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Giu 06


In occasione della solennità del Corpus Domini e della memoria del miracolo eucaristico di Torino, l’arcivescovo emerito, il cardinale Severino Poletto, ha presieduto la celebrazione eucaristica nella quale ha festeggiato il suo 60° anniversario di ordinazione presbiterale. Nominato arcivescovo di Torino nel 1999, Poletto ha guidato l’arcidiocesi fino all’autunno del 2010, quando gli subentrò monsignor Cesare Nosiglia che ha concelebrato la messa.
Al termine della messa si è svolta la processione fino alla Basilica del Corpus Domini dove si è svolta l’adorazione eucaristica.
Presente alla messa e alla processione l’Assessora Sonia Schellino e il Gonfalone della Città di Torino.

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Mar 17


Le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale, nella ricorrenza del 156° anniversario dell’Unità d’Italia proclamata il 17 marzo 1861, si sono svolte in via Andrea Doria di fronte al monumento a Giuseppe Mazzini.
Presente il Gonfalone della Città di Torino, decorato di medaglia d’oro al Valor Militare e la Banda musicale del Corpo di Polizia Municipale che ha accompagnanto la cerimonia.
La sindaca Appendino e le autorità civili e militari presenti hanno deposto una corona di alloro al monumento di Mazzini per ricordare tutti i caduti del Risorgimento Italiano.
La prima parte dei festeggiamenti si è conclusa con il discorso della sindaca Chiara Appendino e l’esecuzione dell’Inno d’Italia.
Tutti i presenti hanno quindi formato un piccolo corteo fino alla Bibliteca Nazionale dove all’auditorum vivaldi si è svolta una cerimonia aperta alle scuole.

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Feb 23


“Credo che né l’ideologia, né l’anelito verso un qualsiasi ideale possano giustificare quanto accaduto. Oltrepassata la linea di demarcazione che separa la legittima rivendicazione politica dall’azione violenta, non vi sono motivazioni che tengano”. Il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci ha aperto con queste parole la commemorazione di Roberto Crescenzio, che aveva solo 22 anni quando morì nel rogo del bar discoteca L’Angelo Azzurro, a pochi passi dall’Università. Il 1°ottobre del 1977, il locale era stato preso d’assalto a colpi di bottiglie incendiarie da un gruppo staccatosi da un corteo che percorreva via Po: il giovane, avvolto dalle fiamme, riportò terribili ustioni che ne causarono la morte dopo due giorni di sofferenze. A quarant’anni da quel tragico episodio, la Città di Torino e l’Associazione Vittime del Terrorismo (AIVITER) hanno ricordato Roberto Crescenzio con una targa collocata sulla facciata del numero 46 di via Po, dove allora si trovava il bar distrutto dalle molotov. Lo scoprimento della targa, omaggio a una vita distrutta da un’azione di sconsiderata violenza, è stato preceduto da un affollato incontro nell’aula magna del vicino Liceo classico “Vincenzo Gioberti”. Il presidente Versaci, nel suo intervento, ha anche sottolineato: “terrorismo è il creare morte e scompiglio, gettare nella disperazione persone innocenti”, definendo inoltre fuorvianti alcune polemiche dei giorni scorsi sull’”etichettatura di un atto che fu d’inusitata violenza”, ricordando come il clima violento di quegli anni fosse preludio alle tante tragedie legate ai terrorismi di sinistra e di destra, “con pezzi deviati dello Stato dietro quest’ultimo”. Hanno poi preso la parola il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, il presidente dell’AIVITER Roberto Della Rocca, che ha fatto una minuziosa ricostruzione di quel drammatico giorno, ed una cugina dello scomparso, Federica Marchioro. Al termine dell’incontro, un breve corteo aperto dal Gonfalone della Città ha raggiunto la targa, sino a quel momento rivestita da una bandiera tricolore, per la simbolica cerimonia dello scoprimento.

[fonte: Ufficio stampa del consiglio comunale]

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