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Mar 08


“La giornata internazionale della donna è la ricorrenza per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto. L’8 marzo è oggi una festa universale e già questo conferma quanto il tema dell’emancipazione delle donne sia diventato un valore riconosciuto e condiviso”.
Con queste parole il Sindaco Piero Fassino ha voluto aprire, questa mattina in una sala Rossa gremita di donne di tutte le età, l’incontro sul tema “L’immagine della donna nei media italiani”.
“Le donne sono in Italia il 51% della popolazione – ha continuato il Sindaco – ma all’essere più della metà del cielo, non corrisponde il riconoscimento di funzione che svolgono nella nostra società. Il ruolo delle donne è spesso fortemente condizionato da una mentalità sessista. Ancora oggi esiste un divario della presenza femminile nella rappresentanza politica, nella apicalità delle aziende e delle imprese, nella rappresentanza e nel ruolo dirigenziale all’interno delle università, sono la dimostrazione di come per quanto la parità sia un diritto riconosciuto in termini culturali e intellettuali, abbia ancora grandi difficoltà a essere rispettata nelle scelte concrete di ruolo e di funzione.
E’ quindi necessario attivarsi affinché vengano promosse iniziative a sostegno dell’occupazione e dell’imprenditorialità femminile e, soprattutto, vengano attuate politiche capaci di garantire quella conciliazione tra lavoro e famiglia, tra lavoro e cura che è una delle condizioni fondamentali per garantire un più alto tasso di occupazione femminile nel nostro Paese”.
“Torino – ha sottolineato Fassino – vuole fare la sua parte, poiché è una città da sempre attenta a questo tema. Le sue politiche hanno cercato di perseguire scelte e atti che consentissero alle donne di trovare le condizioni di un riconoscimento dei diritti e delle loro esigenze. Mi piace ricordare che oggi Torino grazie alle scelte che sono state fatte negli anni, mette a disposizione delle famiglie e, quindi di tante madri, una rete di servizi materno infantili tra i più elevati d’Italia. Questa è una città che ha una rete di welfare e di strumenti di sostegno alle persone sole e anziane, la cui maggioranza è costituita da donne. Questo è per noi non solo motivo d’orgoglio, ma stimolo e sollecitazione a continuare affinché sempre di più sia così nella nostra città e nel nostro Paese. Con questi sentimenti – ha concluso il Sindaco – vi auguro un buon 8 marzo”.
Dopo i saluti del Sindaco la mattinata è entrata nel vivo con il contributo della scrittrice, attivista Lorella Zanardo, che ha voluto mettere in evidenza come la proposizione di un modello femminile unico e de-umanizzato influenzi profondamente la vita delle donne italiane.
E’ stato un appuntamento per riflettere su come la televisione può svolgere un ruolo fondamentale verso il percorso di emancipazione delle donne e degli uomini, proponendo finalmente modelli reali e veritieri. La figura femminile, infatti, nei media viene solitamente proposta come oggetto sessuale, decorazione graziosa e quasi mai come soggetto nella sua completezza ben altro oltre a un giovane corpo.
La televisione è un potente agente di socializzazione, alla stregua della famiglia, sulla quale non possiamo intervenire, e della scuola, che i drastici tagli hanno ridotto a puro luogo di conoscenza.

