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Nov 25


Venerdì 25 novembre, al Teatro Regio di Torino, si è svolta la Cerimonia di apertura del 40° Torino Film Festival.

Presenti: Enzo Ghigo, Presidente Museo Nazionale del Cinema; Domenico De Gaetano, Direttore Museo Nazionale del Cinema; Steve Della Casa, Direttore 40 Torino Film Festival e la madrina del Festival Pilar Fogliati .

Sul palco Malcolm McDowell, Noemi, Samuel dei Subsonica, Vincenzo Mollica, John Vignola, i conduttori di Hollywood Party Claudio De Pasqualis e David Grieco.

L’edizione 40 del Torino Film Festival – dal 25 novembre al 3 dicembre 2022 – segna il ritorno in sala del pubblico nei cinema MassimoRomanoGreenwich e Centrale.

La novità di Casa Festival, una cittadella del cinema aperta al pubblico e situata nel suggestivo scenario della Cavallerizza Reale, vuole coinvolgere la città, vuole che gli addetti ai lavori e gli artisti si mescolino con il pubblico. La scelta di affidare l’immagine guida a un artista di fama internazionale come Ugo Nespolo va nella stessa direzione: il maestro ha voluto rendere omaggio ai grandi miti dell’immaginario cinematografico per realizzare elementi pop che vestiranno la città nei giorni del festival. E anche l’inaugurazione con un gala al Teatro Regio nel quale Hollywood Party (la storica trasmissione di cinema di Rai Radio3) parlerà a modo suo e con ospiti prestigiosi di un tema accattivante come il rapporto tra i Beatles, i Rolling Stones e il cinema, è originale e pop.

Madrina del festival è Pilar Fogliati, brillante talento dello spettacolo italiano tra piccolo e grande schermo che ha scelto il festival di Torino per la sintonia con la sua attività di attrice e autrice.

Tanti gli ospiti, molto diversi tra loro ma tutti accomunati da un filo rosso: non verranno a Torino per frequentare tappeti rossi ma per parlare di cinema, e lo faranno di fronte a un vasto pubblico di appassionati. Da Malcolm McDowell (che festeggia a Torino i 50 anni di Arancia meccanica e riceverà dal Museo Nazionale del Cinema la Stella della Mole) a Paola Cortellesi, da Toni Servillo a Mario Martone, da Stefano Bollani a Valentina Cenni, da Paolo Sorrentino a Sergio Castellitto, da Michele Placido a Noemi, da Francesco De Gregori a Marco D’Amore, da Marina Cicogna a Simona Ventura, da Vittorio Sgarbi a Morgan, da Gianluca Vialli a Roberto Mancini, da Louis Mandoki a Lamberto Bava: storie e idee diverse, tutte accomunate da un incontro pubblico e da un grande amore per la settima arte.

Poi ci sono i film: ben 173 – 135 lungometraggi, 14 mediometraggi, 24 cortometraggi, 81 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 56 anteprime italiane – selezionati su oltre 4500 opere visionate. Tanti esordi e anteprime internazionali, molti titoli dei quali sentiremo parlare in futuro, e anche qualche gradito ritorno; e le intersezioni, in particolare con la Film Commission, il Torino Film Lab e con il Torino Film Industry che quest’anno vedrà il TFF impegnato in prima persona.

Da sempre attento ai temi della sostenibilità ambientale, il TFF ribadisce la volontà a impegnarsi in tal senso facendo proprie le buone pratiche indicate nella Guida Festival Green realizzata dall’AFIC e relative a 10 aree tematiche di intervento – dalla mobilità ai consumi energetici, passando per la sostenibilità alimentare e la produzione di un merchandising ecologico e riciclabile – per rendere un evento cinematografico più ecologico.

Maggiori informazioni sul sito del 40° Torino Film Festival

Nov 25


Il Maestro Riccardo Muti, presente a Torino per la direzione dell’opera Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart al Teatro Regio, ha accettato, su invito della Città, del Conservatorio Statale Giuseppe Verdi e dell’Associazione Sistema Musica, di incontrare gli studenti delle scuole di musica.

L’appuntamento, si è  tenuto venerdì 25 novembre alle ore 17 nella Sala Concerti del Conservatorio (piazza Bodoni), moderato da Alberto Sinigaglia, giornalista direttore del Polo del ‘900.

Nel corso dell’evento è stata ricordata la ‘Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’.

Nov 20


Novak Djokovic ha vinto la cinquantatreesima edizione delle Nitto Atp Finals, superando nella finale di Torino il norvegese Casper Ruud per 75 63 in un’ora e 32 minuti.

Djokovic eguaglia così il record di sei titoli conquistati da Roger Federer: il serbo aveva vinto anche nel 2008 e dal 2012 al 2015. In più, a 35 anni e 5 mesi, Novak diventa il più anziano campione del torneo, disintegrando il vecchio record di Roger, che nel 2011 vinse il sesto e ultimo titolo a 30 anni e 3 mesi.

Sono state in totale 155.900 le presenze di pubblico nella seconda edizione delle Nitto ATP Finals. Oggi si sono aggiunte 10.547 persone che hanno acquistato il titolo di ingresso al Pala Alpitour – il Fan Village era aperto a tutti – per assistere alle due finali dei tornei di singolare e doppio. 

È stata una finale a senso unico. Una statistica è esemplificativa del dominio del campione di Belgrado:  in tutto il match  non ha concesso palle break e ha ceduto appena 11 punti in altrettanti turni di battuta (6 sulla prima e 5 sulla seconda).

Djokovic inizia a spingere con il rovescio già nel secondo game procurandosi due palle break consecutive, ma non le concretizza. Il norvegese conquista 14 punti di fila al servizio fino al 30-0 dell’ottavo game. Poi all’improvviso il suo rendimento cala: con tre punti di fila Nole arriva nuovamente alla palla break, ma Ruud si difende bene. Sul 5-6 il norvegese serve per rimanere nel set e i punti diventano pesantissimi. Con un dritto lungolinea di rara bellezza (applaudito anche da Ruud), Nole arriva a due punti dal set. L’occhio di falco certifica che la prima di Ruud è fuori e sulla seconda Nole si fa più aggressivo, arrivando al set point quando affonda sul rovescio di Ruud. È un lungo braccio di ferro tra il dritto anomalo incrociato di Nole e il rovescio di Ruud. Alla fine, il norvegese perde la misura del campo e Nole conquista un primo set molto intenso.

Nel secondo set Nole diventa padrone del campo: nel quarto game fa il break che conferma salendo sul 5-2. Sul 5-3 il serbo serve per il torneo. Nole va sotto 0-15 poi, dopo l’errore di Ruud, va a segno con uno smash, ma il dritto del serbo si ferma sul nastro per il 30 pari. Nole vince uno scambio massacrante spingendo prima sul dritto e poi sul rovescio del norvegese e si issa a match point che trasforma con il nono e ultimo ace del match.

Lo statunitense Rajeev Ram e il britannico Joe Salisbury hanno vinto le Nitto Atp Finals di doppio superando in finale la formazione croata composta da Nikola Mektic e Mate Pavic per 76(4) 64. Ram e Salisbury riescono così a rifarsi della sconfitta in finale dello scorso anno, persa contro i francesi Herbert/Mahut. Per l’americano si trattava del terzo assalto al titolo, visto che, in coppia con Raven Klaasen, era uscito sconfitto anche nella finale del 2016 contro Kontinen/Peers.