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Set 27


Oggi 27 settembre 2018 viene restituita al mondo, nuovamente accessibile al pubblico nel percorso di visita dei Musei Reali di Torino la Cappella della Sindone, mirabile architettura barocca di Guarino Guarini. Il taglio del nastro è stato fatto dal Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, accompagnato dalla Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella, dai rappresentanti degli Enti locali, il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e la Sindaca di Torino Chiara Appendino, dall’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, dagli sponsor e partner del progetto.
All’indomani del tragico incendio dell’11 aprile 1997 la struttura riportava danni tali che sembrava destinata all’implosione. La riapertura costituisce dunque una scommessa che pareva impossibile e che ora è stata vinta, ottenuta grazie alla determinazione e al lavoro che ha impegnato centinaia di persone in un delicatissimo restauro lungo vent’anni.
“Oggi è una giornata di grande emozione â€“ dichiara il Ministro Bonisoli – dopo oltre vent’anni anni la Cappella della Sindone viene restituita alla cittĂ  di Torino, all’Italia e al mondo in tutto il suo splendore. Desidero ringraziare tutti coloro – tra restauratori, architetti, ingegneri e tecnici – che in questi lunghi anni hanno lavorato per il recupero di questa straordinaria opera di architettura barocca di Guarino Guarini, così gravemente danneggiata dal terribile incendio nel 1997. Un lavoro eccezionale svolto dal personale del Mibac con passione, professionalitĂ  e dedizione al servizio di un bene comune”.
Il grande cantiere architettonico e strutturale è giunto al termine dopo un intervento che ha riguardato l’intero edificio, con la sostituzione di oltre 1400 elementi di marmo, il consolidamento e l’integrazione materica di 4000 componenti, l’inserimento di nuove catene in acciaio inox a supporto di quelle storiche, il consolidamento delle murature, il rifacimento delle coperture e dei serramenti e, in ultimo, l’inserimento degli impianti di illuminazione, di sicurezza e speciali. Un cantiere unico al mondo, che testimonia l’eccellenza e la capacitĂ  italiana nel reagire a un evento disastroso attraverso la ricerca, la progettazione, l’impegno congiunto di competenze diversificate e l’unione di risorse pubbliche e private. 
Il progetto è stato impostato e coordinato, fin dalle sue fasi iniziali, dagli uffici periferici del MiBAC – Soprintendenza e Direzione regionale – e si è concluso sotto la guida dei Musei Reali, grazie anche al lavoro svolto dalla “Commissione per il completamento del restauro e del recupero funzionale della Cappella della Sacra Sindone”, coordinata dal Segretariato regionale per il Piemonte e composta dai Musei Reali, dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la CittĂ  Metropolitana di Torino, dalla Curia e dalla Diocesi di Torino. 
Il restauro è stato finanziato dal Ministero per i beni e le attivitĂ  culturali con il sostegno di Compagnia di San Paolo, della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino, di Performance in Lighting e Iren Spa. 
L’obiettivo principale è stato raggiunto con la restituzione della cupola al panorama della cittĂ  e con la riapertura del monumento al pubblico, che entra finalmente all’interno del percorso dei Musei Reali, di cui è parte integrante anche a livello strutturale.
I lavori proseguiranno nei prossimi mesi con il restauro dell’altare, ora possibile grazie al definitivo smontaggio dell’impalcatura interna.
L’illuminazione della cupola, una messa solenne e un concerto in Duomo accompagneranno l’evento per sottolineare e condividere con tutti questo momento di gioia e di festa. 
Il pubblico potrĂ  ammirare la Cappella della Sindone da venerdì 28 a domenica 30 settembre al prezzo speciale di 3 Euro. Da martedì 2 ottobre l’accesso sarĂ  compreso nel biglietto dei Musei Reali. Nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda, i visitatori potranno vivere un’emozionante esperienza di realtĂ  virtuale e ripercorrere i passi compiuti dopo l’incendio attraverso un excursus fotografico
Venerdì 28 e sabato 29 settembre un convegno internazionale presso l’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale di Torino farĂ  il punto sulla storia del monumento, sui suoi significati simbolici e devozionali e sulla impegnativa impresa del restauro che ne ha permesso la sopravvivenza.

