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Feb 28


Due giornate di attività, dieci sessioni con approfondimenti e dibattiti, cinquanta relatori tra amministratori pubblici, ricercatori e docenti universitari, imprenditori ed esperti di finanza: un denso programma di incontri e momenti di confronto pensato per creare, a Torino e in Piemonte, le condizioni affinché la finanza islamica possa fungere da catalizzatore di sviluppo economico e, al tempo stesso, risultare concreto fattore di inclusione per migliaia di musulmani che oggi vivono e lavorano nella città della Mole.

E’ il Turin Islamic Economic Forum 2017 che tra pochi giorni, lunedì 6 e martedì 7 marzo, porterĂ  nel capoluogo piemontese, al Centro congressi Torino Incontra,  alcuni tra i piĂą importanti protagonisti e conoscitori dell’economia e della finanza dei paesi arabo-islamici.

Giunto alla terza edizione, il forum organizzato da Città di Torino, Università degli Studi, Camera di Commercio di Torino e Assaif (Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria), si propone di fornire a rappresentanti di istituzioni e a imprese piemontesi, italiane, europee e del mondo islamico, la possibilità di approfondire la conoscenza delle potenzialità e delle opportunità offerte, a Torino e in Piemonte, da settori dell’economia importanti e in espansione, al fine di favorire investimenti e sviluppo del territorio.

“Il Turin Islamic Economic Forum – sottolinea la Sindaca Chiara Appendinoci darĂ  una nuova occasione per mostrare quanto – in termini di progetti, know-how e opportunitĂ  per investitori pubblici e privati – è offerto dai settori aerospazio, biomedicale, automotive, delle energie rinnovabili e negli altri ambiti segnalati dal nostro programma “Open for Business”.

Durante la “due giorni” al Centro congressi Torino Incontraaggiunge la prima cittadina – si discuterà anche di finanza islamica e di inclusione: una scelta importante perché noi guardiamo con attenzione anche a chi è venuto da quella parte del mondo e ha scelto di lavorare e vivere con la propria famiglia a Torino, diventandone cittadino a tutti gli effetti. Nella nostra città – ricorda Chiara Appendinovivono oggi più di 50mila cittadini musulmani. Se si offre loro la possibilità di accedere al credito senza violare le prescrizioni del Corano, permettendogli, ad esempio, di acquistare una casa o di aprire un’attività commerciale, si può compiere un passo molto grande nella direzione dell’inclusione sociale sua e dei suoi familiari, con vantaggi per la comunità cittadina nel suo complesso. Insomma, l’inclusione consiste anche nel rendere concretamente realizzabili progetti di vita”.

“L’eventodichiara il Rettore dell’UniversitĂ  di Torino, Gianmaria Ajaniè frutto di un lungo e intenso lavoro di ricerca in cui il nostro Ateneo si sta impegnando anche a vantaggio del territorio. Uno degli obiettivi della attivitĂ  di docenti e ricercatori è la divulgazione delle ricerche al fine di promuovere iniziative di sviluppo. Il Tief è un esempio del nostro successo in questo ambito, che viene definito Terza Missione. L’Ateneo continuerĂ  a favorire studi sul tema della finanza islamica che si conferma un’opportunitĂ  per la nostra Regione e per il nostro Paese”.

“L’obiettivo del Tiefafferma Paolo Pietro Biancone, responsabile dell’Osservatorio sulla Finanza Islamica dell’UniversitĂ  di Torino – è un evento di sistema per attrarre investimenti dei Paesi Musulmani e nello stesso tempo verificare la possibilitĂ  di finanza inclusiva per la popolazione musulmana residente in Italia. Al Tief 2017 parteciperanno tutti gli attori del territorio per presentare le migliori iniziative locali e favorire il contatto con fondi islamici, auspicando che si possano avviare nuove opportunitĂ  di sviluppo.”

