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Giu 15


Migliaia di persone sono partite da corso Principe Eugenio e sfilano in queste ore per le strade del centro, tra carri e musica, guidate dallo striscione “D’amore e di lotta”. È il corteo del Torino Pride 2024, che si concluderà in piazza Vittorio con gli interventi dei promotori, delle istituzioni e degli ospiti, tra cui il cantante Michele Bravi. Per la Città di Torino sono presenti il Sindaco e l’assessore ai Diritti.

“Una grande festa dei diritti – ha dichiarato il Sindaco Stefano Lo Russo alla partenza della parata -. Torino è all’avanguardia su questo tema e abbiamo bisogno di continuare a riaffermare la centralità dei diritti, che sono non un privilegio ma una condizione che caratterizza l’essere cittadini europei. In Italia purtroppo non tutti questi diritti sono ancora garantiti e quindi siamo oggi in piazza come Città per testimoniare non solo la nostra vicinanza ma il fatto che, soprattutto un un momento politico come questo è fondamentale continuare a tenere il punto. Credo sia un segnale molto brutto quello che è arrivato dalle elezioni europee – ha continuato il primo cittadino -, un’Europa che svolta in maniera molto intensa a destra e che obbliga tutti noi a essere ancora più presenti e attenti per continuare a ribadire che garantire diritti uguali per tutte e tutti è un segno di civiltà e progresso”.

“Il ruolo delle città progressiste come Torino – ha dichiarato l’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli – è ancora più rilevante nel momento in cui in altre zone d’Italia e d’Europa si alza invece il vento reazionario. Torino dimostra che è possibile far crescere la consapevolezza sui diritti in tutte le fasce sociali, gli ambienti e i settori e che il contrasto alle discriminazioni e la promozione delle pari opportunità è un punto condiviso e qualificante”.

Giu 13


Un caleidoscopio di colori e forme geometriche, tutti diversi eppure ben integrati nel loro insieme, accolgono da oggi chi arriva al piano terra di via Bologna 49/a, sede del Servizio Stranieri del Comune di Torino. Il nuovo murales attraversa il muro di cinta adiacente all’ingresso e le sedute del cortile interno della struttura ed è frutto, nell’ambito del progetto “Spazio Comune”, di un percorso partecipato di rinnovamento e rifunzionalizzazione operativa degli spazi esterni e interni della sede, per adattarla alle esigenze dei suoi beneficiari, di operatori e operatrici, plasmando un ambiente accogliente e inclusivo.

A inaugurare i rinnovati spazi del Servizio Stranieri oggi pomeriggio il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli.

Grazie alla partnership attivata fra Comune di Torino, UNHCR, Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino e della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, è stato possibile avviare il percorso di coprogettazione e acquistare i materiali e le attrezzature per la realizzazione dei progetti.

L’obiettivo è quello di rendere gli spazi del Servizio Stranieri più accoglienti e funzionali, in un contesto che vede accrescere la gamma dei servizi offerti così come il numero delle persone raggiunte e coinvolte.

“Il murales che inauguriamo oggi – ha spiegato il Sindaco Lo Russo – ben rappresenta l’idea di comunità che abbiamo in mente per la nostra città, capace di includere e accogliere tutte e tutti, nel rispetto dei diritti e dell’identità di ciascuno. Il Servizio Stranieri offre ogni giorno un supporto prezioso a persone, bambini, famiglie arrivati nella nostra città da altri paesi, aiutandoli ad orientarsi su servizi essenziali che riguardano l’istruzione, la sanità, il lavoro, la casa. Da oggi avranno un luogo ancora più bello e funzionale ad accoglierli”.

“Siamo felici ed orgogliosi della conclusione del percorso di riallestimento partecipativo dello “Spazio comune” operativo al Servizio stranieri della Città – ha affermato l’assessore Rosatelli-. Grazie al coordinamento progettuale del Social Design Lab del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, al sostegno della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza e alla partecipazione di tante operatrici e operatori pubblici e privati, da oggi gli spazi del Servizio saranno più belli e accoglienti. Siamo profondamente convinti che la bellezza non sia un privilegio per pochi, ma un diritto di tutte le persone, specie di quelle più fragili, e che la possibilità di ricevere un servizio in un contesto più piacevole sia parte di un percorso di cura e accoglienza. Il nuovo aspetto degli spazi è tra l’altro coerente con la missione di “Spazio comune”, sportello polifunzionale che riunisce diversi servizi ed enti, con l’intento di facilitare la vita delle persone straniere”

Giu 13


 Centro Italiano per la Fotografia, presenta una nuova esposizione che vede protagonista un ‘altra grande maestra della fotografia del Novecento: l’americana Margaret Bourke – White . Dal 14 giugno al 6 ottobre 2024 gli spazi del Centro accoglieranno infatti un percorso espositivo, che attraverso circa 150 fotografie, racconterà il lavoro, la vita straordinaria, l’altissima qualità degli scatti di Bourke – White , capaci di raccontare la complessa esperienza umana sulle pagine di riviste a grande diffusione – di cui la mostra presenta una ricca selezione – superando con determinazione barriere e confini di genere.

La Project Room di CAMERA ospita Il giorno dopo la notte, personale di Paolo Novelli (Brescia, 1976) a cura del direttore artistico del Centro Walter Guadagnini, che riunisce due cicli di lavoro de fotografo, realizzati fra 2011 e 2018, e considerati centrali nell’evoluzione del suo linguaggio. Attivo dalla fine degli anni Novanta, sostenuto da fotografi, artisti e intellettuali come Giovanni Martini, Lanfranco Colombo, Arturo Carlo Quintavalle e Giovanni Gastel, Novelli, a partire dagli anni Duemila, ha pubblicato di verse monografie, tra cui Interiors in occasione della sua prima mostra alla Galleria Massimo Minini (2011).

Maggiori informazioni sul sito di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia