Da oggi il Teatro Regio si veste di nuovo, si proietta verso piazza Castello e si racconta attraverso parole e immagini che arricchiscono l’impatto già così felicemente creato con la colonna musicale diffusa sotto i portici.
L’intervento ha l’obiettivo di valorizzare l’architettura del Teatro, sia la facciata esterna, con un potente effetto visivo rivolto alla Città , sia i portici verso l’ingresso, in forma di racconto storico-fotografico rivolto ai passanti. Ecco, dunque, i tre portali rossi e i quattro light box che si inseriscono nelle finestre dei portici e che ospitano la grafica dedicata alla storia della trasformazione del Teatro Regio. L’allestimento della facciata interna prevede quattro light box, con immagini storiche, e un rivestimento delle colonne realizzato grazie a foto iconiche del Teatro. Ovali rossi sottolineano l’anniversario Regio 50, dando risalto alle date fondamentali della storia del Teatro: 1740 – 1973 – 2023.
Il racconto per immagini si avvale di documenti storici come: la sala dell’antico Teatro fotografata da Groppelli nel 1930; la riproduzione dell’olio su tela di Giovanni Michele Graneri del 1752; lo spaccato longitudinale del Regio Teatro di Benedetto Alfieri del 1761; la foto di Bertazzini del 1936 con operai e vigili del fuoco sul tetto del Regio devastato dall’incendio. Accanto ai documenti, campeggiano bellissime immagini fotografiche di Maxime Galati-Fourcade, Andrea Macchia, Ramella&Giannese, Daniele Ratti e Arnaldo Vescovo. I testi ripercorrono la storia dall’inaugurazione nel 1740, al prestigio ben presto riconosciuto: «Questo Teatro è giudicato da tutti il più grandioso e compìto d’Europa» (Guida de’ Forestieri per la Real Città di Torino, 1753), fino al disastroso incendio del 1936, per proseguire con la ricostruzione del 1973 su progetto dell’architetto Carlo Mollino e dell’ingegnere Marcello Zavelani Rossi per arrivare ai giorni nostri, attraverso 50 anni di sogni, meraviglie ed emozioni.
L’allestimento delle arcate si inserisce nell’ampio programma di festeggiamenti per Regio 50 – che è iniziato il 10 aprile scorso, con la proiezione sulla Mole Antonelliana del logo appositamente creato per l’anniversario, e successivamente con due giornate di porte aperte gratuite, per proseguire a luglio con il Concerto di Gala “I Vespri siciliani†di Giuseppe Verdi, per ricordare la riapertura del Teatro (10 aprile 1973) firmata nella regia da Maria Callas e Giuseppe Di Stefano. Oltre alla musica, i punti cardine di questo compleanno lungo un anno sono il forte legame del Teatro con la Città , come raccontano i banner posizionati fino a fine dicembre in via Po: un percorso attraverso le emozioni degli spettacoli messi in scena negli ultimi 50 anni e Carlo Mollino protagonista della mostra Carlo Mollino: Atlante, che approfondisce la straordinaria complessità dell’artefice del Nuovo Regio che siamo felici di annunciare è stata prorogata fino al 3 marzo 2024. In omaggio a Mollino, da oggi, sulla grande vetrata di ingresso del Teatro che affaccia su Galleria Tamagno è posizionata la scritta “Teatro Regio Torinoâ€, realizzata in neon e ricavata dalla grafia dell’architetto torinese.
Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it.