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Form Form SuperForm Ă¨ la mostra retrospettiva dedicata all’opera di Thomas Bayrle (Berlino, 1937), artista pioniere e tra i piĂą prolifici della generazione del dopoguerra in Germania, che dagli anni Sessanta affronta temi come il lavoro, il potere, l’economia e la religione, mettendo in evidenza il rapporto tra l’individuo e le dinamiche collettive nella societĂ .

Anticipatore dell’estetica del pixel nel linguaggio digitale, Bayrle è celebre per le “superforme”, complessi pattern realizzati a partire da immagini di persone, prodotti e macchine che l’artista ha declinato attraverso un’ampia gamma di forme, dalle tecniche di stampa alla pittura, dalla scultura al film.

In dialogo con la nuova grande installazione realizzata da Bayrle per la Pista 500, la mostra Form Form SuperForm ripercorre i principali temi e iconografie dell’artista, come l’automobile, simbolo di movimento ed energia, tra status symbol e prodotto di massa. L’ex fabbrica Fiat del Lingotto diventa il luogo ideale per accogliere le opere dell’artista interessato alla produzione industriale in serie e alla societĂ  dei consumi, in una fascinazione che giĂ  negli anni Settanta lo porta a guardare alla Fiat come fonte d’ispirazione per il suo lavoro.

A cura di Sarah Cosulich e Saim Demircan, Form Form SuperForm sarĂ  aperta da venerdì 3 novembre 2023 a martedì 2 aprile 2024

Da venerdì 3 novembre 2023 sino a martedì 2 aprile 2024, Pinacoteca Agnelli presenta la terza edizione di Beyond the Collection con Lucy McKenzie e Antonio Canova. Vulcanizzato, progetto a cura di Lucrezia Calabrò Visconti, che vedrĂ  l’artista scozzese Lucy McKenzie (Glasgow, 1977; vive a Bruxelles) dialogare con le opere dello scultore neoclassico Antonio Canova (1757, Possagno – 1822, Venezia) presenti nella Collezione Giovanni e Marella Agnelli.

Vulcanizzato prende le mosse dai due gessi di Antonio Canova Danzatrice con dito al mento (1809-1814) e Danzatrice con mani sui fianchi (1811-1812), al centro di un’installazione ideata dall’artista Lucy McKenzie. La mostra propone una riflessione sulla costruzione di modelli e simboli tra la statuaria classica, la scultura decorativa e i manichini utilizzati solitamente nei display commerciali. L’ideale di bellezza diffuso, tra gli altri, dalla scultura canoviana, ha attraversato epoche e ambiti diversi per giungere all’iper-capitalismo del corpo rappresentato dai manichini prodotti in serie in ambito commerciale.

Le installazioni dell’artista esplorano la relazione della pittura e della scultura con la costruzione del valore, la cultura popolare e la propaganda politica. Nel suo lavoro spesso emerge la dimensione storica e sociale che sottende la distanza tra la storia dell’arte e le arti decorative, la storia della moda, il design e gli oggetti di consumo.

Il titolo della mostra, che ricorda l’immaginario infernale della cultura greca classica, si riferisce alla “vulcanizzazione”, una tipologia di lavorazione della gomma comune nell’industria automobilistica come nell’industria calzaturiera. Il titolo allude alla trasmigrazione di simboli e significati tra ambiti diversi e al ruolo dei processi produttivi nella costruzione di mitologie collettive. 

La programmazione di Pinacoteca Agnelli si estende fuori dagli spazi del museo dando vita a un ambizioso progetto di arte all’aperto, che arricchisce la Pista 500 con un percorso espositivo sorprendente: una serie di installazioni artistiche e ambientali dialogano inaspettatamente con l’architettura, il paesaggio e i simboli di un luogo emblematico di Torino. La storica pista utilizzata dalla fabbrica FIAT per il collaudo delle auto sul tetto del Lingotto e la sua rampa di accesso vengono aperte al pubblico attraverso un progetto artistico che entra in relazione con il nuovo giardino pensile realizzato da FIAT. Nelle immagini le opere di Julius Von Bismarck e Thomas Bayrle.

Maggiori informazioni sul sito della Pinacoteca Agnelli