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Mar 25


A Palazzo Civico, nella sala Colonne, si è svolta la cerimonia di premiazione, organizzata dalla Fondazione Quarto Potere, di Rasel Miya Md il giovane bengalese di 23 anni che, sabato 16 marzo, non ha esitato a tuffarsi nel Po nel disperato tentativo di salvare la vita ad un uomo che era caduto in acqua. Nelle foto ve ne proponiamo alcuni momenti.

PROPOSTA LA CIVICA BENEMERENZA PER RASEL MIYA

Mar 25


Con la mostra, curata da Francesco Poli, TORINO ANNI ‘50. LA GRANDE STAGIONE DELL’INFORMALE il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto intende riportare l’attenzione su una fase fondamentale per lo sviluppo della nuova scena artistica di Torino e desidera proseguire l’indagine sull’arte torinese, prendendo in esami gli anni che vanno dal secondo dopoguerra fino agli inizi degli anni ’60.

Dopo le tragiche vicende belliche, nell’ambito del generale clima di rinnovamento ideologico culturale, anche nel campo delle arti figurative si assiste in Italia a un accelerato processo di trasformazione e di apertura alle più aggiornate tendenze internazionali, dal Post Cubismo all’Astrattismo, all’esplosione della vitalissima stagione dell’Informale negli anni ’50.
Insieme a Milano, Roma e Venezia, Torino diventa, con sue particolari specificità, uno dei centri propulsivi dell’arte contemporanea, che trova le proprie radici nella dinamicità delle ricerche artistiche e dell’attività espositiva di questo periodo. Un ruolo che si consolida con l’inaugurazione nel 1959 della nuova sede della Galleria Civica d’Arte Moderna e che crescerà nei decenni successivi con l’apertura di molte gallerie di punta – tra cui Martano, Sperone, Stein, Persano, Tucci Russo –, del Castello di Rivoli e di Artissima e con la nascita delle fondazioni Sandretto Re Rebaudengo e Merz.

Nel percorso espositivo si trovano le opere dei principali artisti attivi in area torinese e piemontese, in dialogo con un’ampia scelta dei lavori dei più noti artisti italiani e stranieri presenti nelle mostre delle gallerie private e nelle rassegne in spazi pubblici.
Una trentina i pittori e gli scultori di area torinese: Nino Aimone, Franco Assetto, Annibale Biglione, Mario Calandri, Romano Campagnoli, Francesco Casorati, Antonio Carena, Sandro Cherchi, Mauro Chessa, Mario Davico, Pinot Gallizio, Albino Galvano, Franco Garelli, Mario Giansone, Ezio Gribaudo, Gino Gorza, Mario Lattes, Paola Levi Montalcini, Piero Martina,  Umberto Mastroianni, Mario Merz, Mattia Moreni, Adriano Parisot, Enrico Paulucci, Carol Rama, Piero Rambaudi, Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Filippo Scroppo, Piero Simondo, Giacomo Soffiantino, Luigi Spazzapan, Mario Surbone, Francesco Tabusso.
La selezione di artisti italiani e stranieri, invece, comprende: Afro, Pierre Alechinsky, Karel Appel, Enrico Baj, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Gillo Dorfles, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Sam Francis, Gruppo Gutai, Hans Hartung, Toshimitsu Imaï, Asger Jorn, Georges Mathieu, Enni Morlotti, Shigeru Onishi, Jean Paul Riopelle, Emilio Scanavino, Pierre Soulages, Antoni Tapiés, Giulio Turcato, Emilio Vedova.
In ambito architettonico, alcune delle più significative realizzazioni di quegli anni, come i progetti di Carlo Mollino e di Isola e Gabetti, la GAM, e le costruzioni di Italia’61, saranno documentate attraverso filmati dell’epoca. 

Maggiori informazioni sul sito del Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto

Mar 25


Con la consegna del cantiere all’impresa – SCR Piemonte, stazione appaltante – lunedì 25 marzo è stato presentato l’avvio dei lavori di restauro del parco del Valentino, un intervento da 13 milioni di euro interamente finanziato con fondi Pnrr. Il progetto esecutivo è stato approvato ieri dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore al Verde e alla Cura della città Francesco Tresso.

Obiettivo principale dei lavori di riqualificazione è quello di preservare e valorizzare ulteriormente l’aspetto naturalistico del parco e di recuperarne la sua vocazione culturale e di luogo per il tempo libero. 

“Il grande progetto di riqualificazione del Valentino con i fondi Pnrr –  commenta il Sindaco Stefano Lo Russo â€“ sta prendendo forma e procede nei tempi stabiliti. Dopo il cantiere avviato a Torino Esposizioni per la nuova Biblioteca Civica Centrale, partono anche i lavori sul Parco. Un intervento che renderà ancora più verde, bello e fruibile uno dei luoghi simbolo della città, facendone un polo di grande valenza culturale, oltre che naturale e paesaggisticaâ€.

“Il Parco – aggiunge l’assessore Francesco Tresso â€“ non chiuderà durante i lavori, se non in alcuni punti, in base all’avanzamento dei cantieri, proprio per non privare i torinesi e i turisti di un polmone verde che entro il 2026 sarà completamente rinnovato. Il Valentino sarà un esempio di grande parco fluviale, reinterpretato secondo i principi di maggiore sostenibilità ambientale, con una migliore fruibilità da parte delle cittadine e dei cittadini, in una visione di verde multifunzionaleâ€.

Una delle novità più significative riguarderà la pedonalizzazione del Parco, con la rimozione dell’asfalto dai suoi viali principali e la sostituzione con una pavimentazione permeabile in calcestre e in cemento drenante. Questo intervento, che riguarderà una superficie di 65 mila metri quadrati, restituirà al Valentino il suo fascino originario con importanti benefici anche dal punto di vista della mitigazione climatica.

Grazie alla riduzione della larghezza dei viali da 16/20 metri a 9, verranno liberati circa 20 mila metri quadrati di nuova superficie a prato, con un infoltimento dei gruppi vegetali e la messa a dimora di 555 nuovi alberi che andranno ad incrementare il patrimonio arboreo.

Oltre alle modifiche nei viali principali, alcune aree del Parco saranno completamente ridisegnate, tra cui piazza Rita Levi Montalcini e lo spazio di fronte alla Fontana dei 12 mesi, dove sarà realizzata una nuova piazza pedonale. Inoltre, nel giardino roccioso verrà realizzato un nuovo roseto con spazi per il riposo, e saranno rinnovati tutti gli arredi urbani, l’illuminazione a led e la segnaletica.

Anche il Padiglione 5 di Torino Esposizioni vedrà importanti cambiamenti, con la creazione di circa 600 nuovi posti auto e una nuova copertura che riprenderà le linee curve del disegno originario del parco all’inglese.

La riqualificazione del Valentino è un tassello del più ampio progetto con cui la Città investirà nell’area 166 milioni di euro di fondi Pnrr e che include anche la realizzazione della nuova Biblioteca Civica Centrale all’interno di Torino Esposizioni, la riqualificazione del Teatro Nuovo, il restauro del Borgo Medievale e al ripristino della navigazione turistica sul Po.