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Set 28


Da questa mattina, i due tratti dei Murazzi sul Po, a nord e a sud del ponte Vittorio Emanuele I portano il nome rispettivamente di Fred Buscaglione e Gipo Farassino.
I due artisti torinesi sono stati ricordati nella cerimonia che si è svolta in piazza Vittorio Veneto, prima dello scoprimento delle targhe.
Fred Buscaglione, nato a Torino nel 1921 e vissuto nel quartiere Vanchiglia, “è stato una meteora del firmamento della canzone e del costume italiano ma la traccia del suo passaggio non si è ancora spenta”, ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale, Fabio Versaci.
Il ricordo dell’interprete di “Guarda che luna” è stato affidato alle parole di Gianna Molinar e di Fred Chiosso, figlio di Leo Chiosso che fu l’autore delle 56 canzoni interpretate da Fred Buscaglione.
Ricordando invece Gipo Farassino, Versaci ne ha evidenziato, “l’impegno nel divulgare e mantenere viva la tradizione popolare e quel ruvido dialetto delle sue canzoni che piaceva anche ai non torinesi”.
Gipo, nato a Torino nel 1934, è stato descritto anche dal giornalista Gabriele Ferraris, amico di famiglia. “Non voglio ricordare l’artista che tutti continuiamo ad amare, ha affermato, ma l’uomo colto, spiritoso, intelligente, forte e profondamente buono, come sanno essere buoni gli uomini cresciuti a muso duro, con i pugni in tasca dentro i quali hanno delle carezze”.
Il consigliere comunale Fabrizio Ricca (promotore delle intitolazioni insieme all’ex consigliere comunale Roberto Carbonero) ha sottolineato come Gipo Farassino abbia avuto il merito di far diventare la sua musica popolare un patrimonio non solo di Torino, ma anche del Piemonte e dell’intero Paese.
Dopo il saluto del presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini, le autorità, gli amici e i parenti degli artisti hanno scoperto le targhe a loro dedicate.

[Fonte: Comnunicati stampa della Città di Torino]

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Giu 08


“Favole di pace”, ”Cipì”, “Il mistero del cane”, sono alcuni titoli delle favole nate dalla fantasia di Mario Lodi, scrittore, pedagogista e insegnante, molto amato delle bambine e dei bambini.

All’autore cremonese,  nel corso di una cerimonia, è stata intitolata la scuola statale dell’infanzia di via Garessio 24/a. Alla cerimonia ha partecipato Federica Patti, assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino.

Dopo la posa della targa i bambini, insieme alle loro mamme, papà, e a quanti abitano nel quartiere, hanno festeggiato l’avvenimento con giochi e canti. Ilenia Speranza, attrice di teatro della cooperativa Mus-e, ha letto alcune pagine tratte dal racconto “Il pensiero di Brio”.

Per l’occasione è stata inaugurata una parete interna del cortile di via Garessio dipinta dai bambini, guidati dell’artista Simona Balma Mion.

I testi di Mario Lodi arricchiscono, insieme ad altri autori per l’infanzia, gli scaffali delle biblioteche delle scuole dell’infanzia torinesi. E’ stato un grande maestro della pedagogia attiva ed esponente di spicco del Movimento di cooperazione educativa. Secondo il maestro “l`apprendimento parte dal bambino, dal suo mondo, da ciò che conosce e gli è caro, quindi è necessario associare, qualsiasi materia, con la vita di tutti i giorni”. Ecco perché le sue metodologie educative privilegiano i laboratori, le arti grafiche e pittoriche, esperienze che consentono alle bambine e ai bambini di dare forma con le loro mani alla fantasia.

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Apr 07


In piazza Pasquale Villari, nella Circoscrizione 5, è stato inaugurato il giardino Augusto Daolio, cantante, attivista e pittore italiano, cofondatore del gruppo musicale dei Nomadi insieme a Beppe Carletti.
Alla cerimonia erano presenti: Enzo Lavolta, vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Torino; Beppe Carletti, Rosanna Fantuzzi, compagna di Augusto Daolio, Marco Novello, presidente della Circoscrizione 5 e l’ex consigliere comunale Luca Cassiani, autore della proposta di intitolazione su richiesta del Nomadi Fans Club “I Vagabondi della Mole”.
Una cerimonia di intitolazione fuori dall’ordinario grazie alla presenza della cover band “Le ombre del nomade” che ha eseguito un piccolo concerto per i tanti fan convenuti all’appuntamento.
Daolio, fondatore nel 1963 del gruppo musicale “Nomadi”, ne fu per lungo tempo autore, leader e voce solista. Appassionato di poesia e pittura, l’impegno sociale, civile e politico ne caratterizzarono la vita lontano dal palco.
Dopo la sua morte, nel 1992, venne fondata l’Associazione “Augusto per la vita”, presieduta dalla compagna Rosanna Fantuzzi, con l’obiettivo di finanziare la ricerca oncologica, la formazione di medici specializzati, l’acquisto di apparecchiature e strumenti per i centri di Ricerca e Cura.

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