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Set 16


È stato intitolato a Paolo Osiride Ferrero il grande giardino dell’Housing Giulia, nel cuore del Distretto Sociale Barolo. Una persona simbolo nel tempo presente per un luogo simbolo nella storia della città nella lotta alle diseguaglianze con risposte concrete.
Una vita dedicata a combattere le barriere. Una vita all’insegna del volontariato, prima in Parrocchia, poi, per oltre vent’anni, come segretario e presidente della CPD-la Consulta per le Persone in difficoltà, in trincea contro le discriminazioni e le ingiustizie. Una vita piena, quella di Paolo Osiride Ferrero, sotto il profilo professionale e personale, ricca di riconoscimenti, Cavaliere della Repubblica Italiana.
A Lui, l’Opera Barolo, dedica il grande giardino dell’Housing Giulia, un luogo simbolo della città, già “Rifugio”, il primo edificio del Distretto Sociale costruito nel 1821 dalla Marchesa Giulia Colbert, per dare futuro alle persone in difficoltà. Il luogo, con una nuova vocazione, da gennaio 2016, è diventato un modello innovativo a livello nazionale nell’abitare collettivo con la sua mixitè di persone e famiglie in temporanea difficoltà accompagnate verso la piena autonomia, lavoratori e studenti fuori sede, visitatori della città, di ogni nazionalità.
Paolo Osiride Ferrero è nato nel 1938 a Torino ed è scomparso a fine luglio. Sposato con Franca, che lo ha preceduto lo scorso anno, ha avuto due figli. Colpito in tenera età dalla poliomielite, ha dimostrato fin da giovane un grande talento musicale, conquistando numerosi riconoscimenti per le sue esecuzioni con la fisarmonica e lavorando sempre con i giovani. Ha studiato canto, pianoforte e composizione al Conservatorio di Torino. Nel 1972 ha scelto di prendere l’aspettativa dal suo impiego al Comune di Torino per tentare il concorso al coro della Rai di Torino. Contro ogni pronostico, ha superato l’esame e ha occupato il posto tra i tenori fino allo scioglimento dell’organico da parte della Rai, nel 1993. Nello stesso anno è andato in pensione, dedicando la sua vita alla battaglia per il riconoscimento dei diritti e alla lotta per l’integrazione delle persone con disabilità, distinguendosi per l’energia e l’efficacia dei suoi interventi e per la praticità delle sue proposte.
Nell’occasione, un omaggio musicale a un musicista: ha fatto tappa all’Housing Giulia, per la prima volta, la rassegna MITO per la Città di MITO SettembreMusica con l’esibizione di La Fanfare, con Riccardo Albry, Vincenzo Atanasio, Ilaria Foxi, Mattia Gallo, Cesare Mecca, Francesco Salonna, trombe, allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, della Scuola di tromba di Roberto Rossi – Musiche di Paul Dukas, Georg Philipp Telemann, Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni.
Sono intervenuti: Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino; Giuseppe Antonucci, Presidente della CPD; Sonia Schellino e Francesca Leon – rispettivamente Assessore alle Politiche Sociali e alla Cultura della Città di Torino.

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Mag 11


Il giardino di piazza Maria Teresa è stato oggi intitolato a Mario Lattes, editore, scrittore e artista, per decenni esponente di primo piano della cultura torinese, nato nel 1923 e scomparso all’età di 78 anni. In rappresentanza della Città di Torino è intervenuto il consigliere Federico Mensio, che ha ripercorso il poliedrico e fertilissimo itinerario umano, artistico e imprenditoriale di Mario Lattes. A capo della casa editrice portante il nome di famiglia, fondata dal nonno Simone negli ultimi anni del XIX secolo, l’intellettuale torinese di origine ebraica seppe dedicarsi con successo anche alla pittura (l’ultima retrospettiva, postuma, ad Alba nel 2016) e alla letteratura, pubblicando vari romanzi tra il 1959 e il 1985, tra cui quello dedicato all’incendio che distrusse il Teatro Regio. Alla cerimonia, che per via della pioggia si è svolta – prima dello scoprimento della targa presso il giardino – nello spazio espositivo della Fondazione Bottari Lattes, in via della Rocca 37B, hanno preso parte anche l’assessora alla Cultura Francesca Leon e il presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini, oltre a familiari dello scomparso ed appassionati di arte e cultura

[Fonte: Comunicati stampa Città di Torino]

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Apr 07


In piazza Pasquale Villari, nella Circoscrizione 5, è stato inaugurato il giardino Augusto Daolio, cantante, attivista e pittore italiano, cofondatore del gruppo musicale dei Nomadi insieme a Beppe Carletti.
Alla cerimonia erano presenti: Enzo Lavolta, vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Torino; Beppe Carletti, Rosanna Fantuzzi, compagna di Augusto Daolio, Marco Novello, presidente della Circoscrizione 5 e l’ex consigliere comunale Luca Cassiani, autore della proposta di intitolazione su richiesta del Nomadi Fans Club “I Vagabondi della Mole”.
Una cerimonia di intitolazione fuori dall’ordinario grazie alla presenza della cover band “Le ombre del nomade” che ha eseguito un piccolo concerto per i tanti fan convenuti all’appuntamento.
Daolio, fondatore nel 1963 del gruppo musicale “Nomadi”, ne fu per lungo tempo autore, leader e voce solista. Appassionato di poesia e pittura, l’impegno sociale, civile e politico ne caratterizzarono la vita lontano dal palco.
Dopo la sua morte, nel 1992, venne fondata l’Associazione “Augusto per la vita”, presieduta dalla compagna Rosanna Fantuzzi, con l’obiettivo di finanziare la ricerca oncologica, la formazione di medici specializzati, l’acquisto di apparecchiature e strumenti per i centri di Ricerca e Cura.

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