“Ma questo ruolo – ha spigato la Zanardo – non è stato mai capito dalla politica, sia perché è sempre più conveniente lasciare le cose così come stanno, sia per ignoranza della nostra classe politica che non è riuscita a capire il reale potere dei mass media. Abbiamo mancato, quindi, una grande opportunità: quella di educare i giovani. Pensiamo agli anni Sessanta, quando la Rai trasmetteva Non è mai troppo tardi, trasmissione che insegnava l’italiano a una generazione di analfabeti. Educava, era quello il suo ruolo. Ed educare non significa censurare; basti vedere la BBC, televisione di stato inglese, che annovera tra le sue mission l’informazione e l’educazione, e non è certo una tv bacchettona. Invece oggi ci troviamo ad assistere a trasmissioni “becere. Le inquadrature sono differenziate tra uomini e donne, i primi con mezzibusti e primi piani, le seconde con una panoramica dai piedi al seno, con un risultato evidente: la fragilizzazione dei contenuti. Talk-show dove le donne sono puri oggetti, piazzati lì senza diritto di parola. Trasmissioni del calibro di “uomini e donne” che ci trasmettono il messaggio che l’importante è apparire”.
Come siamo arrivati a tutto questo – si chiede Lorella Zanardo? “Le tv private propongono trasmissioni come “Colpo grosso” e “Drive In”, salutate positivamente dagli intellettuali sessantottini; finalmente la tv esce dal torpore e dal moralismo. Ovviamente, queste hanno grande successo, soprattutto sui giovani, e la Rai non riesce a tenere botta e perde il suo ruolo educativo per trasformarsi in canali “di massa” per incassare gli introiti delle pubblicità. La mia non vuole essere una critica a quel genere di trasmissioni – ha specificato la blogger – che hanno realmente segnato un’epoca, ma alla tv pubblica che non ha saputo resistere al fascino del guadagno. Nessuno, però non si è accorto delle conseguenze drammatiche sulla cultura del Paese. Ormai, noi siamo spettatori impassibili, anestetizzati da questo genere di comunicazione, che non riusciamo a sentire il bisogno di ribellione. Mi stupisco, positivamente, – ha concluso la scrittrice – che vi siano però dei ragazzi e delle ragazze che ci chiedono cosa possono fare per cambiare la tv, per essere liberi di scegliere e non rimanere oggetti di fronte alla scatola dell’idiozia. Rispondiamo loro che scegliendo una trasmissione piuttosto che un’altra possiamo fare la differenza, così come acquistare un prodotto o no, in base alla sua campagna pubblicitaria, e infine usiamo internet per manifestare la nostra rabbia contro qualche pubblicità o trasmissione che ci offende; diamo a loro la speranza che in fondo sì, possiamo cambiare il mondo, partendo dalla tv”.

In conclusione della mattinata è intervenuta l’assessore alla Pari Opportunità
Mariacristina Spinosa che, nel ringraziare Lorella Zanardo per l’aver saputo sensibilizzare tutti a guardare i programmi televisivi in modo consapevole e non più passivo, ha sottolineato come “ Il mio assessorato ha messo al centro dei suoi programmi, una serie ragguardevole di iniziative, cicli didattici, scambi, partnership, perché la valorizzazione e la promozione della donna, anche nei tempi e negli orari della quotidianità, sigilli uno dei capisaldi della “Torino capitale dei diritti”, che abbiamo nel cuore e che deve diventare motivo di orgoglio e di impegno comune”.

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Set 16


Con il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Juraj Valcuha, è stato inaugurato il 64° Prix Italia.
Presenti i Ministri Profumo e Fornero, il sindaco Fassino, l’Assesssore alla Cultura Maurizio Braccialarghe oltre a Anna Maria Tarantola, Presidente della Rai.

