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Mar 26


Grande partecipazione all’evento ospitato a Torino per presentare i risultati del progetto Mobility As a Service for Italy e raccogliere le prossime sfide della mobilità, attraverso le voci di chi ha già preso parte al cambiamento.

Oltre 250 presenze e 30 speaker di alto profilo per â€œInnovazione in Movimentoâ€, iniziativa promossa congiuntamente dal Comune di Torino e dal Comune di Milano con il supporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, che si è tenuta alle Officine Grandi Riparazioni a Torino.

La giornata di lavori è stata l’occasione per esplorare le opportunità e il futuro della mobilità sostenibile a partire dal programma Mobility As a Service for Italy (MaaS4Italy), progetto finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR e gestito dal Dipartimento per la trasformazione digitale in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

MaaS4Italy prevede la sperimentazione in più fasi su scala nazionale di applicazioni di mobilità come servizio, ovvero un concetto globale di mobilità caratterizzata dall’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato, in futuro anche abilitati da soluzioni di guida autonoma, accessibili grazie ad un unico canale digitale. Due i pilastri progettuali dell’iniziativa: la sperimentazione MaaS, partita prima in tre città “pilota†(Milano, Napoli e Roma) e proseguita in altre tre città metropolitane (Bari, Firenze e Torino) per poi abbracciare altri sette territori “follower†(la Provincia Autonoma di Bolzano e le Regioni Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Veneto) e due Living Lab, nelle città di Milano e Torino, per testare soluzioni innovative abilitate dalle tecnologie CCAM (Cooperative, Connected and Automated Mobility) applicate al trasporto urbano di persone e merci.

Nella giornata i partecipanti sono stati coinvolti attraverso sessioni di confronto, key note speech e tavole rotonde, focalizzati sulle innovazioni nel settore della mobilità urbana: dai nuovi modelli di sharing mobility alla digitalizzazione dei servizi di trasporto pubblico sino ai percorsi di guida autonoma per il Trasporto Pubblico Locale e la logistica di ultimo miglio.

La guida e la moderazione dell’evento è stata affidata ad Ilaria Potenza, giornalista e autrice di podcast.

La giornata ha preso il via con un dibattito istituzionale di alto livello per contestualizzare il ruolo del PNRR nel favorire la transizione ecologica e digitale nel settore della mobilità e dei trasporti a beneficio dei sistemi urbani, che ha visto protagonisti il Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione Alessio Butti ed il Sindaco Stefano Lo Russo.

“In un mondo che si muove rapidamente verso l’orizzonte di una mobilità sempre più integrata e sostenibile, il progetto “Mobility As a Service for Italy†ha un’importanza di assoluto rilievo. Il sostegno del PNRR a questa iniziativa non è solo un investimento nel futuro dei trasporti, ma una testimonianza del ruolo cruciale che il governo Meloni attribuisce all’innovazione e alla digitalizzazione anche in questo settore. La collaborazione tra il Dipartimento che dirigo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e città come Torino e Milano dimostra inoltre il nostro impegno concreto verso una visione di mobilità che privilegia l’accessibilità, la sostenibilità e, soprattutto, le persone†così ha dichiarato il Sottosegretario Alessio Butti durante la sessione di apertura.

Durante il suo intervento, anche il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha rimarcato il ruolo del PNRR nel favorire la transizione ecologica e digitale di Torino e dell’Italia. “Le risorse del Pnrr rappresentano una leva importante per la transizione ecologica e digitale. A Torino â€“ ha detto – abbiamo messo in campo investimenti per ridurre le emissioni favorendo lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile e l’economia circolare, come l’acquisto di 245 nuovi autobus elettrici, azioni diffuse di rigenerazione urbana, efficientamento energetico e riqualificazione di scuole, biblioteche, residenze pubbliche, impianti sportivi, mercati, piazze. Sono previsti nuovi collegamenti ciclabili e azioni di cura del verde per combattere gli effetti del clima che cambia oltre a nuovi servizi digitali per una pubblica amministrazione più vicina al cittadino. Le città – ha concluso – mettono in atto azioni di sostenibilità per dare impulso alla mobilità elettrica e potenziare il trasporto pubblico locale ma è evidente che queste dipendano da una dimensione nazionale e, su scala ancora più ampia, europea dove auspichiamo di poter continuare a lavorare in modo sinergico nella direzione intrapresa verso quella che possa essere davvero la mobilità del futuroâ€.