Set 26


Hanno preso il via i mondiali di pallavolo al Pala Alpitour di Torino.
Nella giornata inaugurale grande attesa per la Nazionale guidata da Ivan Zaytsev.
Fin dal primo pomeriggio il palazzetto ha iniziato a riempirsi in attesa del match Italia – Serbia.
Nonostante il grande tifo sugli spalti però comincia nel peggiore dei modi la Final Six della nazionale azzurra. Con una grande prova al servizio e molto efficace in tutti i fondamentali la Serbia batte l’Italia in 3 set quasi senza storia e mette un piede e mezzo in semifinale. Per gli azzurri ci sono 48 ore per riordinare le idee e ritrovare l’efficacia del servizio in vista del match con la Polonia che potrebbe ancora valere l’accesso in semifinale.
Pool J
Italia – Serbia 0-3 (15-25, 20-25, 18-25)

Nella prima partita ha invece avuto la meglio il Brasile contro la Russia. Falcidiato dagli infortuni prima del mondiale, sfavorito della pool alla vigilia della Final Six e sotto 0-2 contro la Russia il Brasile compie una grande impresa e vince 3-2. Per la Russia è la terza sconfitta del mondiale, domani ultima chiamata per i ragazzi di Shliapnikov.
Pool I
Brasile – Russia 3-2 (20-25, 21-25, 25-22, 25-23, 15-12)

Set 25


Dal 25 settembre all’InformaGiovani Digi.TO raccoglie dieci ritratti per raccontare volti e voci di alcuni giovani torinesi, dal bartender alla volontaria della Croce Verde.

Chi ha detto che la notte Ă¨ fatta (solo) per dormire? Per alcuni le ore dal tramonto all’alba non sono il momento del riposo: dopotutto la cittĂ  non dorme mai e qualcuno dovrĂ  pur tenerla viva.
Parliamo dei lavoratori e dei volontari notturni, che diventano i protagonisti della mostra fotografica Buonanotte? Buon lavoro!, organizzata dalla redazione di Digi.TO â€“ il magazine online del Servizio Politiche Giovanili della CittĂ  di Torino – e che sarĂ  inaugurata martedì 25 settembre alle ore 18 al Centro Informagiovani – Antichi Chiostri (via Garibaldi 25) alla presenza dell’Assessore alle Politiche Giovanili Marco Giusta.

I VOLTI
L’idea è quella di un progetto transmediale per raccontare le storie di 10 giovani under 35 che popolano il mondo della notte per via del proprio lavoro o della propria attivitĂ  di volontariato.
Federico Mereu, il fotografo della redazione, li ha incontrati uno a uno, scoprendo che la maggior parte di loro ama lavorare proprio mentre tutti gli altri dormono. Ma chi sono? Possono fare lavori anche molto diversi tra loro: c’è Riccardotassista, che ha iniziato a fare il turno di notte per caso e non l’ha piĂą lasciato, ma c’è anche Martinainfermiera, che candidamente ammette che a volte preferirebbe dedicarsi alla sua passione per il lindy hop anzichĂ© lavorare ogni notte, per poi confessare però che non si vedrebbe da nessun’altra parte; o Laurentiu, che dalla Romania è venuto a Torino scoprendo la sua passione per il lavoro di panettiere, o ancora Marco, che come bartender cerca di creare il cocktail perfetto per ogni cliente. Inoltre c’è chi di notte si dedica gratuitamente agli altri, come Lisa e Robertovolontari della Croce Verde, che non si tirano indietro se c’è da far nascere un bambino per strada. E così via, per un totale di dieci storie di vita.

LE VOCI
Non solo fotografie, infatti: i volti di queste persone, immortalati da Federico, saranno accompagnati da racconti scritti dai componenti della redazione di Digi.TO; un modo per dare una voce, oltre a una faccia, ai protagonisti della mostra.
Buonanotte? Buon lavoro! vanta una combinazione vincente che troppo spesso viene trascurata dagli operatori culturali: non solo si tratta di una mostra pensata da giovani per i giovani, ma anche lo spazio di fruizione, non a caso, è un luogo che per sua natura ha il protagonismo giovanile come missione principale. Non meno importante: il focus, la linfa del progetto, è proprio la vita professionaledi un segmento della societĂ  che, ancora sotto i 35 anni di etĂ , fa sì che la nostra cittĂ  sia vitale, sicura e dinamica anche di notte.

[Fonte: Digi.To]