Alla sua quattordicesima edizione, MITO per la Città rinnova ancora il principio fondamentale di portare buona musica anche fuori dalle sale da concerto.
Nell’edizione 2022 in cui MITO SettembreMusica ha scelto il titolo Luci, la rassegna che affianca il festival principale illumina per 85 volte le periferie geografiche e sociali di Torino con l’emozione della musica dal vivo, trasformando con brevi proposte musicali luoghi che raccontano attività, servizi e storie diverse. Piccoli concerti vengono così dedicati ai centri di assistenza alla disabilità, alla salute fisica e mentale e all’accoglienza di chi è in difficoltà. La musica va a parlare direttamente ai bambini di nidi e scuole e agli anziani delle case di riposo, i cui cancelli dopo gli anni della pandemia tornano ad aprirsi, supera le barriere delle etnie e le mura dei luoghi di detenzione.
Luci che anche con un ripetuto ritorno alla Casa Circondariale della città inquadrano un progetto che si allarga sulla mappa cittadina dell’inclusione. La musica dal vivo che può contribuire al benessere di tutti.
Leggere il calendario, che la prudenza obbliga ancora a programmare rigorosamente all’aperto e in prevalenza per residenti o utenti delle strutture, e scorrere la pagina delle collaborazioni è illuminante. La classica di MITO apre una finestra su una Torino che memore dei “Santi sociali” continua nell’assistenza prestata dagli eredi odierni di Giulia di Barolo come nell’impegno costante di tante cooperative e associazioni coordinate dal competente lavoro dei Servizi della Città e dell’Azienda Sanitaria.
Se ne accorgono i giovani musicisti che, provenendo dai contesti accademici del Conservatorio Giuseppe Verdi e dai corsi di Obiettivo Orchestra, misurano l’inedita emozione della classica sulle particolari ribalte offerte loro da MITO per la Città. Che comunque, tra tanti palcoscenici decentrati “dei servizi”, non dimentica di accendere qualche riflettore su luoghi affascinanti legati ai sostenitori che ci permettono di realizzare il festival, aprendo pagine di storia e riscoprendo ed esaltando qualche gioiello artistico e architettonico come Gallerie d’Italia e Palazzo Cisterna.
Luci sulla città, allora, con la musica.