L’Assessora Arianna Censi del Comune di Milano ha così commentato la sperimentazione in corso a Milano grazie al programma MaaS4Italy: â€œQuesta sperimentazione ci offre la possibilità di testare non solo una nuova modalità di programmare i trasporti, attraverso i servizi digitali, ma consente anche ai cittadini l’opportunità di confrontare i mezzi a disposizione e scegliere quello o quelli ritenuti più consoni alle loro necessita, integrandoli, ed effettuando un unico pagamento. Uno strumento che rende ancora più facile muoversi senza usare l’auto privata, portando di conseguenza al decongestionamento del traffico e al miglioramento dell’inquinamento atmosferico. Tutto ciò è perfettamente in linea con gli obiettivi della nostra amministrazione: avere una mobilità sostenibile, integrata e accessibile, tesa al miglioramento della qualità della vita dei cittadiniâ€

Nel corso dei lavori si sono susseguiti interventi di opinion leader nazionali ed internazionali sul tema della mobilità sostenibile.

Tra gli speaker d’eccezione Sampo Hietanen, fondatore di MaaS Global che ha riportato le prospettive dell’applicazione del paradigma Mobility As a Service nel mondo con un focus sulla sostenibilità ambientale e sociale di lungo periodo.

La prima tavola rotonda della giornata è stata invece dedicata a â€œLe sperimentazioni MaaS in Italia: stato dell’arte e prospettiveâ€, occasione per presentare i risultati delle prime sperimentazioni MaaS a Milano, Napoli e Roma, che hanno coinvolto circa 40 tra operatori MaaS e operatori di trasporto e mobilità. Il progetto ha permesso a oltre 3mila cittadini di essere tra i primi sperimentatori dei servizi MaaS sul territorio nazionale, con oltre 15mila viaggi registrati.

I risultati e i dati approfonditi durante le tavole rotonde costituiranno il punto di partenza per tracciare gli scenari futuri, in continuità con le best practice raccolte.

Al termine della mattinata la Città di Torino, con il supporto di 5T, partner dell’iniziativa, ha lanciato ufficialmente la sperimentazione “MaaS ToMove†che permetterà ai cittadini di ricevere un â€œWelcome Bonus†per sperimentare un nuovo modo di muoversi a Torino: utilizzando una delle â€œSuper App†di mobilità aderenti al progetto, gli utenti sperimentatori avranno la possibilità di organizzare il proprio viaggio utilizzando i mezzi pubblici di GTT, i taxi, le biciclette e i monopattini in sharing (maggiori informazioni: Partecipa a MaaS ToMove https://muoversiatorino.it/it/partecipa-a-maas-tomove/)

La sessione pomeridiana è stata introdotta da Shalini Kurapati, CEO e co-founder di Clearbox AI con un keynote speech sul ruolo dei dati e dell’intelligenza artificiale per abilitare servizi innovativi di mobilità anche autonoma, evidenziandone i rischi ma anche le soluzioni per garantire etica e privacy.

Spazio poi ad un confronto sulle “Sfide e opportunità della guida cooperativa autonoma e connessa in Italia fra ricerca, mercato e nuovi stili di vitaâ€. Grazie al dialogo fra relatori provenienti da diverse realtà rappresentative dei Living Lab di Torino e di Milano sono stati messi in luce le tecnologie, i processi ed i casi applicativi che saranno sperimentati nei prossimi due anni nelle due Città. Anzitutto, si prevedrà la sperimentazione di servizi di trasporto pubblico collettivo autonomo, anche in condizioni di traffico reale: a Torino, non solo test tecnologici, ma sperimentazione di esperienze di viaggio diverse e futuristiche, accompagnate da “servizi di infomobilità cooperativi†(Cooperative ITS), con la finalità ultima di limitare l’uso dell’auto privata rendendo più semplice l’accesso a servizi di trasporto collettivi o condivisi. Il tutto anche accompagnato da sperimentazioni virtuali tramite soluzioni di “Vehicle simulation†nei due territori per ampliare l’impatto della ricerca applicata e supportandone l’accelerazione di mercato. Mobilità autonoma e connessa per le persone, ma anche per il trasporto merci, con sperimentazioni di soluzioni robotiche per la gestione di consegne di piccola taglia di ultimo miglio: anche in questo caso, non solo sperimentazioni tecnologiche, ma studio di nuovi modelli di organizzazione della logistica con particolare attenzione ad esigenze di specifiche aree, community ed utilizzatori finali e sempre con un’occhio alla riduzione degli impatti ambientali. Il tutto accompagnato da azioni di coinvolgimento attivo di comunità di utenti e cittadini, comprese le categorie più fragili.

Piccoli esempi di futuro, sono stati dimostrati concretamente durante la giornata, grazie alle dimostrazioni delle piattaforme robotiche per la logistica di ultimo miglio della startup Lifetouch e della carrozzina autonoma e connessa per persone con fragilità di Alba Robotics, presenti in un’area demo dedicata.

