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Gen 26


Una busta con due timbri postali e un mittente: Gemma Servadio. Campo di concentramento di Fossoli di Carpi (Modena). E’ racchiusa in una busta e un mittente la tragica vicenda di Gemma e della sua anziana madre Nina. Furono arrestate a Torino il 23 maggio del 1944, trasportate successivamente a Fossoli dove restarono poco più di un mese e infine deportate ad Auschwitz. Da qui non fecero più ritorno a casa.

La tragedia della famiglia Servadio sarà raccontata nella mostra “Torino – Fossoli – Auschwitz. Donne e luoghi della memoria” che sarà inaugurata domenica 26 gennaio dalle 14.00 alle 19.00 all’Archivio Storico della Città di Torino, via Barbaroux 32. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 14 febbraio. L’ingresso è libero.

Saranno presentate al pubblico le riproduzioni di otto epistole di Gemma inviate dall’inferno di Fossoli e giunte miracolosamente a destinazione. Sono invocazioni di aiuto indirizzate a parenti e amici: richieste di cibo, vestiti, medicine, ma anche occhiali e filo per cucire. Oggi le lettere originali sono conservate al Museo Nazionale dell’Olocausto di Washington.

Accanto alle missive spiccano le copertine color granata delle Rubriche di appartenenza alla razza ebraica di Torino, gli elenchi della vergogna, compilate dal Comune in seguito all’entrata in vigore delle leggi razziali del 1938, il primo passo verso la deportazione e il volume dei Discriminati, gli scampati alle persecuzioni perché figli di almeno un cattolico o per meriti particolari. E poi molti oggetti delle vita quotidiani della famiglia Servadio, tra cui un libro di preghiera, in lingua ebraica, sul quale la famiglia dal 1700 appuntava le nascite e i decessi dei congiunti.

All’inaugurazione della mostra parteciperà Mirella Bedarida Shapiro, una nipote di Gemma, il cui nome, allora era una bimba, compare negli elenchi della vergogna.

Lunedì 27 gennaio alle 17.30, sempre all’Archivio Storico della Città di Torino si svolgerà la conferenza “Storie di una famiglia. Lettere dal campo di concentramento” con la partecipazione dei nipoti di Gemma, Giorgio Servadio e Mirella Bedarida Shapiro.

Seguirà una visita guidata alla mostra “Torino – Fossoli – Auschwitz. Donne e luoghi della memoria”.

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. E’possibile prenotarsi telefonando al numero 011.011.31811

Le iniziative sono state promosse dalla Città di Torino nell’ambito degli eventi organizzati per celebrare il Giorno della Memoria.