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Gen 29


La GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino apre la stagione espositiva del 2020 inaugurando la grande retrospettiva â€śHelmut Newton. Works” – visitabile dal 31 gennaio al 3 maggio 2020 -, con la collaborazione della Helmut Newton Foundation di Berlino. 
Il progetto espositivo è di Matthias Harder, direttore della fondazione tedesca, che ha selezionato 68 fotografie allo scopo di presentare una panoramica, la più ampia possibile, della lunga carriera del grande fotografo che sin dagli inizi non ha mai smesso di stupire e far scalpore per i suoi concetti visivi veramente unici. Il risultato è un insieme di opere non solo particolarmente personali e di successo, ma che hanno raggiunto un pubblico di milioni di persone anche grazie a riviste, libri e mostre.
Nel percorso di mostra si spazia dagli anni Settanta, con le numerose copertine per Vogue, sino all’opera più tarda con il bellissimo ritratto di Leni Riefenstahl del 2000, offrendo la possibilità ai visitatori di comprendere fino in fondo il suo lavoro come mai prima d’ora.
Quattro le sezioni che rendono evidente come Newton abbia realizzato alcuni degli scatti più potenti e innovativi del suo tempo. Numerosi i ritratti a personaggi famosi del Novecento, tra i quali Andy Warhol (1974), Catherine Deneuve (1976), Paloma Picasso (1983), Anita Ekberg (1988), Claudia Schiffer (1992), Gianfranco Ferré (1996), Gianni Agnelli (1997); delle importanti campagne fotografiche di moda, invece, sono esposti alcuni servizi realizzati per Mario Valentino e Thierry Mugler nel 1998, oltre a una serie di importanti fotografie, ormai iconiche, per le più importanti riviste di moda internazionali.
Il chiaro senso estetico di Newton pervade tutti gli ambiti della sua opera, oltre alla moda anche nella ritrattistica e nella fotografia di nudi: al centro di tutto le donne, ma l’interazione tra uomini e donne è un altro motivo frequente della sua opera.

Maggiori informazioni nelle pagine dedicate della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Gen 28


La GAM di Torino propone al pubblico una mostra per riscoprire un importante dipinto delle proprie collezioni, mai piĂą esposto da trentotto anni. Si tratta della maestosa Fiera di Saluzzo (sec.XVII), presentata da Carlo Pittara nel 1880 alla IV Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, che rievoca una fiera seicentesca con animali, ambientata poco fuori le mura di Saluzzo.

Nel giugno del 1880, durante l’Esposizione, il dipinto fu acquistato dal barone Ignazio Weil-Weiss e solo nel 1917 entrò a far parte delle collezioni della GAM di Torino. L’opera fu esposta per l’ultima volta nell’estate del 1981 a Palazzo Madama, nell’ambito della mostra Alfredo d’Andrade. Tutela e restaurola tela fu poi avvolta su rullo e riposta nei depositi del Museo dove è stata conservata fino a oggi.

La mostra, a cura di Virginia Bertone tratteggia la formazione di Carlo Pittara e gli anni della “Scuola di Rivara”, per concentrarsi sulla storia e la fortuna critica della Fiera di SaluzzoIl riallestimento del dipinto è quindi un’occasione di riscoperta, studio e approfondimento, per cercare di ritrovare le motivazioni della grande raffigurazione. Nello stesso tempo l’esposizione del dipinto ha permesso di verificare le sue condizioni conservative, a tale scopo è stato realizzato un nuovo telaio in sostituzione di quello non piĂą utilizzabile del 1981.

La grande opera suscitò grande entusiasmo del pubblico per l’originalitĂ  dell’invenzione, la resa realistica della ricostruzione dell’antica fiera, accanto alla dimensione a scala naturale della rappresentazione. Il risultato è sorprendente:una grande parata di cavalieri, personaggi in costume e moltissimi animali: dalle capre ai bovini, dai cavalli di razza a quelli da tiro, dagli animali da cortile ai cani, fino alla scimmietta ritratta sulla spalla di un giovane con lo scopo di attrarre l’attenzione sulla merce di un pittoresco venditore di chincaglieria. Una sorta di grande affresco,se non addirittura la premonizione di una visione da cinemascope.

[Fonte: InPiemonteInTorino]

Maggiori informazioni sul sito della GAM – Galleria d’Arte Moderna

Gen 27


Conoscere il passato per capire il presente, evitando di ripetere gli errori compiuti. Perpetuare la memoria è dunque necessario. Ricordare l’Olocausto è un impegno morale e civile, perché le condizioni che favorirono quel tragico esempio di efferatezza della volontà umana non abbiano a ripetersi. Molte volte, prima e dopo la seconda guerra mondiale, l’applicazione della pulizia etnica è stato uno strumento di affermazione di un potere sanguinario: le popolazioni dell’Armenia, del Ruanda, dell’ex Jugoslavia hanno vissuto sulla loro pelle indicibili tragedie, e con loro molte altre. Ma l’operazione compiuta dal regime nazista fu un’operazione pianificata e condotta con lucida ferocia, l’epilogo di una plurisecolare e assurda avversione agli ebrei e a tutte le comunità considerate devianti da quella ufficiale. Una tentazione che si ripresenta nel mondo e anche nella nostra società, quando l’incertezza del futuro e le difficoltà del presente ci spingono a cercare un capro espiatorio per le nostre paure.

L’affermazione del rispetto delle dignità di ciascun essere umano e dei diritti universali degli uomini sono l’obiettivo del Giorno della Memoria, che cade ogni anno il 27 gennaio. Ricordare per riaffermare la verità contro le tentazioni dell’oblio e del revisionismo. La Città di Torino, medaglia d’oro della Resistenza, ha allo scopo creato il Museo diffuso della Resistenza, dove i segni del passato di guerra e sopraffazione restino a ricordarci che la libertà va difesa ogni giorno. Ogni anno, Torino ricorda le sue vittime e organizza una serie di incontri ed eventi a sostegno della memoria e della sua diffusione verso le giovani generazioni.

Le celebrazioni ufficiali si sono svolte lunedì 27 in due momenti distinti: alle 9,30 presso il Cimitero Monumentale la Celebrazione in ricordo dello sterminio del popolo ebraico, degli Internati Militari e di tutti i deportati nei campi nazisti, con la Commemorazione e l’omaggio alle lapidi dei caduti, presenti le autorità.

Alle 11,30 nella sala del Consiglio comunale la sindaca, il presidente del Consiglio comunale e le autoritĂ  cittadine hanno presenziato alla Celebrazione istituzionale della Giornata della Memoria.

Altre iniziative sono organizzate dall’Archivio storico della Città ( si veda articolo a parte) e dal Polo del 900, di cui potete consultare e scaricare il programma.