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Apr 15


Nella Circoscrizione 2, a Mirafiori Nord sono stati intitolati 3 giardini.
La cerimonia di intitolazione si è svolta presso la bocciofila Mirafiori Nord e, alla presenza dell’Assessore allo Sport Stefano Gallo e del Gonfalone della Città di Torino, un corteo si è mosso tra le vie del quartiere per raggiungere dapprima l’area verde compresa fra le vie Del Prete e D’Arborea per l’intitolazione a Carlo Compans de Brichanteau.
Carlo Compans de Brichanteau è stato presidente del CONI dal 1914 al 1920. Nel 1910 ha presieduto un comitato che in seguito diventa la S.A.E.S. “Società Anonima Esercizio Stadium” che ha finanziato la costruzione dell’imponente Stadium, il primo stadio di Torino e il più grande stadio d’Italia mai realizzato.
Successivamente il corteo si è spostato nel giardino situato fra le vie Sanremo e De Canal per l’intitolazione a Carlo Montù.
Carlo Montù dal 1913 presidente del Regio Rowing Club Italia e dal 1914 della FIGC. Propone la creazione di un Comitato Olimpico nazionale, poi divenuto CONI, di cui assume la vicepresidenza dal 1915 e la carica di Commissario fra il 1920 e il 1921. Nel 1919 diviene Presidente della Federazione Italiana Scherma.
Infine il corteo ha raggiunto il giardino fra via Gorizia e corso Cosenza per l’intitolazione a Ferruccio Novo.
Ferruccio Novo è ricordato soprattutto come presidente del Grande Torino (dal 1939 al 1953). Nel 1949 è parte della Commissione Tecnica Federale che allena la Nazionale, carica che mantiene fino ai mondiali brasiliani del 1950.
Le intitolazioni di questa mattina rientrano nell’ambito di Torino 2015 capitale europea dello Sport e fanno parte di un progetto più ampio che vuole intitolare le aree verdi a personaggi che hanno in qualche modo dato lustro alla nostra città con le loro imprese sportive.

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Gen 16


Da stamattina si chiama “Giardino Jan Palach” l’area attrezzata a verde e giochi per bambini di fronte alla Residenza Universitaria di via San Domenico, all’angolo con via Bellezia e a pochi passi da Palazzo Civico.
A inaugurare la nuova denominazione, in rappresentanza della Città di Torino, il consigliere comunale Maurizio Marrone, con una cerimonia alla quale sono intervenuti, tra gli altri, la presidente dell’EDISU Marta Levi, il presidente della Circoscrizione Centro-Crocetta, Massimo Guerrini e i consoli onorari di Repubblica Ceca (Franco Aprile) e Slovacchia (Giuseppe Pellegrino).
Proprio in nome dell’indipendenza dell’allora Cecoslovacchia, invasa nell’estate del 1968 da truppe sovietiche e del Patto di Varsavia, che l’appena ventenne Jan si diede fuoco sulla piazza principale di Praga. Era il 16 gennaio del 1969.
Il ragazzo morì dopo giorni d’agonia, per le gravi ustioni riportate: ai funerali presero parte 600mila persone. Nei giorni seguenti, altri sei giovani seguirono il suo drammatico esempio, una campagna di resistenza estrema preannunciata dalla lettera che lo stesso Palach aveva scritto prima di darsi fuoco. Ragazzi purtroppo non passati alla storia, per via della censura operata dal regime sulle loro tragedie, ma che, come Jan Palach – è stato sottolineato nel corso della cerimonia – tentarono di scuotere le coscienze del loro Paese e dell’opinione pubblica occidentale.
“Jan Palach è un simbolo di libertà più che mai attuale”, ha ricordato il consigliere Marrone, “un esempio per la gioventù di oggi di come sia esistito un altro ’68”.

[fonte: Ufficio stampa del Consiglio comunale]

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Nov 25


In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne la Città di Torino ha organizzato, martedì 25 novembre alle ore 11 presso l’Auditorium del Liceo Scientifico Carlo Cattaneo, una cerimonia di intitolazione del giardino sito tra via Chambery, via Cirenaica e via Col di Lana alle “Vittime di femminicidio”. Nel giardino è stata rappresentata l’installazione artistica “The sacrifice – Pu-pi-lla” a cura di Raoul Gilioli.
Femminicidio è un neologismo che abbiamo appreso, purtroppo, da qualche anno.
Il termine ripreso e diffuso negli appelli internazionali dalle madri delle giovani ragazze uccise in Messico a Ciudad Juarez, è ora diventato tristemente anche in Italia di uso comune nella cronaca nera.
Il giardino, la cui intitolazione è stata proposta dalla Consulta Femminile Comunale, viene dedicato, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a tutte le donne vittime di atti di violenza, spesso maturati in famiglia, da un partner che confonde il possesso con l’affetto, da chi non accetta la fine di una relazione, da chi in definitiva non riconosce il diritto di ogni donna di poter scegliere il proprio futuro. Sarà uno spazio destinato al tempo libero, che potrà favorire la meditazione e la sensibilizzazione sul dolente fenomeno e sulla considerazione dovuta al genere femminile, promuovendo comportamenti rispettosi dei diritti di tutti.

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