È stato intitolato a Paolo Osiride Ferrero il grande giardino dell’Housing Giulia, nel cuore del Distretto Sociale Barolo. Una persona simbolo nel tempo presente per un luogo simbolo nella storia della città nella lotta alle diseguaglianze con risposte concrete.
Una vita dedicata a combattere le barriere. Una vita all’insegna del volontariato, prima in Parrocchia, poi, per oltre vent’anni, come segretario e presidente della CPD-la Consulta per le Persone in difficoltà, in trincea contro le discriminazioni e le ingiustizie. Una vita piena, quella di Paolo Osiride Ferrero, sotto il profilo professionale e personale, ricca di riconoscimenti, Cavaliere della Repubblica Italiana.
A Lui, l’Opera Barolo, dedica il grande giardino dell’Housing Giulia, un luogo simbolo della città, già “Rifugio”, il primo edificio del Distretto Sociale costruito nel 1821 dalla Marchesa Giulia Colbert, per dare futuro alle persone in difficoltà. Il luogo, con una nuova vocazione, da gennaio 2016, è diventato un modello innovativo a livello nazionale nell’abitare collettivo con la sua mixitè di persone e famiglie in temporanea difficoltà accompagnate verso la piena autonomia, lavoratori e studenti fuori sede, visitatori della città, di ogni nazionalità.
Paolo Osiride Ferrero è nato nel 1938 a Torino ed è scomparso a fine luglio. Sposato con Franca, che lo ha preceduto lo scorso anno, ha avuto due figli. Colpito in tenera età dalla poliomielite, ha dimostrato fin da giovane un grande talento musicale, conquistando numerosi riconoscimenti per le sue esecuzioni con la fisarmonica e lavorando sempre con i giovani. Ha studiato canto, pianoforte e composizione al Conservatorio di Torino. Nel 1972 ha scelto di prendere l’aspettativa dal suo impiego al Comune di Torino per tentare il concorso al coro della Rai di Torino. Contro ogni pronostico, ha superato l’esame e ha occupato il posto tra i tenori fino allo scioglimento dell’organico da parte della Rai, nel 1993. Nello stesso anno è andato in pensione, dedicando la sua vita alla battaglia per il riconoscimento dei diritti e alla lotta per l’integrazione delle persone con disabilità, distinguendosi per l’energia e l’efficacia dei suoi interventi e per la praticità delle sue proposte.
Nell’occasione, un omaggio musicale a un musicista: ha fatto tappa all’Housing Giulia, per la prima volta, la rassegna MITO per la Città di MITO SettembreMusica con l’esibizione di La Fanfare, con Riccardo Albry, Vincenzo Atanasio, Ilaria Foxi, Mattia Gallo, Cesare Mecca, Francesco Salonna, trombe, allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, della Scuola di tromba di Roberto Rossi – Musiche di Paul Dukas, Georg Philipp Telemann, Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni.
Sono intervenuti: Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino; Giuseppe Antonucci, Presidente della CPD; Sonia Schellino e Francesca Leon – rispettivamente Assessore alle Politiche Sociali e alla Cultura della Città di Torino.
In occasione della solennità del Corpus Domini e della memoria del miracolo eucaristico di Torino, l’arcivescovo emerito, il cardinale Severino Poletto, ha presieduto la celebrazione eucaristica nella quale ha festeggiato il suo 60° anniversario di ordinazione presbiterale. Nominato arcivescovo di Torino nel 1999, Poletto ha guidato l’arcidiocesi fino all’autunno del 2010, quando gli subentrò monsignor Cesare Nosiglia che ha concelebrato la messa.
Al termine della messa si è svolta la processione fino alla Basilica del Corpus Domini dove si è svolta l’adorazione eucaristica.
Presente alla messa e alla processione l’Assessora Sonia Schellino e il Gonfalone della Città di Torino.