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Mag 19




Per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta la mostra “UN’ESPRESSIONE GEOGRAFICA. Unità e Identità dell’Italia attraverso l’Arte Contemporanea” a cura di Francesco Bonami, per celebrare un’Italia contemporanea che guarda al futuro attraverso le opere di 20 artisti stranieri.

Ad inaugurare la mostra il neo Sindaco Piero Fassino, l’Assessore Fiorenzo Alfieri e la padrona di casa Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

La mostra racconta una visione nuova del territorio valorizzando le caratteristiche di ciascuna Regione, trattando argomenti del panorama sociale, politico e culturale, delle meraviglie e delle contraddizioni che caratterizzano l’Italia, tra tradizione e innovazione, storia e contemporaneità, cancellando il concetto di confine.

Il risultato è un diario di bordo composto da opere inedite sui venti viaggi degli artisti: Michael Stevenson e Cornelia Schmidt-Bleek, Taiyo Onorato & Nico Krebs, Roman Ondak, Gabriel Kuri, Andro Wekua, Hugo Markl, Johanna Billing, Hilary Lloyd, Ibon Aranberri, Markus Schinwald, Ferhat Ozgur, Victor Man, Isabelle Cornaro, Ulla von Brandenburg, Katerina Seda, Gintaras Didziapetris, Tobias Putrih, Ruti Sela & Maayan Amir, Sunah Choi, Nathaniel Mellors, guidati da giovani corrispondenti attraverso il territorio, nelle Regioni italiane.

Gli orari della visita sono: martedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 19; giovedì dalle 14 alle 19,30 con ingresso gratuito dalle 20 alle 23 e sabato e domenica dalle 12 alle 19.
Il lunedì è giorno di chiusura.
Il costo del biglietto è 5 € per l’intero e 3 € ridotto.

[fonte: contemporarytorinopiemonte.it]

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Mag 18




“Questa mostra non vuole svolgere un’analisi sulla tematica dell’eroismo nell’arte contemporanea, non vuole declinare la complessità di un argomento in un coerente percorso di opere, è invece, più cinicamente, una parata di eroi – scrive Danilo Eccher, direttore della Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino, curatore della mostra Eroi che si inaugura questo pomeriggio in via Magenta 31 – è una sottile vicinanza di solitudini poiché unico ed egoista è il percorso dell’artista verso il mondo.
È soprattutto l’insieme di alcune voci soliste – specifica – che improvvisano una sorprendente coralità dalla quale emerge la domanda sull’attualità dell’eroe”.

L’esposizione, il cui allestimento nell’Exhibition Area – la grande sala recentemente rinnovata al primo piano – e nello spazio dell’Underground Project, era già pronto da un mese, rientra nei grandi appuntamenti di Italia 150 e rimarrà aperta fino al 9 ottobre 2011.

Alla presentazione stampa, stamattina, oltre al direttore e alla presidente del museo erano presenti anche l’artista Christian Boltanski, in mostra con le opere Containers, (tre carrelli: acciaio, schermo, ruote, abiti usati, neon) e Children (dodici riproduzioni fotografiche su cornice metallica, neon) e Fiorenzo Alfieri al suo ultimo appuntamento espositivo in Gam con la carica di assessore comunale. “Sono molto grato al nostro Museo per come ha risposto al grande appuntamento dedicato al 150° anniversario dell’unità d’Italia – ha detto rivolgendosi al gruppo di lavoro della Fondazione – Con una mostra come questa la Gam ha raggiunto dei livelli davvero alti”.

Tra le informazioni fornite in conferenza, il direttore ha sottolineato più volte che il valore del lavoro fatto va interpretato anche considerando il difficile periodo che il mondo culturale sta attraversando. La mostra indaga l’attività di quegli artisti che hanno il coraggio di farsi portatori, con la loro arte, di nuovi valori sociali. L’eroismo torna quindi alle sue caratteristiche originarie, volontà e ambizione, con il compito di ricostruire modelli ed etiche nuove, alternative possibili alla società.

