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Mag 01


La terza edizione del Torino Jazz Festival, terminata con la no stop del 1° maggio, e in ultimo con l’esibizione di Elio e Le Storie, è stata uno straordinario successo.
Circa 200mila persone hanno assistito ai concerti in programma – dall’anteprima (17-19 e 22-24 aprile) a tutto il Festival (durato dal 25 aprile al 1° maggio, un giorno in più rispetto allo scorso anno ) in piazza Castello, nelle sale da concerto (Auditorium Rai – Conservatorio Giuseppe Verdi – Teatro Vittoria), al Jazz Club Torino, al Tram itinerante, al Circolo dei Lettori, al cinema Massimo, alle mostre di Ars Captiva Groove, agli spazi dedicati al Fringe.
Si è registrata una grande affluenza di turisti, italiani e stranieri, alcuni dei quali – come da loro dichiarato – hanno pianificato il soggiorno in città per partecipare anche alla manifestazione musicale.
Nelle immagini del fotoblog il concerto del 1°maggio e l’esibizione di Caetano Veloso del 30 aprile.

www.torinojazzfestival.it

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Apr 29


Pioggia, sole, primavera, estate, inverno, temporale, arcobaleno… in pochi giorni il Torino Jazz Festival ha vissuto praticamente ogni condizione meteo ma continua a richiamare tanta gente appassionata di musica e di jazz.
In questa galleria fotografica le immagini dal Dance Space di piazza Vittorio Veneto con la Swing Dance Torino e Turin Cats, il concerto di Enzo Avitabile e i Bottari di Portico sul main stage di piazza Castello e infine Music on the river con il suggestivo assolo del trombettista Avishai Cohen.

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Apr 28


Prosegue l’intenso programma del Torino Jazz Festival che da giorni anima piazze e vie della nostra città.
Al Jazz Club Torino, in Piazzale Valdo Fusi, tutte le sere dalle 19,30 la rassegna Downtown Jazz che vede un eccezionale gruppo, The Jimmy Cobb Italian Trio, fungere da sezione ritmica residente per tutto il periodo del festival. Proprio come in un jazz club di Manhattan. Il trio vede la presenza del mitico Jimmy Cobb alla batteria: un musicista che sul biglietto da visita può scrivere di aver suonato in Kind of Blue di Miles Davis. Ospite d’eccezione la cantante Sheila Jordan, grande vocalist, ispirata da Parker e allieva di Tristano: un’artista completa che ha iniziato a calcare le scene con i grandi boppers.
Alle 21 sul main stage del TJF di scena Manu Dibango con il suo 8 Decades Tour.
Emmanuel N’Djokè Manu Dibango, sassofonista camerunense di 80 anni, è il leone d’Africa, in prima linea da più di mezzo secolo, con un tour il cui titolo la dice lunga sulla sua longevità artistica. Talentuoso sassofonista e suonatore di marimba, ambasciatore africano, pioniere della world music, produttore di dischi, filantropo e filosofo, reporter e antropologo, Dibango è amante di ogni genere: dal funky all’hip hop, dal cabaret alla canzone d’autore, dal gospel al reggae, dalla musica latina ai ritmi dell’Africa occidentale. E anche grande jazzman.
Nel 1986 viene insignito della Medaglia delle Arti e delle Lettere dal Ministro della Cultura francese Jack Lang. Dagli anni Novanta ad oggi Manu Dibango diventa una sorta di ambasciatore della musica africana e dello scambio culturale tra i popoli collaborando con i più grandi artisti del contenente: Angélique Kidjo, Youssou N’Dour, Salif Keita e King Sunny Adé, ma anche con star europee come Sinead O’Connor, Manu Katché, Peter Gabriel, Enzo Avitabile.

Il sabato del Jazz
Venerdì 25 aprile. Il Jazz della Liberazione

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