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Ott 31


A Torino la 26esima edizione di Altissimala principale fiera d’arte contemporanea in Italia a cui partecipano ogni anno oltre 200 gallerie da tutto il mondo. La manifestazione è l’evento di punta della grande settimana dell’arte contemporanea a Torino.

In aggiunta all’esposizione fieristica, Artissima si compone di tre sezioni artistiche dirette da board di curatori e direttori di musei internazionali, dedicate agli artisti emergenti, al disegno e alla riscoperta dei grandi pionieri dell’arte contemporanea.

La parte fieristica dell’esposizione di Artissima si articola in quattro sezioni, sottoposte al vaglio del Comitato della fiera:

Main Section, dedicata alle gallerie più consolidate della scena internazionale dell’arte contemporanea;

Dialogue, dedicata esclusivamente a gallerie emergenti o gallerie con un approccio sperimentale che intendono presentare uno stand monografico o lavori di 2 artisti in dialogo;

New Entries, dedicata alle gallerie attive da meno di cinque anni per la prima volta a Torino;

Art Spaces & Editions, dedicata alle gallerie specializzate in edizioni e multipli d’artista e agli spazi no profit. 

Artissima afferma nel 2019 la propria attitudine pionieristica e propone come tema trasversale di riflessione, attorno al quale far convergere l’attenzione, il binomio desiderio/censura.

L’obiettivo del tema scelto per l’edizione di quest’anno è quello di stimolare una riflessione sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee; sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano; sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo.

Ci sarà inoltre una sezione “Present Future” dedicata ai talenti emergenti, selezionati da giovani curatori internazionali; una parte “Back to the Future”, la sezione di Artissima dedicata a mostre personali dei grandi pionieri dell’arte; la sezione “Disegni” dedicata a questa particolare forma espressiva.

In occasione dei suoi cinquant’anni, il film The Italian Job diventa il protagonista di una sorprendente installazione, Hang On A Minute Lads… I’ve Got A Great Idea, dello scultore inglese Richard Wilson. Il progetto, a cura di Mark Hinchcliffe con Heidi Donohoe, è prodotto in collaborazione con il Gruppo Building e sarà visibile dal 31 ottobre al 2 dicembre 2019 in via Lascaris 5 a Torino.

Tutte le informazioni su www.artissima.it

[Fonte: InPiemonteInTorino]

Ott 30


Per la 15esima edizione – in programma dal 30 ottobre al 3 novembre 2019 – Paratissima, la fiera internazionale degli artisti indipendenti, aprirà per la prima volta al pubblico le porte dell’ex Accademia Artiglieria di Torino, vicino a piazza Castello: dopo la Caserma La Marmora di via Asti, un altro spazio architettonico imponente di proprietà di CDP Investimenti SGR, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti. Nata nel 1679 come “Reale Accademia”, scuola di formazione per nobili e giovani gentiluomini alla vita di corte, fu in seguito trasformata in accademia militare e sede dell’esercito.

Precursore di una tendenza ormai diffusa, Paratissima, fin dalla sua prima edizione, ribalta il modello tradizionale di “fiera d’arte” lasciando spazio agli artisti, emergenti ma non solo, che hanno la possibilità di mostrare e promuovere il proprio lavoro in modo indipendente e alle gallerie d’arte che condividono lo spirito della manifestazione. Tema della 15esima edizione: Multiversity; 338 gli artisti selezionati; 7 le sezioni curate: Multiversity Exhibition, Ph.ocus – About Photography, Bootique – Fashion & Design, ICS – Independent Curated Spaces, N.I.C.E. Exhibitions, G@P – Galleries at Paratissima, Think BIG, la nuova sezione dedicata alle installazioni fuori misura.

Think BIG, in particolare, è il progetto espositivo curato da Francesca Canfora e Laura Tota dedicato a grandi opere d’arte, non solo per forma ma anche per contenuti e messaggi. Tra queste, Honest John di Antonio Riello, un grande missile di 8 metri (copia in scala 1:1 di un vero missile Terra-Terra statunitense degli anni Sessanta) che mostra icasticamente la crisi del modello culturale occidentale e l’inedita installazione site-specific in fibra ottica di Carlo Bernardini che entrerà a far parte di Luci d’Artista e si basa sul concetto di trasformazione percettiva, in cui la luce crea un disegno nello spazio che cambia secondo i punti di vista e gli spostamenti dello spettatore. Brama Renaissance di Robert Gligorov (courtesy Tomaso Renoldi Bracco) è ispirata al Laocoonte: come il serpente della statua, la tecnologia, rappresentata dalla spirale in inox, tutto avvolge, penetra e stravolge, mutando l’equilibrio che la natura e l’uomo hanno costruito nell’arco della loro evoluzione; mentre l’installazione Green Communities di Cracking Art, movimento artistico noto in tutto il mondo per la creazione di installazioni urbane caratterizzate dall’utilizzo di opere raffiguranti animali, realizzate in plastica rigenerabile colorata, porterà un branco di lupi nella manica dell’ex Accademia che si affaccia su via Verdi. Megalopoli futuristiche, fanghi post-atomici, rovine urbane sono i soggetti del lavoro di Giacomo Costa (courtesy Galleria Guidi & Schoen) realizzati con sofisticati processi digitali di derivazione cinematografica.

Tra i progetti speciali, “Let it light” di “NUR – New Urban Resources. Energia rinnovabile per Betlemme”: dalla Walled Off Hotel Gallery di Betlemme, meglio nota come il Museo di Banksy, grazie alla collaborazione con la Città di Torino, arriveranno i tre artisti finalisti di “Let it light” (E luce sia!), il contest di arti visive dedicato ai giovani artisti palestinesi di età compresa tra i 18 e i 35 anni che esporranno le loro opere all’ex Accademia e saranno i protagonisti dei talk e dei workshop in programma. I tre artisti: Ahmed Yasin, Nour Jabareen, Yazan Abusalamah.