Una rassegna”eroica” che intreccia le tematiche di 23 artisti, grandi personalità dell’arte contemporanea e giovani che si affacciano al mondo della creatività.
L’individualità dell’artista è il centro pulsante nell’opera di Christian Boltanski, Mario Merz si confronta con il cosmo intero, i capolavori assoluti di Anselm Kiefer mettono in scena il dramma della storia e della memoria che si fa universale e toccante.
Esposti anche Danh Vo e Latifa Echakhch che prediligono un eroismo simbolico, le opere di Georg Baselitz, le installazioni di Louise Bourgeois, la violenta istintività di Hermann Nitsch e le performance di Marina Abramović.
L’Eroe è umano è vivo nel dipinto di Jenny Saville, il mito contemporaneo di Maria Callas diventa un’icona per Francesco Vezzoli mentre i calciatori assumono un’aurea di santità in Francesco Clemente.
Nei grandi pannelli di Sean Scully, che combinano insieme astrattismo, pennellata densa e un caldo cromatismo, lo schema geometrico non ne occulta l’origine sottilmente poetica.

GAM – Galleria civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Prezzo: intero € 7,50 – ridotto € 6,00 – gratuito il primo martedì del mese. Ingresso libero per i possessori di Abbonamento Musei e Torino Card

Orario: da martedì a domenica 10.00-18.00 – chiuso lunedì

Informazioni: 0114429518; 0114429550; gam@fondazionetorinomusei.it
www.gamtorino.it

[fonte: TorinoClick]

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Feb 21



La retrospettiva di McCracken al Castello di Rivoli, curata da Andrea Bellini, codirettore insieme a Beatrice Merz del Castello di Rivoli, allestita nel grande spazio della Manica Lunga, segna l’inizio di una serie di esposizioni che il museo dedicherà a figure chiave dell’arte contemporanea. Realizzata con il contributo della Fondazione CRT, è sviluppata in stretta collaborazione con l’artista, presenta circa sessanta lavori storici a partire dalle tele degli anni Sessanta.
Esposte per la prima volta al pubblico, le sculture bicrome della metà degli anni Sessanta come Theta-Two e Mykonos, i dipinti della serie Mandala degli anni Settanta insieme a lavori come Wonder e Fair, due sculture realizzate dall’artista appositamente per questa mostra, entrambe datate 2010.

“Tutto il suo lavoro è legato al problema della percezione e all’incontro – spiega Bellini – di due mondi paralleli, quello fisico e quello mentale, quello visibile e quello invisibile. McCracken è convinto che la nostra realtà sia più ricca di quello che crediamo e che possiamo vedere a occhio nudo, e l’arte, (a suo avviso), può dare forma a questa parte nascosta della materia e dell’universo. Può quindi cambiare il mondo, risvegliare le coscienze e arricchire la nostra vita”. Divenuto noto per ciò che egli definisce “blocchi, lastre, colonne, assi. Belle forme basilari, forme neutre”, McCracken parte dall’oggetto minimalista – o struttura primaria (come il cubo o la tavola in legno compensato) – per ricoprirlo di colori vivaci, utilizzando fibra di vetro e resina di poliestere, e trasformarlo da “forma neutra” in un oggetto che coniuga le tendenze anti-illusionistiche del Minimalismo con i colori dell’industria automobilistica e con l’idea di uno spazio mentale e immateriale.

Negli ultimi anni le opere dell’artista americano – McCracken è nato nel 1934 a Berkeley, in California, mentre oggi vive a Santa Fe, in Nuovo Messico – sono state ospiti in molte rassegne collettive non legate alla corrente del Minimalismo, di cui fu uno tra i maggiori esponenti storici insieme a Donald Judd, Carl Andre, Dan Flavin e altri, ma dedicato ai temi più svariati: dallo psichedelico alla vita extraterrestre o ai rapporti tra arte e design.

“Egli non considera le proprie sculture come oggetti inespressivi e freddi, ma come entità vive e autonome, veri e propri “esseri” – ha continuato il co-direttore del Castello di Rivoli e curatore della mostra -. L’artista ha lavorato tutta la vita alla produzione di sculture geometriche astratte, come gli altri minimalisti, rivendicandone il carattere fondamentalmente antropomorfo e quindi anche una dimensione soggettiva, intesa come forma di alterità assoluta.
In fondo l’eresia di McCracken è proprio questa – ha sottolineato ancora Bellini -: egli condivide l’idea degli espressionisti astratti secondo la quale l’astrazione trascende il mondo materiale. I suoi lavori hanno quindi sempre un contenuto allusivo e metafisico, e rimandano ad altro, a una idea di bellezza, di energia, di perfezione e di rivelazione”.

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia, Rivoli
Periodo: Dal 22 febbraio al 19 giugno 2011
Orario: Dal martedì a venerdì ore 10,00-17,00
Ingresso: intero € 6,50, ridotto € 4,50
Telefono: 01119565280
Email: info@castellodirivoli.org
Sito: www.castellodirivoli.org

[fonte TorinoClick]

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