“Il Piemonte nel 2015 ha esportato nei primi 10 Paesi di finanza islamica beni e servizi per oltre 2,6 miliardi di euro, con una crescita del +16,2% rispetto al 2014. Non solo: nei primi 9 mesi del 2016 l’ammontare dell’export ha raggiunto i 2 miliardi di euro, con un +7,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Solo in provincia di Torino, poi, operano oltre 12.500 imprenditori di origine islamica, una comunitĂ  ampia impegnata in numerosi settori, dal commercio all’edilizia, dal turismo ai servizi –  spiega Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di Commercio di Torino. – Sono questi i numeri che spiegano l’importanza del Tief a Torino, un’opportunitĂ  unica per approfondire i temi che riguardano da un lato gli strumenti per attrarre gli investimenti e sviluppare i rapporti di interscambio con questi Paesi, dall’altro le necessitĂ , in termini di credito e finanza, per gli imprenditori musulmani che hanno scelto di operare sul nostro territorio”.

“Tra gli obiettivi del Tief – spiega Alberto Brugnoni, Direttore generale di Assaifvi sono quelli di far conoscere e farsi conoscere, cioè di mostrare le opportunità di investimento che Torino e il Piemonte offrono in diversi settori dell’economia e, al tempo stesso, di presentare quegli strumenti della finanza islamica che possono fattivamente favorire l’introduzione e lo sviluppo di nuove forme di intermediazione finanziaria, portando vantaggi non solo al sistema economico del territorio. Le modalità halal di accesso al credito, infatti, possono rappresentare anche uno strumento molto forte di coesione sociale. Con le due giornate della terza edizione Tief, ci proponiamo di compiere un altro passo avanti verso una maggiore apertura alla finanza islamica della nostra economia e della nostra società.”

“Il Tief – conclude la Sindaca Appendino – nasce, come numerose altre importanti iniziative torinesi e piemontesi, grazie all’impegno comune di amministrazioni pubbliche, aziende del territorio, sistema universitario, istituzioni e associazioni legate al mondo delle imprese e delle relazioni internazionali. Volere e sapere lavorare insieme dà forza alle nostre idee e alle nostre proposte. Per questo motivo desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con noi alla preparazione e alla realizzazione di questo importante appuntamento internazionale”.

Il Turin Islamic Economic Forum 2017 è organizzato da Città di Torino, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Torino, Università degli Studi di Torino e Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria (Assaif), con il supporto di Fondazione CRT. Turismo Torino e provincia è partner organizzativo, Thomson Reuters knowledge partner, La Finanza Islamica media partner. Sponsor Tief sono Iren, Bosca, Cavourese, Quercus e Turkish Airlines.

www.tief.it

Feb 28


Sono passati sedici anni dalla morte di Domenico Carpanini e la sua immagine di grande lavoratore e di politico resterĂ  sempre ben impressa nei cuori e nelle teste di chi lo ha conosciuto e frequentato.
Questa mattina al cimitero monumentale la sindaca Chiara Appendino ha voluto ricordare così l’ex vice sindaco della Città e presidente del Consiglio Comunale: “Domenico Carpanini ha dato tanto alla città e insegnato molto a chi ha lavorato con lui negli anni in cui era a Palazzo Civico. Per noi, giovani amministratori, deve essere preso a esempio per la sua passione, il senso di dedizione e il grande attaccamento alla città. Per lui i torinesi venivano prima di tutti e con loro ha stabilito un legame forte”. Anche l’ex sindaco Valentino Castellani ha voluto tracciare un ritratto del suo vice tra il 1993 e il 2001: “Di lui ricordo che è stato il creatore del regolamento del Consiglio Comunale che, ancora oggi, è in vigore. Era un uomo sempre disponibile che voleva vedere i problemi da vicino. Ha sempre posto molta attenzione nei confronti delle persone più bisognose. Ha servito la città con disciplina e onore. Man mano che passa il tempo il dolore per sua scomparsa si addolcisce, ma la ferita resta”.
Alla commemorazione erano presenti la compagna Fulvia, Piero Fassino, l’assessore comunale Marco Giusta, il presidente degli ex consiglieri comunali emeriti della Città di Torino Giancarlo Quagliotti e tanti rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private.

[fonte: TorinoClick]

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