Artddiction”, invece, è il contest organizzato in collaborazione con Opera Sociale Avventista Onlus che affronta il tema delle dipendenze da un punto di vista generale, concentrandosi sugli effetti che questa ha sulla libertà individuale dei soggetti che la sviluppano. In mostra a Paratissima, i dieci artisti selezionati esporranno le loro opere, insieme ai primi tre classificati.

Welcome to the Machine” è la mostra collettiva creata appositamente per il Festival della Tecnologia del Politecnico di Torino nel 160° anniversario della sua fondazione, che interpreta il rapporto tra uomo, tecnologia e società attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea. Le opere, selezionate tramite call, saranno esposte dal 30 ottobre al 15 novembre al Politecnico (corso Duca degli Abruzzi 24) in occasione del Festival della Tecnologia in programma dal 7 al 10 novembre.

Dopo “Habemus Hominem”, l’iconica opera d’arte di Jago, Feral Horses e Paratissima rinnovano la loro collaborazione per dare la possibilità a chiunque di diventare comproprietario di “Midsummer Night’s Dream” di Nazareno Biondo, una scultura in marmo bianco che raffigura una Vespa. L’opera d’arte ha un valore totale di 40mila euro e il 50% sarà messo in vendita in quote per un prezzo di 20 euro cadauna.

Marmorea Esperienza” è invece la personale di Ilaria Gasparroni, Paratissima Talent Prize 2018, a cura di Valeria Guglielmi e Alessandra Picchi.

Art in the City”, infine, è il progetto che si estende lungo un percorso espositivo in diversi quartieri della città, coinvolgendo esercizi commerciali, laboratori artigianali e studi professionali come location espositive all’interno di un vero e proprio network creativo con l’obiettivo di portare l’arte a contatto con il grande pubblico, contaminando la quotidianità in modo virale.        

Paratissima è organizzata da PRS. La direzione artistica è di Francesca Canfora. È realizzata con il supporto di CDP Investimenti SGR, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, il contributo di Compagnia di San Paolo e il patrocinio della Città di Torino.

Info
Paratissima
30 ottobre – 3 novembre 2019
Ex Accademia Artiglieria, Piazzetta Accademia Militare 3, Torino
www.paratissima.itinfo@paratissima.it

Ott 29


Martedì 29 ottobre è stata inaugurata la ventiduesima edizione di Luci d’Artista.

La cerimonia si è articolata in due momenti.
Alle 16.30, alle Officine Caos in piazza Montale, si è svolta la ‘Festa Illuminante’ nel corso della quale è stato presentato il progetto educativo-artistico-culturale ‘Incontri illuminanti con l’arte contemporanea’, quest’anno dedicato al tema Segni, segnali, simboli, connesso con l’opera luminosa ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli, esposta nella piazza. Ad anticipare l’accensione dell’opera di Pannoli la performance multidisciplinare “Animali Terribili, Ordine e Caos e Clips, azioni collettive” ispirate a opere d’arte contemporanea con i ragazzi delle scuole dell’Istituto Comprensivo Turoldo e gli abitanti partecipanti ai laboratori a cura di Stalker Teatro.
Alle 19.30 in piazza San Carlo, con la presentazione dell’inedita installazione luminosa ‘M I R A C O L A’ (co-prodotta dalla Città di Torino e dal Castello di Rivoli, a cura di IREN) di Roberto Cuoghi e l’accensione in contemporanea di tutte le altre opere, è stato dato il via ufficiale a ‘Luci d’Artista XXII’.  

La manifestazione, nata nel 1998 con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali, apre ufficialmente il ricco palinsesto di proposte dello Speciale Autunno di Contemporary Art Torino+Piemonte, periodo durante il quale si concentra il maggior numero di appuntamenti dedicati al contemporaneo.

Luci d’Artista, evento culturale particolarmente apprezzato in Italia e all’estero che offre a cittadini e turisti scenari unici nel campo dell’arte, è un progetto della Città di Torino realizzato da IREN Smart Solutions e Fondazione Teatro Regio Torino, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT; per il 2019/2020 Main Sponsor FPT Industrial, Sponsor Torino Outlet Village.

La rassegna propone nel territorio urbano uno speciale percorso lungo il quale il pubblico potrà cogliere le diverse visioni poetiche espresse dalle opere realizzate da artisti accomunati dall’attrazione per la luce, elemento immateriale ricco di potenziale.

Saranno 25 le installazioni allestite in città, 15 nel centro e 10 nelle circoscrizioni. Molte le novità di quest’anno. A ‘M I R A C O L A’ di Roberto Cuoghi in piazza San Carlo, si aggiunge il riallestimento (con innovazioni tecnologiche e strutturali) di ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria scelta dall’artista, il Ponte Vittorio Emanuele I, e ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma. Inoltre, la Città ha dato in prestito 16 costellazioni dell’opera originaria di Giammello alla città de L’Avana che sarà allestita e accesa in contemporanea con la manifestazione di Torino in Calle del Casco Histórico Galiano in occasione delle celebrazioni dei 500 anni dalla fondazione della Capitale di Cuba. L’operazione è realizzata in cooperazione con AICEC – Agenzia per l’Interscambio Culturale ed Economico con Cuba di Torino, il supporto tecnico di IREN e la collaborazione della Fondazione Torino Musei.

Le Luci in città