Tra il 18 e il 20 dicembre del 1922 avvenne quella che viene tristemente ricordata nelle pagine della storia come la Strage di Torino.
Era la notte del 18 dicembre quando ebbe luogo una sparatoria in cui rimase ferito mortalmente un giovane fascista. In risposta a questo fatto, le squadre di azione in camicia nera scatenarono una rappresaglia che durò due giorni. Fu un eccidio che vide colpire con particolare ferocia i quartieri operai, dove erano maggiormente concentrati circoli e sindacati, e causò 11 morti, tra cui il consigliere comunale Carlo Berruti, e oltre 30 feriti; furono dati alle fiamme alcuni circoli operai, devastata la sede del giornale “L’ordine Nuovo” e assaltata la Camera del Lavoro.
Questa mattina, nella piazza torinese intitolata a quel giorno, le vittime del 18 dicembre sono state commemorate dinanzi alla targa loro dedicata, alla presenza della vicesindaca Michela Favaro e delle istituzioni militari e civili.
Sempre in occasione del 101esimo Anniversario, lo scorso sabato il Cimitero Monumentale ha ospitato la commemorazione dal titolo “La Città a perpetua memoria di Pietro Ferrero”. Qui, dinanzi al luogo di sepoltura del sindacalista, anch’egli vittima del terribile eccidio, è stato posizionato un leggìo culturale che, tramite la lettura di un QR Code, fornisce informazioni storiche sulle tragiche vicende di quei giorni, affinché non vengano dimenticati.