Prosegue l’intenso programma del Torino Jazz Festival che da giorni anima piazze e vie della nostra città .
Al Jazz Club Torino, in Piazzale Valdo Fusi, tutte le sere dalle 19,30 la rassegna Downtown Jazz che vede un eccezionale gruppo, The Jimmy Cobb Italian Trio, fungere da sezione ritmica residente per tutto il periodo del festival. Proprio come in un jazz club di Manhattan. Il trio vede la presenza del mitico Jimmy Cobb alla batteria: un musicista che sul biglietto da visita può scrivere di aver suonato in Kind of Blue di Miles Davis. Ospite d’eccezione la cantante Sheila Jordan, grande vocalist, ispirata da Parker e allieva di Tristano: un’artista completa che ha iniziato a calcare le scene con i grandi boppers.
Alle 21 sul main stage del TJF di scena Manu Dibango con il suo 8 Decades Tour.
Emmanuel N’Djokè Manu Dibango, sassofonista camerunense di 80 anni, è il leone d’Africa, in prima linea da più di mezzo secolo, con un tour il cui titolo la dice lunga sulla sua longevità artistica. Talentuoso sassofonista e suonatore di marimba, ambasciatore africano, pioniere della world music, produttore di dischi, filantropo e filosofo, reporter e antropologo, Dibango è amante di ogni genere: dal funky all’hip hop, dal cabaret alla canzone d’autore, dal gospel al reggae, dalla musica latina ai ritmi dell’Africa occidentale. E anche grande jazzman.
Nel 1986 viene insignito della Medaglia delle Arti e delle Lettere dal Ministro della Cultura francese Jack Lang. Dagli anni Novanta ad oggi Manu Dibango diventa una sorta di ambasciatore della musica africana e dello scambio culturale tra i popoli collaborando con i più grandi artisti del contenente: Angélique Kidjo, Youssou N’Dour, Salif Keita e King Sunny Adé, ma anche con star europee come Sinead O’Connor, Manu Katché, Peter Gabriel, Enzo Avitabile.
Il sabato del Jazz
Venerdì 25 aprile. Il Jazz della Liberazione