Proprio in questo contesto, è stato ufficialmente lanciato il Living Lab ToMove, il laboratorio di sperimentazione torinese sugli scenari di guida cooperativa autonoma e connessa, coordinato dal Comune di Torino e coadiuvato da un “Comitato Promotore†composto dai due Atenei Torinesi, Fondazione LINKS, Fondazione Piemonte Innova, 5T e GTT.

Qui il sito per scoprirne di più: www.torinocitylab.it .

Il futuro della mobilità si gioca dunque promuovendo percorsi di innovazione non solo tecnologica ma anche sociale, normativa e dei modelli di business: molte le opportunità offerte dal PNRR ma anche molte le sfide che queste Città pioniere si troveranno ad affrontare nel mettere in campo le sperimentazioni.

Il Living Lab ovvero l’azione di ecosistema, il vero alleato per affrontare questo futuro, insieme.

Mar 25


A Palazzo Civico, nella sala Colonne, si è svolta la cerimonia di premiazione, organizzata dalla Fondazione Quarto Potere, di Rasel Miya Md il giovane bengalese di 23 anni che, sabato 16 marzo, non ha esitato a tuffarsi nel Po nel disperato tentativo di salvare la vita ad un uomo che era caduto in acqua. Nelle foto ve ne proponiamo alcuni momenti.

PROPOSTA LA CIVICA BENEMERENZA PER RASEL MIYA

Mar 25


Con la mostra, curata da Francesco Poli, TORINO ANNI ‘50. LA GRANDE STAGIONE DELL’INFORMALE il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto intende riportare l’attenzione su una fase fondamentale per lo sviluppo della nuova scena artistica di Torino e desidera proseguire l’indagine sull’arte torinese, prendendo in esami gli anni che vanno dal secondo dopoguerra fino agli inizi degli anni ’60.

Dopo le tragiche vicende belliche, nell’ambito del generale clima di rinnovamento ideologico culturale, anche nel campo delle arti figurative si assiste in Italia a un accelerato processo di trasformazione e di apertura alle più aggiornate tendenze internazionali, dal Post Cubismo all’Astrattismo, all’esplosione della vitalissima stagione dell’Informale negli anni ’50.
Insieme a Milano, Roma e Venezia, Torino diventa, con sue particolari specificità, uno dei centri propulsivi dell’arte contemporanea, che trova le proprie radici nella dinamicità delle ricerche artistiche e dell’attività espositiva di questo periodo. Un ruolo che si consolida con l’inaugurazione nel 1959 della nuova sede della Galleria Civica d’Arte Moderna e che crescerà nei decenni successivi con l’apertura di molte gallerie di punta – tra cui Martano, Sperone, Stein, Persano, Tucci Russo –, del Castello di Rivoli e di Artissima e con la nascita delle fondazioni Sandretto Re Rebaudengo e Merz.

Nel percorso espositivo si trovano le opere dei principali artisti attivi in area torinese e piemontese, in dialogo con un’ampia scelta dei lavori dei più noti artisti italiani e stranieri presenti nelle mostre delle gallerie private e nelle rassegne in spazi pubblici.
Una trentina i pittori e gli scultori di area torinese: Nino Aimone, Franco Assetto, Annibale Biglione, Mario Calandri, Romano Campagnoli, Francesco Casorati, Antonio Carena, Sandro Cherchi, Mauro Chessa, Mario Davico, Pinot Gallizio, Albino Galvano, Franco Garelli, Mario Giansone, Ezio Gribaudo, Gino Gorza, Mario Lattes, Paola Levi Montalcini, Piero Martina,  Umberto Mastroianni, Mario Merz, Mattia Moreni, Adriano Parisot, Enrico Paulucci, Carol Rama, Piero Rambaudi, Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Filippo Scroppo, Piero Simondo, Giacomo Soffiantino, Luigi Spazzapan, Mario Surbone, Francesco Tabusso.
La selezione di artisti italiani e stranieri, invece, comprende: Afro, Pierre Alechinsky, Karel Appel, Enrico Baj, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Gillo Dorfles, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Sam Francis, Gruppo Gutai, Hans Hartung, Toshimitsu Imaï, Asger Jorn, Georges Mathieu, Enni Morlotti, Shigeru Onishi, Jean Paul Riopelle, Emilio Scanavino, Pierre Soulages, Antoni Tapiés, Giulio Turcato, Emilio Vedova.
In ambito architettonico, alcune delle più significative realizzazioni di quegli anni, come i progetti di Carlo Mollino e di Isola e Gabetti, la GAM, e le costruzioni di Italia’61, saranno documentate attraverso filmati dell’epoca. 

Maggiori informazioni sul sito del Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto