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Feb 28


Lunedì 28 febbraio, a Palazzo Civico, la Bandiera della Pace del Sermig è stata consegnata al sindaco Stefano Lo Russo, alla presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo e ai capigruppo del Consiglio comunale.

A piedi per la pace. Circa 300 persone fra bambini, giovani e famiglie di ogni parte del mondo, sono partiti dal Sermig, dando vita a un colorato corteo, per consegnare la bandiera della pace alla CittĂ .

Feb 26


I colori della bandiera della pace sulla Mole Antonelliana di Torino per esprimere la solidarietĂ  della comunitĂ  torinese e la forte contrarietĂ  alla guerra.

Feb 25


A Torino grandi protagonisti della scena dell’arte contemporanea internazionale, Maria  Hassabi e Nina Canell –  24 febbraio 25- 27 marzo 2022 –  collaborazioni con eccellenze del territorio e istituzioni nazionali e internazionali, in attesa del progetto a Venezia in occasione della Biennale Arte 2022

Da febbraio a giugno 2022 in OGR Torino un programma artistico dal forte respiro internazionale, che esplora i linguaggi piĂą innovativi e sperimentali della scena del contemporaneo. Si inizia il 25 febbraio con i progetti e le ricerche delle due artiste Maria Hassabi e Nina Canell: con le nuove mostre nei Binari di OGR i visitatori potranno immergersi in installazioni ambientali per immaginare nuove relazioni con il tempo e ridefinire l’impatto della propria presenza su ciò che li circonda.
 
Maria Hassabi con HERE porta all’interno di OGR sei danzatori immersi in una installazione che ricopre d’oro il Binario 1, restituendo uno spazio e un tempo sospesi e un invito a vivere il momento presente.

Nel Binario 2 l’installazione HARDSCAPES di Nina Canell muta e si evolve con la presenza fisica del pubblico, sottolineando come l’essere umano possa influire e lasciare il segno nell’ambiente in cui si muove.

La live installation â€śHere” di Maria Hassabi invita i visitatori a condividere il loro tempo e la loro presenza con sei ballerini e una coreografia rivelata a un ritmo decelerato, all’interno di un ambiente scultoreo che trasforma lo spazio del Binario 1. Le movenze dei performer sono accompagnate da una composizione sonora: una voce femminile scandisce i secondi che passano, da 1 a 14399’’, sottolineando l’eterno trascorrere del tempo: immersi in questo costante continuum, i movimenti dei danzatori creano una situazione di presenza mutevole, che dimostra la natura scivolosa del qui e ora.

A partire dai primi anni 2000, Maria Hassabi sviluppa una pratica coreografica unica nel suo genere, focalizzata sull’immobilità e sullo spazio tra i movimenti. L’artista lavora su convenzioni, gerarchie e codici comuni al teatro, ai musei e agli spazi pubblici, rielaborate nelle sue opere per aderire a specifici contesti e dialogare con l’unicità delle architetture dei luoghi con i quali si relaziona. Al centro delle coreografie, immobilità e decelerazione sono usate sia come tecniche che come soggetti della rappresentazione, mentre i corpi che performano oscillano tra danza e scultura, soggetto e oggetto, corpo vivo e immagine statica.

I lavori di Maria Hassabi (Cipro) sono stati presentati in tutto il mondo in teatri, festival, musei, gallerie e spazi pubblici tra cui Secession (Vienna), Pulitzer Art Foundation (St. Louis), Centre Pompidou (Parigi), MoMa (New York), Hammer Museum (Los Angeles), Australian Center for Contemporary Art (Melbourne), Centre d’Art Contemporain (Ginevra).

Realizzata in collaborazione con GAMeC, Bergamo, in occasione del Meru Art*Science Research Program, Hardscapes di Nina Canell  mostra su un grande ledwall “Energy Budget”, lavoro dell’artista realizzato nel 2018 in collaborazione con Robin Watkins. Nel video una lumaca leopardo striscia lentamente su un quadro elettrico, sfregando il proprio corpo su cavi e relè in una nuova forma ibrida. Lo zoom sull’animale e le sue interazioni con il contesto portano la nostra attenzione sulle fluttuazioni muscolari del gasteropode che si muove guidato dall’umiditĂ  e dalla luce, percorrendo una strada segnata dall’intuito e basata su energie residue presenti sul percorso.

La seconda parte del video è una sequenza che vede un lungo zoom che lentamente ingrandisce i grattacieli della Telegraph Bay di Hong Kong, dove alla fine del XIX secolo fu collocato il primo cavo telegrafico sottomarino. Nel rispetto degli ideali legati al feng shui e alla circuitazione delle energie, i grattacieli di questa zona presentano grandi buchi, le cosiddette “porte dei draghi”, che devono permettere ai leggendari animali di poter liberamente circuitare dalle montagne al mare, senza interferenze. Il video richiama coi suoi accostamenti la nostra attenzione su come forme di energia non umana interagiscano e si muovano all’interno dell’infrastruttura dell’ambiente costruito. 

Le conchiglie che compongono la scultura sono in realtĂ  la materia prima per la maggior parte del nostro mondo costruito, essendo alla base della costituzione del cemento. I processi minerari che hanno ospitato o sostenuto le forme viventi del passato ora ospitano le forme viventi che le distruggono. Guardando all’imminente carenza di sabbia (quindi cemento e vetro) che incombe sul prossimo futuro, l’artista dimostra che il nostro presente è letteralmente alimentato dai fossili, e ci ricorda il nostro coinvolgimento diretto nella geosfera.

Maggiori informazioni nelle pagine delle OGR Torino