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Apr 19



Nella prima settimana di ostensione, da sabato 10 a venerdì 16 aprile, sono passati davanti alla Sindone 208.069 pellegrini prenotati.

Altre 68 mila persone circa sono entrate in Duomo dalla porta centrale, che si conferma, come nelle precedenti ostensioni, un punto importantissimo di accesso alla Sindone. Sono molti, infatti, i «non prenotati» (in particolare i torinesi) che entrano in chiesa e si fermano per qualche minuto a vedere con più calma la Sindone e per un momento di riflessione e di preghiera.

Sempre alla data di venerdì le prenotazioni hanno raggiunto la cifra di 1.634.668 persone.

Tra le personalità venuta in visita alla Sacro Lino da segnalare il trasformista Arturo Brachetti che a fine percorso ha dichiarato “à un’esperienza mistica che va fatta. Se il Telo sia vero o no, è relativo. Ciò che conta è che è qualcosa che ci fa pensare a qualcosa di più grande ed importante distogliendoci dalla realtà di tutti i giorni”, Claudia Cardinale e la regista Liliana Cavani.

In visita anche una colorita rappresentanza della comunità Rom e Sinti del torinese e del cuneese, accompagnata da alcuni membri dell’associazione Italiana “Zingari Oggi”.
Al pellegrinaggio dei malati, invece, è stato riservato il pomeriggio del mercoledì dalle 14 alle 17.30. Soltanto nel primo gruppo erano presenti circa 950 persone, accompagnate da volontari appositamente formati per garantire loro accoglienza e assistenza.

In settimana presso il Seminario Metropolitano di via XX settembre 83 è stata presentata in una conferenza stampa la Cattedra papale realizzata dal Distretto della Sedia, mentre giovedì 15 alla Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice Piergiorgio Debernardi, Vescovo di Pinerolo ha celebrato una messa con i sacerdoti della diocesi e pellegrinaggio diocesano.

Ad inaugurare la seconda settimana, 4500 militari di ogni ordine e grado, fanfara in testa, sono sfilati in corso Regina Margherita con i loro famigliari per raggiungere viale I Maggio e 3000 studenti provenienti da tutte le facoltĂ  universitarie di Milano.

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Apr 10



Con la Santa Messa presieduta nel Duomo di Torino dal cardinal Severino Poletto e concelebrata con i Vescovi delle diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta, è ufficialmente iniziata l’ostensione della Sindone, la prima del Terzo millennio. Ma, già nel corso della prima parte della giornata, le porte della cattedrale erano state aperte per le visite riservate ad autorità, giornalisti al folto gruppo di volontari, oltre quattromila, che fino al 23 maggio saranno impegnati in diversi servizi della macchina organizzativa dell’ostensione.

In mattinata parlando con le autorità il cardinal Poletto ha ricordato che l’ostensione è prima di tutto un evento spirituale. “I frutti che auspico da questa ostensione – ha detto il Custode pontificio della Sindone – sono la conversione del cuore e l’aiuto concreto offerto agli altri. Se essa farà migliorare la vita sociale e civile della città, ecco che avremo ricevuto la Grazia più grande che potevamo attenderci”. Il cardinale ha proseguito invitando i politici a “mettere da parte i colori partitici, guardare ai problemi della gente e lavorare al servizio del bene comune”.
Il cardinal Poletto ha anche sottolineato che il difficile momento economico non ha risparmiato l’ostensione, tanto che “le spese per la sua organizzazione , se confrontate all’esposizione giubilare del 2000, sono state tagliate del 50%”. “Fortunatamente però – ha aggiunto l’Arcivescovo di Torino – rispetto a dieci anni fa è cresciuto il numero degli sponsor”.

Nel tardo pomeriggio, a partire dalle 18.30, l’ingresso dei primi pellegrini: oltre 12 mila persone, 12.140 per la precisione, 480 delle quali provenienti dall’estero. Il numero delle prenotazioni è ormai vicinissimo alla soglia del milione e mezzo. Alle ore 13 i posti prenotati risultavano 1.473.561, di cui il 93% dall’Italia (590 mila dal Piemonte, 286 dalla Lombardia, 80 mila dal Lazio, 73 mila dal Veneto, 63 dall’Emilia Romagna, 29 mila dalla Puglia, 16.500 dalla Sicilia). Per quanto riguarda l’estero quasi 60 mila sono le prenotazioni giunte dai paesi dell’Europa occidentale (22 mila dalla Francia, 12 mila dalla Germania, 9 mila dalla Spagna, oltre 7 mila dalla Svezia), 30 mila dall’Europa orientale (10 mila dalla Polonia, 7 mila dalla Russia), 13 mila dal continente americano (9 mila dagli Stati Uniti, oltre mille dal Messico), quasi 2 mila dall’Asia e non mancano prenotazioni dall’Africa e Oceania.

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Apr 10



Dal 10 aprile al 23 maggio 2010, la Sindone, il lenzuolo di lino che secondo la tradizione cristiana ha accolto il corpo di Gesù nel sepolcro, è esposta all’interno del Duomo di Torino.

L’ultima Ostensione risale all’anno 2000.
Nel 2002 la Sindone è stata oggetto di un importante intervendo di conservazione con il quale sono state tolte, tra l’altro, le toppe apposte dalle Clarisse di Chambery a seguito dell’incendio del 1532 e attenuate le pieghe dovute al suo arrotolamento per la riposizione nell’urna che l’ha contenuta per molti secoli. Dal 2000 la Sindone è riposta in condizione distesa: oggi dunque è possibile contemplare una Sindone con una migliorata visibilità Il rispetto al passato.

Nel fotoblog il racconto della prima giornata di Ostensione: il sole sorge alle spalle del Duomo in una piazza deserta e mezzi delle televisioni già pronti per la messa in onda. Gli alpini si radunano per coordinare le attività da svolgere durante questa prima faticosa giornata e poco più tardi le autorità cominciano ad arrivare al Rondò Rivella, pressi giardini Reali dove ha inizio il percorso per la visita alla Santa Sindone.
Alle 9.15 visita delle AutoritĂ : il sindaco Sergio Chiamparino, il neo Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il presidente della Provincia Antonio Saitta, autoritĂ  civili e militari. Presente anche Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat.

Il corteo si snoda lungo il percorso, Il Cardinale Severino Poletto raccoglie tutti i presenti per un momento di preghiera prima di accedere al Duomo. Si entra quindi all’interno del museo di Antichità per poi proseguire attraverso il teatro Romano.
All’interno del Duomo una pausa nella sala di prelettura del Sacro Lino e infine silenzio e raccoglimento, tutti con gli occhi fissi verso il lenzuolo.
La visita si conclude con la celebrazione della preghiera davanti alla Santa Sindone

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