“Il mondo allo specchio è il titolo del 64° Prix Italia che si svolgerà per il quarto anno consecutivo a Torino dal 16 al 21 settembre 2012. Qualifica – ha spiegato Giovanna Milella Segretario Generale del Prix Italia stamattina durante la presentazione alla stampa – che nasce dal connubio con il grande artista Michelangelo Pistoletto che ha creato l’opera d’arte specchiante per i vincitori di questa nuova edizione – ma scaturisce anche dalla natura stessa del festival internazionale della Rai, che dal 1948 premia le migliori produzioni artistiche delle emittenti radiotelevisive di tutto il mondo”. In concorso quest’anno musica, teatro, danza, fiction, cinema e documentario da Pina di Wim Wenders a Octopus di Philippe Decouflé, dalla Commedia di Emio Greco a Cenerentola, una favola in diretta, di Andrea Andermann, ambientata nelle regge sabaude. Con Il segreto del cioccolato sui bambini del Mali, rapiti e schiavi nelle piantagioni di cacao, con Hacktion sugli attacchi dei ciber-criminali, si scoprono mali nascosti e apparentemente lontani. Grazie al nuovo Archivio digitale si potrà condividere la consultazione con la comunità internazionale dei soci e favorire gli scambi culturali e commerciali. “Il Prix vuole rappresentare nel 2012 un incontro internazionale aperto a tutti coloro che vogliono ascoltare e ammirare capolavori – continua la Milella -, partecipare al simposio, direbbero gli antichi greci, dove si dialoga di Terzo Paradiso – e della rinascita della cultura – con Michelangelo Pistoletto, di Futuro con Marc Augé, di Identità europea al tempo di Internet con il regista polacco Krzysztof Zanussi, per finire con una grande mostra del regista Robert Wilson, intitolata Ritratti a Palazzo Madama, aperta dal 20 settembre al 6 gennaio 2013”. Realizzata con la Fondazione Musei di Torino e il patrocinio della Città, l’esposizione è un unicum che collega l’arte del videoritratto dell’artista americano – per cui posano principesse e star di Hollywood – con i ritratti di re e regine nelle tele ad olio dello storico palazzo, dove si riunì il primo Parlamento dell’Italia unita. Il tema centrale del festival è l’arte intesa come identità, come emozione, come gioco creativo. La vedremo in anteprima assoluta nel film di Daniele Segre E’ viva la torre di Pisa sulla piazza dei Miracoli, la ritroveremo nella Cina di Matteo Ricci, il gesuita che nel Cinquecento aprì le porte dell’Oriente, raccontato da Duilio Giammaria per Rai World e la Televisione cinese. Insieme con delegati e giurati stranieri, verranno Joshua Meyrowitz (Usa) e Jérôme Bourdon (Fr) protagonisti della Summer School, grazie alla preziosa collaborazione dello storico dei media dell’Università di Torino Peppino Ortoleva. E poi altri importanti esponenti del mondo accademico internazionale, come Gilles Pécout (Fr), Rod Dubrow. Il Prix Italia 201- 2 comincerà domenica 16 settembre, alle ore 16, proprio nell’Aula Magna dell’Università degli Studi. Aprirà i lavori la Presidente della Rai Anna Maria Tarantola, che introdurrà l’intervento del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri su La Cultura della Legalità. Sempre nell’Aula Magna alle 18, il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo dialogherà con il Presidente dell’Unione delle Radio Televisioni europee Jean-Paul Philippot. E alla sera, in Eurovisione e Euroradio, dall’Auditorium Toscanini andrà in onda in diretta il Concerto d’Apertura con l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai. Nei giorni del Prix saranno presenti quaranta giovani del PON, Programma Sicurezza del Ministero, che vivono realtà difficili e testimoniano in prima persona la forza dell’impegno contro tutte le mafie. Poiché la legalità e il rispetto della dignità sono il fondamento di ogni cultura, sono onorata di accoglierli a Torino e dedico a loro con tutto il cuore questo 64° Prix Italia. “La Città di Torino ha tutta l’intenzione di stabilizzare il rapporto ormai consolidato con il Prix Italia – ha voluto sottolineare in conferenza l’assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe -. Rendere il nostro territorio connesso al mondo internazionale è importante e necessario, quindi tutto ciò che può aiutare a far si che ciò accada è assolutamente auspicabile”.

Maggiori informazioni sul sito di Prix Italia

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Ago 29


Presentati in Sala delle Colonne a Palazzo Civico i “Celebrity Games- Le Olimpiadi di Italia 1”. Presenti alla conferenza stampa l’Assessore allo Sport della Città, Stefano Gallo; l’ideatore del progetto Marco Berry; Il Responsabile Intrattenimento e Sit-com Direzione Italia 1, Alessandro Saba e Piero Abbruzzese, Primario di Cardiochirurgia – Ospedale infantile Regina Margherita, Torino.

Giovedì 6 settembre a partire dalle ore 20.00 allo stadio “Primo Nebiolo”, scenderanno in campo i più divertenti personaggi della televisione italiana nella prima edizione dei “Celebrity Games”. Le squadre delle Iene, Striscia la notizia, Zelig, Colorado Café, Italia Uno e i Cantanti team si confronteranno in vere competizioni di atletica leggera come il salto in alto e in lungo, lancio del peso, ottanta metri piani e ad ostacoli, duemila metri e nella staffetta 4×400.
Il progetto “Celebrity Games” è ideato da Marco Berry, la cui fondazione devolverà il ricavato dell’evento per sostenere la costruzione dell’ospedale pediatrico “Mohamed Aden Sheikh Teaching Hospital” di Hergeisa in Somalia.
Tutti i partecipanti alla serata, sia gli atleti che il pubblico, diventeranno proprietari virtuali con tanto di certificato di uno dei 53.334 mattoni che, tutti insiene, andranno a costruire la nuova struttura, che cambierà la vita di molti bambini in maniera determinante.
Le prevendite sono in corso sul sito www.marcoberryonlus.org e su www.ticketone.it. I biglietti costano: tribuna centrale 20 euro e ridotto sotto i 12 anni 3 euro, posto unico (non tribuna centrale) 10 e ridotto sotto i 12 anni 2.

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