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Set 05


Lunedì 5 settembre all’Auditorium “Giovanni Agnelli” del Lingotto di Torino si sono accese le “Luci” di MITO SettembreMusica 2022 con il ritorno al Festival di una grande compagine internazionale come la londinese Philharmonia Orchestra protagonista, insieme al direttore d’orchestra statunitense John Axelrod, dei concerti inaugurali della sedicesima edizione.

Le due serate dal titolo “Luci immaginarie”, in programma lunedì 5 settembre alle 21 all’Auditorium “Giovanni Agnelli” del Lingotto di Torino e martedì 6 settembre alle 21 al Teatro alla Scala di Milano, immergeranno il pubblico fin da subito nell’atmosfera del Festival di quest’anno, che con il tema “Luci” indaga le molteplici relazioni tra la musica e la luce, tra l’ascoltare e il vedere, attraverso capolavori della musica classica e novitĂ . Sapranno condurre in mondi immaginifici i tre brani impaginati per i concerti, ricordandoci quanto la musica sia un linguaggio potente e attuale, soprattutto in una contemporaneitĂ  che parla di realtĂ  parallela e aumentata.

Trasporta l’ascoltatore in un luogo intimo e allo stesso tempo surreale, come quello di una foresta fantastica, The imagined forest della pluri-premiata compositrice inglese ventisettenne Grace- Evangeline Mason. Il brano, scritto nel 2021 e proposto a MITO in prima esecuzione italiana, si ispira alle installazioni di ambienti naturali immaginari dell’artista del collage Clare Celeste Börsch. Altrettanto immaginifica è la Suite n. 1 op. 46che nel 1888 il norvegese Edvard Grieg trasse dalle musiche di scena del dramma Peer Gynt del connazionale Henrik Ibsen, seguendo il protagonista nel suo viaggio esotico tra i colori e la natura del Marocco.Il paesaggio e le luci dell’Oriente delle “Mille e una notte” brillano invece nell’ultima pagina del concerto, anch’essa composta nel 1888: la fiabesca Suite sinfonica op. 35 ShĂ©hĂ©razade del compositore russo Nikolaj Rimskij-Korsakov, che richiama le storie del crudele sultano Shahriar contenute nell’antica raccolta araba.

Fondata nel 1945, la Philharmonia Orchestra vanta nella sua storia collaborazioni con direttori d’orchestra del calibro di Herbert von Karajan, Otto Klemperer, Wilhelm Furtwängler, Arturo Toscanini, Riccardo Muti ed Esa-Pekka Salonen, e ha tenuto a battesimo prime esecuzioni di Richard Strauss, Peter Maxwell Davies, Errollyn Wallen e Kaija Saariaho, tra gli altri.

Direttore ospite principale della Kyoto Symphony Orchestra dal 2019 e insignito nel 2020 dello “Special Achievement Award” dall’International Classical Music Awards per le sue interpretazioni, John Axelrod ha diretto dal 1996 piĂą di 175 orchestre, 35 opere e 60 prime mondiali, affermandosi fra i direttori d’orchestra piĂą rilevanti di oggi.

Come ormai da tradizione, i concerti sono anticipati dalle brevi introduzioni all’ascolto, che per le serate inaugurali di MITO sono affidate rispettivamente a Stefano Catucci a Torino e a Gaia Varon a Milano.

I 116 concerti del Festival proseguiranno fino al 25 settembre. 

MITO SettembreMusica, con la presidenza di Anna Gastel e la direzione artistica di Nicola Campogrande, è un progetto delle Città di Torino e Milano, con il contributo del Ministero della Cultura, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino e dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali, con il sostegno – sin dalla prima edizione – del Partner Intesa Sanpaolo, e della Fondazione Compagnia di San Paolo, degli sponsor Iren,Pirelli e Fondazione Fiera Milano e con il contributo di Fondazione CRT.

I biglietti per i concerti, a 25 e 20 euro a Torino e a 30 e 25 euro a Milano (ridotto a 5 euro per i nati dal 2008 in entrambe le città) – sono in vendita sia online sia presso le biglietterie di MITO SettembreMusica.

Info: www.mitosettembremusica.it

 

Set 05


Alla sua quattordicesima edizione, MITO per la CittĂ  rinnova ancora il principio fondamentale di portare buona musica anche fuori dalle sale da concerto.

Nell’edizione 2022 in cui MITO SettembreMusica ha scelto il titolo Luci, la rassegna che affianca il festival principale illumina per 85 volte le periferie geografiche e sociali di Torino con l’emozione della musica dal vivo, trasformando con brevi proposte musicali luoghi che raccontano attivitĂ , servizi e storie diverse. Piccoli concerti vengono così dedicati ai centri di assistenza alla disabilitĂ , alla salute fisica e mentale e all’accoglienza di chi è in difficoltĂ . La musica va a parlare direttamente ai bambini di nidi e scuole e agli anziani delle case di riposo, i cui cancelli dopo gli anni della pandemia tornano ad aprirsi, supera le barriere delle etnie e le mura dei luoghi di detenzione.

Luci che anche con un ripetuto ritorno alla Casa Circondariale della cittĂ  inquadrano un progetto che si allarga sulla mappa cittadina dell’inclusione. La musica dal vivo che può contribuire al benessere di tutti.

Leggere il calendario, che la prudenza obbliga ancora a programmare rigorosamente all’aperto e in prevalenza per residenti o utenti delle strutture, e scorrere la pagina delle collaborazioni è illuminante. La classica di MITO apre una finestra su una Torino che memore dei “Santi sociali” continua nell’assistenza prestata dagli eredi odierni di Giulia di Barolo come nell’impegno costante di tante cooperative e associazioni coordinate dal competente lavoro dei Servizi della CittĂ  e dell’Azienda Sanitaria.

Se ne accorgono i giovani musicisti che, provenendo dai contesti accademici del Conservatorio Giuseppe Verdi e dai corsi di Obiettivo Orchestra, misurano l’inedita emozione della classica sulle particolari ribalte offerte loro da MITO per la CittĂ . Che comunque, tra tanti palcoscenici decentrati “dei servizi”, non dimentica di accendere qualche riflettore su luoghi affascinanti legati ai sostenitori che ci permettono di realizzare il festival, aprendo pagine di storia e riscoprendo ed esaltando qualche gioiello artistico e architettonico come Gallerie d’Italia e Palazzo Cisterna.

Luci sulla cittĂ , allora, con la musica.

Consulta il programma di MITO per la cittĂ !