande formato, suddivise in cinque gruppi con l’intenzione di rendere terribilmente vera quell’attesa di persone intrappolate, di gente impazzita, di una vita sotto continue esplosioni, nel silenzio assordante, nella morte.
Il desiderio di vita a Sarajevo è un desiderio che si manifesta con la musica, con il teatro per recuperare un surreale senso di normalità che Paolo Siccardi è riuscito a cogliere in una sorprendente immagine di Vedran Smailović in smoking con l’archetto sul suo strumento in mezzo a delle rotaie.
Ricordare per non amare la guerra.