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Gen 26


Nell’ambito del programma di interventi per la tutela del patrimonio artistico nazionale Restituzioni di Intesa Sanpaolo è stata presentata, dopo il restauro, l’armatura giapponese B.53, una delle tre armature giapponesi complete entrate a far parte delle collezioni dell’Armeria Reale.

Maggiori informazioni sul sito dei Musei Reali

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Gen 24


24 Gennaio, anniversario della scomparsa di Giulio Regeni, la Città di Torino ricorda il giovane ricercatore esponendo la scritta “Verità per Giulio Regeni†sulla facciata dell’ex Curia Maxima di via Corte d’Appello 16, sede dell’assessorato alle Pari Opportunità. E’ stato proprio l’assessore Marco Giusta ad accogliere la richiesta di Amnesty International, “richiesta avanzata circa due mesi fa e subito accoltaâ€, ha detto oggi l’assessore.

“È giusto e importante farlo oggi – ha continuato Giusta – non solo perché è l’anniversario ma perché proprio in questi giorni arrivano le prime vere risposte alle pressanti richieste che dalla famiglia e da tutto il Paese sono state rivolte alle autorità egiziane sulla responsabilità della morte di Regeni. Oggi la memoria si fa attualità. Con questo gesto ci affianchiamo a tutti coloro che chiedono di sapere la verità e ci uniamo al dolore della famiglia Regeni. Lo striscione starà qui finché non sarà necessarioâ€. L’assessore ha poi ringraziato il presidente della Corte d’Appello di Torino per aver favorito l’accesso ai locali che si affacciano sulla balconata, dove ha sede il suo archivio storico.

“Per noi è molto importante che il Comune confermi l’interesse e la partecipazione in una vicenda emblematica di tante sparizioni avvenute e che avvengono tuttora in Egitto – spiega la responsabile Relazioni esterne Piemonte di Amnesty International, Angela Vitale -. Siamo tutti a fianco dei genitori di Giulio, ringrazio il Comune per aver voluto partecipare alla campagna che conduciamo in tutta Italiaâ€.

Lo striscione appeso oggi in via Corte d’Appello è stato già esposto sulla facciata di palazzo Civico a partire dal marzo scorso e per circa due mesi. Altri si trovano ancora sul palazzo della Regione in piazza Castello e sulla sede della Circoscrizione 3.

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Gen 23


E’ stata inaugurata lunedì 23 gennaio, nello spazio espositivo del palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 la mostra «Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione». L’esposizione propone le immagini e i video realizzati da dieci fotoreporter e due videomaker indipendenti torinesi sul tema dei profughi e dei migranti. Le immagini sono di Marco Alpozzi, Mauro Donato, Max Ferrero, Mirko Isaia, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino, Andreja Restek, Paolo Siccardi e Stefano Stranges, mentre i video sono di Stefano Bertolino e Cosimo Caridi.
L’obiettivo del progetto è quello di fornire il punto di vista torinese sulla crisi dei migranti, un punto di vista sfaccettato e multiforme, tanti sono gli autori impegnati in questo reportage collettivo; raccontare il «volto umano» della crisi dei migranti partendo dalle persone, dagli sguardi, dalle storie; valorizzare quanto costruito in questi anni dai nostri territori sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione.
Le foto e i video sono stati realizzati tra il 2014 e il 2016 in alcuni dei momenti e dei luoghi più drammatici dell’emergenza profughi, come le isole di Lesbo e Kos, la frontiera di Idomeni, la giungla di Calais, ma anche i Balzi Rossi vicino a Ventimiglia o il mare al largo di Lampedusa. Per l’allestimento, si è scelto un percorso tematico, per guidare il pubblico nei vari momenti che scandiscono la quotidianità di chi dalla propria terra intraprende il cammino verso un mondo migliore. Nell’itinerario espositivo si è così scelto di individuare e concentrare l’attenzione sulle fasi salienti di questi viaggi: il «Mare», trampolino e naufragio verso il miraggio di un nuovo mondo; la «Strada», attraverso i campi, i fiumi, le lande desolate delle terre di nessuno; l’arrivo davanti alle «Barriere», fatte di reti, muri, confini; i «Campi», luoghi di attesa, di riposo, di speranza, di paura; «Incontri» tra le società, i turisti e i migranti.

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